Lucy, di Fiorella Rigoni - 18 Marzo

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view post Posted on 13/4/2013, 18:07
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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LUCY

Lucy e la sua storia, un romanzo dalle tinte forti e dai risvolti drammatici

lucypiccoloLucy è una ragazza di sedici anni. Brava a scuola, timida e carina. Insomma, una come tante. Frequenta la scuola superiore, però non è come tutte le sue compagne, lei non segue le mode, anzi, si nasconde sotto maglioni troppo larghi. Non va alle feste e non è popolare tra i suoi coetanei. Passa il tempo in casa a studiare. L’unica che le parla è Laura, una compagna di classe. Gli altri la considerano strana e la tengono a distanza.
Lucy ha un segreto impossibile da confessare. Subisce le attenzioni del patrigno che, con il tempo, si trasformano in molestie sessuali.
In un freddo giorno d’inverno arriva l’amore. Inaspettato. Per Lucy sembrano aprirsi le porte del paradiso, ma ci penserà il patrigno a riportarla con i piedi per terra.
La giovane, dopo aver subito l’ennesima violenza, entra in crisi, dentro di lei pensieri atroci prendono forma.

Genere: Drammatico
Editore: La Mela Avvelenata
Pagine: 154
Prezzo: € 1,99
Formato: ePub, Mobi
 
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A&P
view post Posted on 14/4/2013, 10:03




RECENSIONE A CURA DI: ANGELA D'ANGELO
Libro: Lucy
Autore: Fiorella Rigoni
Editore: La mela avvelenata

Lucy. Un nome, semplice, breve. Lucy, il titolo di una storia che parla di lei, di questa ragazza di sedici anni, un’adolescente che non ha nulla dell’innocenza e della curiosità dei suoi coetanei. Lucy conosce il mondo, sa quanto è brutto, sa che può far male fino a piegare e poi spezzare. Lucy sa che cos’è la paura, sa cos’è la vergogna e la sconfitta.
E’ difficile parlare di questo libro senza farsi coinvolgere nella storia di questa bambina piena di rabbia, è difficile scrivere in modo impersonale qualcosa che tocca corde particolari del cuore del lettore. Fiorella Rigoni, però, è riuscita nella missione delicata e difficile di non mostrarsi mai, di non farsi riconoscere in nessuna parola, in nessuna emozione. Quest’autrice unica e profonda non ha cercato nemmeno per un momento di segnare un percorso attraverso il quale condurci, non è mai stata accattivante, non ha pensato al lettore, ha pensato solo a lei. Lucy.
Attraverso il principio dell’impersonalità che ha il sapore del Verismo di Verga e l’accuratezza visiva e quasi registica del Neorealismo italiano, ha descritto una storia con un lessico duro e privo di abbellimenti, con una necessità quasi morbosa di mostrare una realtà che si impone e non ha bisogno di essere presentata.
Una vita spezzata, un passato da cui fuggire, un futuro che non c’è, che non si intravede, è questo quello che ci mostra la protagonista, è questo quello che il lettore vede ma non vive. Perché il lettore non può identificarsi, non vuole, non entra dentro. Il lettore è nascosto dietro un vetro con gli occhi sbarrati, incapace di intervenire e fermare gli eventi. Il lettore ha paura, spera e prega, chiede che l’autrice la salvi, che decida di fare di quella bambina un’eroina classica, perché la finzione conforta, perché la realtà atterrisce e ci fa vedere per quello che siamo: piccoli e insignificanti.
Fiorella Rigoni non ci accontenta, sa che l’unico modo per lasciarci qualcosa è quello di essere fedele alla verità, alla realtà. Addolcire la storia di Lucy significherebbe non rispettare il suo dolore, non rispettare il suo passato e presente, non riconoscerle la dignità che dimostra sempre, anche quando si vergogna.
Stringendo le mani a pugno e serrando i denti, andiamo avanti inoltrandoci in una di quelle realtà di cui conosciamo l’esistenza ma che facciamo finta di non vedere, quelle che ci ripugnano, quelle in cui la parola abuso risuona in un assordante silenzio.
Come può un silenzio essere assordante? Il silenzio ha una voce che urla a squarciagola ma che nessuno sente, e Lucy nel suo silenzio chiede aiuto, dice basta. Nessuno la ascolta, nessuno la vede.
Un libro che spezza il cuore, che non ha bisogno di insegnare morali e lasciare messaggi. Un’Opera che non giudica, democratica e oggettiva che ci lascia spazio, in cui lo scrittore si sottrae e ci concede la facoltà del pensiero libero, di capire e scegliere secondo la nostra sensibilità.
Fiorella Rigoni con la sua Lucy, la nostra Lucy, senza usare lo strumento dell’immedesimazione, riesce ad emozionare più di quanto farebbe chiunque altro infiocchettando la storia in una caterva di caratterizzazioni stucchevoli e patetiche.
Dal titolo essenziale all’uso scarno eppure perfetto della lingua italiana, l’autrice ci fa capire che il cuore non batte per le parole ma per la verità che esse servono come strumento, che le emozioni non dipendono dagli eroi e dalle loro scelte, ma solo da noi e dalla nostra sensibilità di capire quello che vediamo ma nessuno ci dice.
Lucy è un romanzo che si divora anche se fa male, un romanzo che entra nelle vene, nella testa e non si dimentica. E’ la narrativa di qualità, quella che dovrebbe far parte della libreria di tutti, che si conosce anche se non la si è letta e si legge perché non può essere ignorata.
Lucy è il nome che ne contiene mille altri, è la storia di tutti e di nessuno, è la voce di chi non ce l’ha, è la dimostrazione del coraggio, la lotta contro la paura e il silenzio.
Lucy è la speranza di non essere più soli.
 
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Christiana V
view post Posted on 14/4/2013, 10:24




Nel panorama letterale il genere drammatico resta quello emotivamente più sentito. Come si può non empatizzare con una sedicenne vittima di un mondo che la schiaccia e poi la spezza? Credo che chiunque si troverà questa storia tra le mani, le sentirà sudare e spererà fino alla fine che l'autrice, dopo tanto soffrire, doni alla protagonista il suo riscatto contro questa vita sotto forma di lieto fine.
Fiorella ci ha abituate alla sua scrittura sempre d'impatto e da questo racconto non mi aspetto niente di meno. E, dopo aver letto questa magnifica recensione, so già che le mie aspettative non andranno deluse. Angela, sei fantastica!!!!
:grazie:
 
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DÖ(¥)¥Ñá
view post Posted on 4/5/2013, 19:24




La copertina mi affascina parecchio.. Un racconto emozionante e allo stesso tempo triste, autrice racconta un dramma dei tempi di oggi. La drammatica storia di una sedicenne violentata dal patrigno Roberto, una sola amica Laura, un amore Nicola che arriva inaspettato e una madre Camilla che chiude gli occhi e non capisce l’orrore che avviene a casa sua. Tutto l’insieme ti trascina in un vortice di forti sentimenti contrastanti. La drammaticità della descrizione della violenza che subisce, è talmente descritta bene che mi ha fatto un effetto di rabbia e ansia. I pensieri forti, le minacce, finiscono per sconvolgere Lucy fino al tragico avvenimento..
Direi che mi sono piaciute molto le descrizioni ben accorate e precise, coronate da una scrittura semplice e ben capibile. Ottimo racconto con un bel finale.
Lo consiglierei? Si direi decisamente si
 
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3 replies since 13/4/2013, 18:07   229 views
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