Promessa di Sangue, di Richelle Mead - 4° libro della serie "L'Accademia dei Vampiri"

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Pattinson98
view post Posted on 28/8/2012, 19:14




PROMESSA DI SANGUE

Per onorare una promessa Rose lascia l’Accademia dei Vampiri prima di diplomarsi e abbandona la sua migliore amica Lissa. Non è una scelta facile, ma non può fare altrimenti. Dimitri, suo maestro nonché grande amore, è stato morso e portato via dai crudeli Strigoi durante l’ultimo combattimento. Ormai si è trasformato e Rose deve ucciderlo, come avrebbe voluto lui, per porre fine a quella sua vita insensata. Il viaggio alla ricerca di Dimitri è lungo e pieno di incognite. Lo troverà? E se mai lo trovasse, avrà il coraggio di conficcare un paletto d’argento nel cuore dell’uomo che ha amato alla follia? O sarà lui a ucciderla prima che lei faccia la mossa giusta?

"Dimitri.
Lo riconobbi all’istante, anche se era cambiato. I lunghi capelli scuri, quella sera sciolti e leggermente ondulati intorno al viso.
Le morbide labbra arricciate in un sorriso divertito e al tempo stesso agghiacciante.
E poi… poi c’erano i dettagli da Strigoi. Gli occhi scuri — gli occhi che amavo — orlati di rosso.
La pelle pallida, bianca, cadaverica. Se avesse aperto la bocca, sapevo che avrei visto i canini aguzzi."




La serie "L'Accademia dei Vampiri" è così composta:
1 - Vampire Academy - L'accademia dei vampiri
1,1 - The Meeting
2 - Frostbite - Morsi di ghiaccio
3 - Shadow Kiss - Il bacio dell'ombra
4 - Blood Promise - PROMESSA DI SANGUE
5 - Spirit Bound - Anime legate
6 - Last Sacrifice - L'ultimo sacrificio
6,5 - Homecoming





Lanostrarecensione_zps0bdfebe8



Edited by Pau_7 - 8/10/2014, 14:21
 
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view post Posted on 8/10/2014, 13:19
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… la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare …

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L'ACCADEMIA DEI VAMPIRI - MORSI DI GHIACCIO - IL BACIO DELL'OMBRA - PROMESSA DI SANGUE - ANIME LEGATE - L'ULTIMO SACRIFICIO
Richelle Mead
L'Accademia dei Vampiri #1-6




