Gabriel's Inferno - Tentazione e castigo, di Sylvain Reynard - 1° libro della trilogia "Gabriel's Inferno"

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Myirah
view post Posted on 5/4/2013, 16:08 by: Myirah




La pagina 69 ^-^

Questa piccola parte inizia a fare un po' di luce su quello che è il passato di Julia quindi a voi la scelta se leggerla o no.

«Prego. Scelga pure quella che preferisce.»
Lei scorse il menu di stazioni, sorridendo alle scelte di lui, che comprendevano la CBC francese e BBC News. L'ultima titolava «Nine Inch Nails».
«Un'intera stazione dedicata solo a loro?» Il tono era incredulo.
«Sì.» Gabriel sembrava impacciato, come se avesse confessato un vizio segreto.
Julia premette con decisione il pulsante della stazione jazz.
Più che vedere la sua reazione viscerale, Gabriel l'avvertì. Non riuscì a spiegarsela, ma decise di non indagare.
Julia detestava i Nine Inch Nails. Quando la radio trasmetteva un loro pezzo, lei cambiava subito stazione. Bastava una loro canzone in sottofondo per metterla in fuga da una stanza, quando non addirittura dall'edificio. Il suono della loro musica, e soprattutto la voce di Trent Reznor, le davano i brividi, anche se il motivo non l'aveva mai confidato a nessuno.
Li aveva sentiti per la prima volta in un club, a Philadelphia. Stava ballando con lui, che le si strusciava addosso. Da principio la cosa non l'aveva infastidita; lui era fatto così. Ma poi avevano messo quella canzone e, non appena era partita la musica, Julia aveva provato un vago senso di nausea. Colpa dell'attacco, della voce del cantante e poi del testo, che parlava di scopare come animali, e dello sguardo negli occhi di lui, quando aveva appoggiato la fronte alla sua e aveva sussurrato quelle stesse parole, scrutandola nell'anima.
Per quanto fossero vaghe le credenze religiose di Julia, e con tutti i suoi tentativi scaramantici di pregare dei e divinità minori, in quell'istante lei aveva provato la certezza di sentire la voce del Diavolo. Lucifero in persona la stringeva tra le braccia e le bisbigliava all'orecchio. E quella convinzione, insieme con le parole, l'aveva terrorizzata.
Si era divincolata dal suo abbraccio, era corsa in bagno, ed era rimasta a guardare il proprio riflesso, pallido e tremante allo specchio, domandandosi cosa diamine fosse appena accaduto. Non sapeva perché lui le avesse parlato in quel modo, o perché avesse scelto proprio quel momento per farlo. Tuttavia lo conosceva abbastanza bene da sapere che non aveva ripetuto quel verso a caso, ma era un modo per comunicarle i propri desideri più profondi.
Julia però non voleva essere scopata come un animale; voleva essere amata. Avrebbe rinunciato per sempre al sesso, in cambio dell'amore di cui parlano i poeti e i miti. Era quello l'affetto per il quale si struggeva, senza credere di meritarlo. Voleva diventare la musa di qualcuno; essere venerata e adorata, con tutto il corpo e tutta l'anima. Voleva essere la Beatrice di un Dante nobile e aitante, e ascendere per sempre al Paradiso con lui. Vivere una vita pari alla bellezza delle illustrazioni di Botticelli.
 
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17 replies since 9/12/2012, 15:20   864 views
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