Reality Show, di Luigi Milani

Qual è il limite tre reale e irreale? Quando l'esigenza di verità diventa dannosa e poco etica?
Sono queste le domande che affronta Luigi Milani in questo racconto davvero ben scritto che registra le azioni con un realismo tale da far immedesimare il lettore.
Il tema del racconto è quello classico del rapporto tra show e vita, anche quando il primo assomiglia alla realtà o in questo caso diventa realtà.
Milani non cerca di comunicarci un messaggio, non cerca di coinvolgerci emotivamente, con freddezza lui descrive e lo fa così bene che le risposte, le morali, non ci sono imposte, nascono da noi spontaneamente.
E così, giocando con le parole come un regista fa con la telecamera, ci mostra il Reality.
Davvero bravo!

Lui mi piace moltissimo. Trovo questo racconto geniale come gli altri scritti da lui.
Siamo tutti succubi della tv? Qual è la finzione e la realtà? Quando non riusciamo a spegnere la tv e vogliamo farci i affari di tutti, dove si spinge lo spettacolo per far parlare di se? Mi piace è ben descritto e soprattutto realista.
Come cita Milani “La luce rossa si spegne, le telecamere hanno finito di riprendere lo spettacolo.”