Il fatto che si tratti di Young Adult innestato sull’urban fantasy con riferimenti ai vampiri può indurre a credere che sia l’ennesima trasposizione adolescenziale/infantile di tematiche in voga negli ultimi anni. È molto di più. Riprendendo gli argomenti tipici di questi contesti, l’autrice delinea un prodotto originale ed avvincente, proponendo un’ambientazione con mitologia atipica e gerarchia articolata, una trama incalzante e sfumature adulte.
Le vicende sono ambientate in un universo parallelo, più suggestivo, frenetico e fosco, celato alla realtà quotidiana con cui si compenetra. È popolato dai vampiri, dai dhampir e dagli alchimisti. I Moroi sono i vampiri “buoni” e mortali, si nutrono da donatori consenzienti, sopportano la luce del sole, anche se a fatica, e possono controllare uno degli elementi della natura a scopi benefici. Esiste anche il potere dello spirito, poco conosciuto anche a causa delle “insidie” che deve affrontare chi lo possiede. I Moroi sono retti dalla monarchia. Il sovrano è scelto tra i principi delle famiglie nobili. Gli Strigoi sono i vampiri “cattivi”, predatori feroci, immortali e notturni, golosi del sangue Moroi. I dhampir, metà umani e metà vampiri, fungono da Guardiani dei Moroi. Si accennano anche a comunità in stile comune di dhampir, dove le donne, disprezzate come “sgualdrine di sangue” (vi lascio indovinare il motivo), allevano i figli. Gli alchimisti, che compaiono dal quarto episodio, sono un gruppo segreto di umani che si occupa di tenere celata l’esistenza del mondo vampirico.
I giovani Moroi e dhampir studiano insieme in Accademie-colleges. I dhampir si esercitano anche nell’addestramento per il loro futuro lavoro di guardie del corpo, consapevoli di dover mantenere un codice etico e morale. Il ruolo di Guardiano è assegnato dopo il diploma (18 anni).
La voce narrante nonché protagonista è Rosemarie "Rose" Hathaway, dhampir di 17-18 anni. La sua migliore amica è la coetanea Vasilisa "Lissa" Dragomir, una principessa Moroi. Rose e Lissa condividono non solo complicità, ma anche un legame spirituale. Lissa infatti possiede il potere dello spirito, che ha sfruttato per resuscitare Rose dopo un incidente stradale mortale, in cui è rimasta vittima la famiglia di Lissa. L’esperienza le ha unite a livello psichico. Tuttavia questa connessione e il dono dello spirito rivelano una natura complessa e oscura. Durante la serie si assiste all’evolversi del modo in cui Lissa e Rose ne affrontano le conseguenze.
Quando l’eredità pesante del potere dello spirito inizia ad emergere, Rose decide di fuggire dalla St. Vladimir's Academy con Lissa per “proteggerla”. Hanno 15 anni. Dopo due anni di libertà sono trovate e riportate all’Accademia. Il Guardiano con l’incarico di rintracciarle e che è stato assegnato alla protezione di Lissa è Dimitri Belikov, 24enne di origini russe. Il ciclo di “Vampire Academy” inizia da qui.
Come ho accennato nell’introduzione, l’autrice non cede alla banalità in cui rischiava di incorrere. Anche per quanto riguarda i personaggi. Personalità, relazioni e loro sviluppo sono resi in modo autentico e credibile.
Rose, per esempio, avrebbe potuto rappresentare lo stereotipo della teenager “maschiaccio”. In effetti è considerata un’indisciplinata. Arguta e sarcastica, provocante e impulsiva, ostinata e audace, sensibile e altruista, leale e con senso dell’onore, ossessionata dall’idea di diventare la Guardiana di Lissa, affronta il percorso di formazione pur rimanendo fedele a se stessa. Il suo temperamento non le rende “vita facile” perché finisce per cacciarsi nei guai, ma le consente di affrontare le sfide, anche dall’impatto affettivo e psicologico. Nonostante la fama di irresponsabile e di insolente, è considerata la migliore tra i dhampir studenti. Arriva al diploma con un bagaglio di esperienze e con un impatto del reale pari ad un adulto.
Ha una relazione turbolenta con la madre, Janine Hathaway, una Guardiana rispettata, risoluta e razionale, dedita al dovere. Rose ha ereditato da lei la natura da Guardiana, ovvero fermezza, codice etico e morale e rifiuto di una vita ordinaria. E’ interessante l’evolversi del loro rapporto, che segue un andamento naturale.
Conoscere il padre di Rose è stata per me un’esperienza unica. Nel quarto libro si scopre la sua identità. Ibrahim “Abe” Mazur, Moroi “plebeo” di origini turche, è la copia caratteriale adulta della figlia: scaltro e spregiudicato, è un boss di affari illeciti, che gli accorda una certa influenza. Abe ha mantenuto i contatti con Janine e quindi conosce la sorte di Rose. Svela affetto e preoccupazione autentici per lei, anche se, essendo un tipo e un genitore “sui generis”, li dimostra in modo particolare.
Le uniche persone che conoscono e comprendono appieno Rose, superando le apparenze, sono Lissa e Dimitri Belikov.
Dimitri mi ha conquistata. Affascina anche Rose, che se ne innamora. Ricambiata. La loro storia non ha connotati infantili, come ci si potrebbe aspettare da una saga YA, considerando il contesto cupo e la maturità di lui. L’indole da Guardiano, caratterizzata dall’animo da guerriero e dallo spiccato senso dell’onore, lo rende degno di lei. Rose non può stare con una “vittima”, con qualcuno che non condivida i suoi valori e che non accetti il suo temperamento passionale. Ma Dimitri non è solo questo: riservato eppure intenso, affidabile, saldo, è la guida di cui Rose necessita. Intuisce il potenziale e le insicurezze della ragazza, ed è sempre pronto a sostenerla, premuroso e risoluto. Dimitri rimane colpito da ciò che percepisce in Rose. E il fatto che condividano un’indole simile e temprata permette loro di capirsi.
