Patrick, di Paola Gianinetto - 2° Libro della serie "Principi azzurro sangue" (I Vampiri di Windhill)

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view post Posted on 29/5/2013, 14:59
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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PATRICK

Dopo l’enorme successo di Kyler, Paola Gianinetto torna con la sua saga Principi azzurro sangue.
Un romanzo di suspense e passione, da leggere tutto d’un fiato.

patrickprincipiazzurrosFar innamorare un vampiro può essere pericoloso. Ne sa qualcosa Anita, antropologa italiana affascinata dal mondo degli immortali e decisa a raccogliere prove sulla loro esistenza. Quando la ragazza si ritrova, suo malgrado, oggetto del desiderio di un giovane e sprovveduto vampiro, viene convocato Patrick Moran, uno degli Antichi più temuti, il quale, rendendosi conto della minaccia, decide che c’è un’unica soluzione: uccidere Anita. Sì, perché Anita, in quanto Discendente, è in parte immune dalla manipolazione mentale che i vampiri sono soliti esercitare per controllare gli umani. Ma Patrick ha un cuore e non se la sente di eliminare un’innocente. Non solo. Con lei Patrick riscopre sentimenti umani che credeva ormai perduti. Ma il pericolo degli altri Antichi incombe su di loro.

Genere: Paranormal Romance - Adult
Editore: Emma Books
Pagine: 299
Prezzo: € 4,99
Uscita: 11 maggio 2013

La serie "Principi azzurro sangue" è così composta:
1 - Kyler
2 - PATRICK
3 - Liam


