IL CAVALIERE BIANCO
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| Galles, 1258. Il Principe Edoardo d'Inghilterra ha ordinato al prode Lionheart di prendere il castello gallese di Cragdon, ma un giovane guerriero dalla cappa candida in sella a un bianco destriero si oppone ai suoi attacchi, guidando i difensori con coraggio e audacia. Quando però l'affascinante inglese riesce a fare irruzione nella fortezza, non trova traccia del Cavaliere Bianco, come ha battezzato l'odiato avversario. Ad attenderlo c'è invece Vanora, la fiera e bellissima signora del maniero. Presto tra i due comincia una nuova battaglia e Lionheart si ritrova a combattere contro una forza sconosciuta e ancor più potente: l'amore. |
Fonte:
http://www.eharmony.it/Romanzi/Grandi-Roma...AVALIERE-BIANCOCommento Personale:
Connie Mason non si smentisce mai. La sua abilità nell'intrecciare storia, avventura e sentimenti fa si che il lettore rimanga "rapito" dalla storia.
In ogni romanzo ambientato nel Medioevo, siamo abituate a leggere di giovani cavalieri, testardi e immuni all'amore, e di lady che, pur dimostrando di possedere spirito, coraggio e forza di volontà, non possono mai opporsi, se non con parole, alle loro controparti maschili.
Ebbene, nel Cavaliere Bianco, la Mason mi ha spiazzato presentandomi una giovane dama del tutto inedita! Vanora non è una che si lascia sottomettere, o una che si limita a fare minacce a vuoto. Nient'affatto. Dimostra un'intelligenza, un coraggio, un orgoglio e anche un'indipendenza che sembrerebbe decisamente poco consona per il periodo storico che fa da sfondo alla storia, ma che risulta però perfetta proprio per la sua "originalità".
Dall'altro lato abbiamo Lionheart, uomo fedele al sovrano il cui orgoglio, da bravo cavaliere quale lui è, rappresenta tutto. Essendo abituato ad ottenere ciò che vuole, la sfida rappresentata dalla bella dama lo stuzzica e al tempo stesso lo lascia perplesso visto che non riesce a concepire come una donna possa avere l'idea di pretendere, eh si proprio pretendere, un rapporto paritario con un uomo!
Le conversazioni tra i due protagonisti sono di quelle che ti lasciano il sorriso sulle labbra. A volte, pungenti, altre sarcastiche, oppure possono rivelare sentimenti di odio, passione, orgoglio o far intuire la presenza di cicatrici nell'anima mai rimarginate.
Lo stile adottato dall'autrice è fluido e chiaro. Non risulta affatto pesante e vengono fornite le descrizioni necessarie al lettore per immedesimarsi meglio nella storia.
Direi proprio che questo libro merita 4 stelline e mezzo
Edited by Pau_7 - 28/7/2013, 13:48