Ora potete leggere un estratto, fornitoci dall'autrice stessa, per farvi conoscere lo stile di scrittura e darvi un piccolo assaggio del favoloso mondo di "BLADO 457. OLTRE LA BARRIERA DEL TEMPO".
Buona lettura!
Pag.69
Una Dev gode di un sacco di privilegi: ha sempre cibo in abbondanza anche nei periodi di magra, ha sempre legna per il fuoco quando il clima è rigido, fa quello che vuole e la sua parola è legge. È lei a decidere con chi accoppiarsi – sa per istinto quale sia la scelta migliore. Basta un’occhiata diretta, o che si avvicini a qualcuno in particolare… toccarlo… significa che la sua intenzione è di accoppiarsi con quella persona. E nessuno si sognerebbe di impedire al prescelto di far valere il suo diritto. Così, se cercassi di intervenire, mi farebbero letteralmente a pezzi. Tu, cercando di difenderti, finiresti per insultare a morte un sacco di gente, e loro finirebbero per linciarti, convincendosi che il demonio in persona ti abbia posseduto.
Quindi, non incrociare
mai lo sguardo di un uomo. Anche se qualcuno dovesse rivolgerti la parola, tieni lo sguardo a terra, o al massimo, guardagli la bocca. Hai capito bene?»
«Sì, certo, ma…» la ragazza arrossì violentemente, comprendendo all’improvviso il motivo per cui Blado le fosse sembrato a disagio ogni qualvolta ne avesse incrociato lo sguardo. «Allora, tutte le volte che ti ho guardato… che ti ho toccato… Oddio! Chissà cos’avrai creduto!»
«Ho creduto soltanto che voi doveste avere usanze diverse. Io so da dove vieni, per me non conta.»
«Non avrei mai immaginato!» si rammaricò Susan, costernata e confusa. «Non sapevo! Da noi, quando qualcuno non ti guarda in faccia quando gli parli insieme, o è terribilmente timido, o è un disonesto con qualcosa di losco da nascondere… Scusami!»
«Non hai bisogno di scusarti» fece lui, rallentando il passo, portandosi al suo fianco. «Non potevi saperlo. E come vedi, non mi sono sentito in diritto di agire in un modo che intuivo non fosse esattamente la tua volontà.»
«Io… be’, ti ringrazio. Non ti guarderò più, prometto!»
«Ah, lascia perdere. Ormai ci ho fatto l’abitudine… Vedi?» disse fermandosi a fissarla apertamente, quasi a sfidare se stesso.
Per un istante, i loro occhi rimasero fermi gli uni negli altri. Poi, come al solito, fu lui ad abbassare lo sguardo, non riuscendo a reggere la disinvoltura di quello di lei.
«Be’, quasi», concluse girandole le spalle e riprendendo la marcia.