ESTRATTO:
«Posso sedermi con te?»
Si voltò di scatto al suono della voce profonda e rimase congelata in quella posizione, con la bocca socchiusa e le punte delle dita incollate alla guancia destra.
Davanti a lei c’era l’uomo più bello che avesse mai visto.
Oddio, definirlo “bello” era alquanto riduttivo, in realtà. I folti capelli rosso scuro, le linee forti e mascoline del viso perfetto, le spalle larghe e i muscoli d’acciaio che si indovinavano sotto la camicia leggera lo rendevano la personificazione stessa dei desideri di ogni singola donna del pianeta. E, cosa assai più preoccupante, suscitavano in lei un inopportuno e del tutto inusuale desiderio di farvi scorrere sopra le mani, almeno una volta…
Ma non era questa la cosa che più la colpiva, in quell’uomo. Quello che la fece restare letteralmente a bocca aperta, come la più idiota delle ragazzine, fu il modo in cui lui posizionava il corpo nello spazio. Come se avesse potuto plasmarlo a suo piacere, certo della sua totale e incondizionata obbedienza, o meglio, come se lo spazio – e l’intera realtà – gli appartenessero.
Nonostante non potesse vedere l’espressione dei suoi occhi, coperti da un paio di occhiali scuri, non ci voleva un’antropologa per capire che il semidio stava cominciando a chiedersi la ragione del protrarsi del suo silenzio e magari a porsi dei dubbi sulla sua sanità mentale. Anita si riscosse irritata dalla sua ebete contemplazione e con la mano sinistra – l’altra era ancora appiccicata alla guancia – indicò il tratto di panca libero accanto a sé.
«Certo, si accomodi» disse, volutamente noncurante. Non sapeva bene perché avesse risposto dandogli del lei e decise di non sprecare tempo a chiedersene la ragione, anche perché c’erano altre domande, molto più importanti, che occupavano la sua mente. Perché diavolo gli aveva detto di sedersi? E, soprattutto, perché lui gliel’aveva chiesto? Il locale era deserto, avrebbe potuto scegliere uno qualunque dei tavoli di legno, non aveva alcun senso che volesse stare proprio lì, accanto a lei. L’unica spiegazione logica, del tutto confacente alle variegate dinamiche che regolano i rapporti tra i sessi, era anche la sola che non poteva essere vera. Quel tizio non poteva volere lei, questo era fuori discussione.
Scrollò appena le spalle e il movimento le ricordò che avrebbe dovuto abbassare la mano con cui si stava ancora toccando la guancia, cosa che fece prontamente. Le risposte a quelle domande, in fondo, non erano così importanti. Avrebbe fatto quello che faceva sempre quando non riusciva a evitare a priori l’approccio di un maschio della specie: qualche chiacchiera educata, seguita da una fuga provvidenziale. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era rimanere invischiata in una surreale relazione con il David di Michelangelo.
La statua in questione, intanto, si stava muovendo e Anita non poté esimersi dal notare la piega ironica delle sue labbra, mentre, con movimenti lenti e sinuosi, scivolava accanto a lei. Di nuovo, non ebbe bisogno di vedere i suoi occhi per capire che l’uomo era perfettamente consapevole dell’effetto che le stava facendo e questo radicò ancora di più in lei la convinzione di dover trovare quanto prima una via di fuga.
«Ero seduto lì, sopra di te.» Così dicendo, lui fece un lieve movimento del capo verso l’alto, senza staccare dal suo viso quegli occhi che ancora rimanevano nascosti. «Ti stavo guardando. Avevi un’aria così seria e concentrata che non ho potuto fare a meno di chiedermi che cosa stessi scrivendo.»
Dio, quella voce. Era bassa e profonda e arrivava in fondo all’anima. E arrivata in fondo, cominciava a scavare, si disse Anita, mentre un brivido la scuoteva dalla sommità della testa fino alla punta dei piedi. Peccato che le parole che lui aveva appena pronunciato con quella voce divina fossero del tutto inaccettabili. Chi si credeva di essere quello lì? Pensava davvero che il suo fascino diabolico potesse aprirgli tutte le porte, come per magia? Poteva anche credersi il padrone dello spazio e del tempo, ma lei gli avrebbe mostrato che non tutte le femmine si limitavano a svenire davanti a lui, trasformandosi in creta malleabile nelle sue mani.
«In questo caso» gli disse con il sorriso sulle labbra, «avrebbe potuto evitarsi la fatica di scendere le scale, visto che tutto quello che posso dirle è che decisamente questi non sono affari suoi.»
Le morbide, splendide labbra dello sconosciuto si tesero davanti ai suoi occhi in una linea dura di istintiva rabbia, ma durò solo lo spazio di un battito di ciglia. Subito dopo tornarono impassibili per poi piegarsi leggermente in un sorriso divertito.
«Hai ragione, non lo sono» disse sottovoce. «Mi chiamo Patrick.»
Le tese la mano destra e Anita esitò prima di stringerla. Qualcosa le diceva che toccarlo era una pessima idea, ma non poteva rifiutarsi di stringergli la mano, a meno di non apparire estremamente maleducata. E poi aveva ammesso di aver sbagliato, poco prima. Be’, insomma, quasi. Riluttante, allungò la mano, la lasciò scivolare in quella di lui e subito se ne pentì. Una specie di scossa elettrica le attraversò le cinque dita, fino a concentrarsi nel palmo, procurandole una bruciante sensazione di calore. E dire che la mano di lui era insolitamente fresca, vista la temperatura esterna, e la sua stretta era forte e gentile insieme. Era come se avesse il potere di accarezzarla senza muoversi e Anita si sentì avvolgere da una strana debolezza, inquietante eppure non del tutto spiacevole. Fece un profondo respiro e ritirò la mano, mettendola al sicuro sotto il braccio opposto.
«Anita» rispose semplicemente, non fidandosi della sua voce.




L'autrice:
paolagianinetto Paola Gianinetto vive a Torino e lavora da molti anni come adattatrice dialoghista per la televisione. Quando da bambina le chiedevano “Che cosa vuoi fare da grande?”, rispondeva “La scrittrice”, ma per lei era come dire “l’astronauta” o “la rockstar”. Anche da grande. Poi, un giorno per caso, ci ha provato, e non ha più staccato gli occhi dal computer finché non ha finito il suo primo romanzo.
La prima persona a cui l’ha fatto leggere le ha detto: provochi in me quella famosa sensazione di “vorrei abitare in quella storia”, un mix di sogno e nostalgia, non saprei esattamente, sprigiona calore. Allora ha capito che, comunque andasse, ce l’aveva fatta.
Per Emma ha già pubblicato Kyler nella collana Shadow, primo libro della serie "Principi azzurro sangue".

