Roma 42 D.C. Cuore Nemico, di Adele Vieri Castellano - 2° Libro della serie "Roma Caput Mundi" - 31 Gennaio

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Karyn.
view post Posted on 4/4/2013, 18:18 by: Karyn.
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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Ora potete leggere un estratto, fornitoci dall'autrice stessa, per farvi conoscere lo stile di scrittura e darvi un piccolo assaggio del favoloso mondo di "ROMA 42 D.C. CUORE NEMICO".
Buona lettura!



Pag.69


Lui non rispose, rotolò di lato trascinandola con sé e lei
non aspettò la risposta. Quando la lasciò andare si alzò sgocciolante,
incerta se fuggire o tentare di cavargli gli occhi.
Fu lui a risolvere la questione: le gettò un bastone tra i piedi
e, dopo un attimo di incertezza, lei lo afferrò con la destra.
«A parte metterlo in ginocchio davanti a me, nulla. Tuo
fratello imparerà presto a mordere il freno o morirà.»
Aquilato intuì la mossa ancor prima di vederla. Scattò indietro,
il sibilo del bastone nel punto dove prima era stata la
sua testa.
«Avete ammazzato donne e bambini, vigliacchi!»
Lui bloccò il bastone a mezz’aria con una mano, ruotò il
polso e glielo strappò via.
«Nemmeno uno,» ringhiò con soddisfazione facendo un
passo avanti «mi dispiace deluderti. Saranno venduti come
schiavi ma sono vivi. Forza, riprendilo. Ti servirà.»
Castigo si gettò invece sul pugio. La lama scintillò quando
la tirò fuori dal fodero.
«Abbassati sulle gambe, devi essere salda e non tremare o
non riuscirai neppure a scalfirmi la pelle» la avvisò.
«Lo vedremo, romano.»
Era penetrante l’odore della sua paura, misto all’odore
dell’acqua, dei pini e del sole che scaldava loro la pelle. Paura
che ebbe il coraggio di non dimostrare e per lui ciò le rese
onore.
Attese la sua mossa come se avesse di fronte un avversario
temibile, cosa che lei non era.
Lo caricò dal basso, la lama di piatto gli screziò la pelle del
bicipite. Non le diede tempo di riprovarci, la colpì con una
spallata e le piegò il braccio dietro alla schiena.
L’arma, con la pressione delle sue dita, le cadde di mano.
«Ascoltami ora.»
Abbassò il volto verso quei capelli ispidi, incrostati di
fango. Umido di palude e sudore, il petto ansante spingeva
contro il suo braccio sinistro, percepì il suo cuore che vibrava
contro di lui, vitale. Dilatò le narici. Gli piaceva sfidarla,
dominarla.
 
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27 replies since 7/11/2012, 19:22   846 views
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