Ma, come in ogni serie che si rispetti, la relazione è travagliata. All’inizio è Dimitri che mantiene le distanze. 7 anni di differenza si avvertono, tanto più se lui è il mentore e lei un’adolescente che deve imparare la disciplina. Dimitri infatti accetta la responsabilità di allenarla, anche per recuperare il tempo perduto, quando Rose e Lissa tornano all’Accademia dopo la fuga. Si aggiunge la consapevolezza delle responsabilità che implica il ruolo di Guardiano: i sentimenti intralcerebbero il dovere. “Loro (i Moroi) vengono prima” può essere considerato il motto del credo dei Guardiani. Quando finalmente sembra che l’amore trionfi arriva il peggio. Perché Dimitri viene trasformato in Strigoi. Rose sa che deve essere lei a fermarlo e a “liberarlo dal demone”. Ma il viaggio che affronta non ha l’esito sperato. Dopo il diploma, si lancia insieme agli amici in una missione ancora più folle: ha scoperto che esiste un modo per “guarire” Dimitri, evitando quindi di doverlo eliminare. Lei e i compagni non si arrendono e ottengono il risultato sperato. Tuttavia l’illusione di Rose di tornare con lui si spezza: Dimitri non si perdona per i crimini commessi durante la “fase Strigoi” e sprofonda nella depressione. Pertanto allontana di nuovo da sé la ragazza. Intanto Rose tenta di andare avanti frequentando Adrian Ivashkov.
Riusciranno i nostri eroi a coronare il loro amore? Ovviamente l’happy end è rispettato. Sono fatti l’uno per l’altra. E Dimitri resta presente per lei, anche quando Rose viene condannata ingiustamente per l’omicidio della regina Tatiana. Come una squadra trovano gli indizi e affrontano insieme l’epilogo. Dimitri riconquista l’equilibrio interiore anche grazie alla tenacia e ai sentimenti di Rose.
Lissa è l’opposto di Rose. Sembra che lei rappresenti l’elemento debole nella coppia formata con l’amica. Molti lettori non l’hanno apprezzata per questo motivo, ritenendola instabile e dipendente. Capita infatti che si comporti come una vittima. Ma è un’adolescente in cui si celano capacità, che emergono durante il processo di emancipazione. La sua insicurezza deriva dalla “tenebra” del potere dello spirito, dal trauma della perdita della famiglia, e dall’indole dolce, riservata, emotiva, sensibile. Eppure sagace, intensa e che cela risolutezza. Si discosta quindi dalla supponenza e dall’immobilità di pensiero tipici dei reali. L’amicizia tra Rose e Lissa è solida e rappresenta un punto di riferimento per entrambe. Ma a causa delle inclinazioni di Lissa è naturale per Rose essere protettiva, e si comporta come se fosse di diritto la sua Guardiana. Lissa impara a confrontarsi con se stessa, soprattutto con l’abisso in cui rischia di trascinarla il dono dello spirito, e ad affrontare le difficoltà, acquistando fiducia nelle sua qualità. Che si rivelano un’arma vincente. Mentre Rose comprende l’importanza di pensare a se stessa.
Al fianco di Lissa c’è anche il coetaneo Christian Ozera. La famiglia Ozera, di stirpe Moroi nobile, è perseguitata dalla sfortuna. Gli eventi traumatici che l’hanno segnata hanno avuto un impatto devastante. La famiglia Ozera, pur mantenendo il suo status, è stato etichettata dalla società. Christian ha temprato il carattere, sviluppando perspicacia, sensibilità, orgoglio e sarcasmo, così come la zia Tasha, che ha rafforzato l’anti-conformismo. Con il risultato che rappresentano un’anomalia tra i reali, lontani dalla loro superiorità, con idee rivoluzionarie e un temperamento volitivo ma schivo. Christian si innamora di Lissa, cogliendone turbamenti e verità oltre le apparenze, complici non solo la sua indole ma anche gli elementi in comune. Lissa trova in lui il compagno ideale. Sono una coppia salda, anche quando il rapporto sembra incrinarsi. Christian si rivela un aiuto valido per le missioni di Rose.
Menzione anche per Adrian Ivashkov, che ha sedotto una nutrita schiera di lettrici. Ventunenne, conoscitore dell’elemento dello spirito, pronipote della regina dei vampiri Tatiana, cela dietro la maschera di “dandy” indolente e insolente un animo sensibile, appassionato, sagace e a mio avviso un po’ problematico. Si innamora perdutamente di Rose. Con lei si dimostra fedele, paziente e migliore. Rose ne rimane colpita. Spera nella loro storia, nonostante lei non riesca a dimenticare Dimitri e la sensazione che non hanno un futuro come coppia. Infatti Adrian è la “vittima” che Rose non può avere al suo fianco e, pur apprezzando il temperamento della ragazza, non la comprende e non la accetta fino in fondo.
La trama è incalzante e coinvolgente. Colpi di scena assicurati e talvolta inaspettati. Ampio spazio è riservato all’azione, ben caratterizzata, alle sfide e ai complotti. Non mancano riferimenti agli intrighi di corte e ai dibattiti tra i reali. Lo stile è scorrevole e vivace, di stampo adolescenziale perché segue i pensieri e le emozioni di Rose. Ho apprezzato il fatto che si menzionano i “bollenti spiriti” che caratterizzano i giovani. Mi chiedo perché spesso nelle opere YA gli impulsi sessuali siano trascurati. È naturale che a questa età si svegliano i desideri. Quindi perché fare finta di nulla e nascondere la voglia di sesso? Si può trattare l’argomento con i dovuti modi. E così accade in questa serie. Ovviamente non è predominante, solo accenni incastrati alla perfezione con l’intreccio, ed evita dettagli scabrosi. Mi ha colpito il modo in cui sono delineati il “fare l’amore” e gli istinti: delicato ma definito, anche nell’aspetto emotivo.
Una saga avvincente, adatta non solo ad un pubblico giovane.




Edited by Pau_7 - 26/1/2015, 20:15
 
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