Uno splendido disastro, di Jamie McGuire - 1° libro della serie "Beautiful" - 28 Febbraio

Il libro mi è piaciuto e ho trovato in alcuni punti che oltre a essere scritto bene ci sono delle frasi (di solito dette da Travis) bellissime. La trama non sarebbe niente di straordinario se non fosse sorretta da personaggi davvero notevoli sia nel bene che nel male. Un personaggio come Travis così ben tratteggiato ha due diversi modi di essere letti uno l'opposto dell'altro. Bello pieno di ragazze, bravo a scuola e con un'aria da cattivo ragazzo data dalla sua partecipazione a incontri clandestini, le ragazze si buttano nel suo divano (non porta mai nessuna nel suo letto), poi incontra Abby e tutto cambia, la ama in un modo ossessivo, è tutto per lui ed è talmente geloso che fa spesso a botte per lei. Da una parte la puoi vedere come un ragazzo estremamente innamorato e protettivo ma dall'altra anche come un ragazzo violento e prevaricatore (Per tutto il libro ti aspetti che nasconda un segreto per cui è così insicuro) io sono una romantica e preferisco credere che sia molto innamorato, ma sono certa che ha molte lettrici il personaggio non piacerà per questo. Travis è uno di quei personaggi che o lo ami o lo odi non ci sono vie di mezzo. Per par condicio anche la protagonista non è semplice da capire. Vero che nel suo passato ci sono segreti che la fanno star male, ma è anche vero che per tutto il libro non si riesce a capire che cosa voglia, lo lascia lo riprende, lo rilascia, lui fa tutto quello che lei desidera e non è mai abbastanza, durante un litigio lui le chiede dimmi quello che devo fare (non con queste parole) e io lo farò e a me ne erano venute in mente due o tre: darle una sberla, portarla da ottimo psichiatra o trovarsi una ragazza con meno problemi dato che anche lui ne ha parecchi. Anche America la sua amica del cuore è un personaggio molto interessante: fa coppia con il cugino di Travis, disposta sempre a stare dalla parte di Abby anche quando ha torto, e a litigare con il suo ragazzo che ci finisce quasi sempre in mezzo senza colpe, e mi ha fatto sorridere spesso. Nel complesso un libro molto piacevole e scorrevole, ma non il capolavoro di cui si parla tanto in rete, ma questa naturalmente è un'opinione molto personale.