Edited by Pau_7 - 14/12/2013, 20:40
 
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view post Posted on 17/7/2013, 09:51

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Paola Gianinetto torna ad affascinarci con il secondo volume della serie Principi Azzurro Sangue, il cui protagonista stavolta, è Patrick Moran.
Nel primo volume abbiamo imparato ad apprezzare come due mondi, apparentemente inavvicinabili, possono in realtà intersecarsi tra loro nelle figure di Kyler e Nia, un vampiro e un’umana che insieme hanno saputo andare ben oltre le differenze tipiche tra le due specie, per giungere all’essenza di sentimenti presenti in entrambe le parti: odio, rancore, amicizia, amore. Ma le difficoltà incontrate da Kyler, che temeva il suo lato “vampirico” in quanto rappresentava un pericolo per la sua amata, non sono nulla se paragonate a quelle del protagonista di questo secondo volume.
Patrick Moran non è un semplice vampiro. La sua potenza, la sua età, lo collocano all’interno della cerchia degli Antichi…anzi lui è “l’Antico”, un vampiro che suscita paura e sottomissione in ogni essere, un vampiro la cui “regola di vita” è fare sempre quello che vuole quando vuole. Possiamo dire che Patrick mette ben in evidenza uno degli svantaggi più pericolosi dell’immortalità: il cadere ineluttabilmente in un guscio apatico, giungendo a distaccarsi da ogni stimolo esterno.

CITAZIONE
Ogni barlume di desiderio, per quanto fragile e inconsistente, era come una boccata d’aria fresca per la distesa piatta e sconfinata delle sue emozioni di immortale.


Forse è proprio questo suo modo di pensare che lo spinge, aldilà dei suoi doveri in veste di Antico, ad intraprendere un viaggio in Italia per risolvere quella che si presenta come una minaccia per la sua specie…una minaccia in forma umana, e più precisamente nella figura di Anita Bruni.
Anita è una ricercatrice alla facoltà di antropologia con una particolare ossessione verso i vampiri, un’ossessione che la porta ad aggravare quel senso di “fuori posto” con cui da sempre convive, una sensazione che non l’abbandona mai e che non le permette di integrarsi completamente in nessun luogo. Ma ciò che rende Anita un pericolo, agli occhi di Patrick, non è solo per via della sua ossessione, per la sua ricerca di prove che confermino l’esistenza dei vampiri, quanto piuttosto per il fatto che lei è una Discendente, un essere speciale quasi del tutto immune ai poteri vampirici. L’incontro tra i due è inevitabile e porterà entrambi alla scoperta di emozioni a lungo sopite.
Se già nel volume di Kyler il personaggio di Patrick mi aveva incuriosita, qui mi ha letteralmente affascinata. Lui è un vampiro consapevole della sua potenza, del suo stato, costretto ad esercitare un controllo costante su se stesso per evitare disastrose conseguenze. Un vampiro temuto dalla sua specie fatta eccezione per poche persone che considera come amici. La vicinanza con Anita risveglia in lui sensazioni da tempo dimenticate, alimentando quella voglia di vivere ridotta a poco più di una scintilla. Ma se da un lato tutto ciò rappresenta qualcosa di positivo e straordinario per il vampiro, dall’altro la riscoperta di questi sentimenti intaccano il controllo di Patrick, il quale si ritrova diviso tra la consapevolezza di dover assolvere al suo ruolo di “difensore” della sua razza, e al desiderio di cedere alla volontà dell’uomo che ha iniziato ad emergere dal profondo del suo essere.
Anita invece è una donna alla costante ricerca di una verità che ossessiona ogni suo pensiero e che la porta a vivere una vita insoddisfacente, derisa dai colleghi universitari e privandola di una serenità interiore. Il suo incontro con Patrick scatena in lei una miriade di sensazioni contrastanti, sensazioni che la confondono ma che, al contempo, le permettono di scoprire la verità su se stessa e sui pericoli che corre in quanto Discendente.
Il libro potrebbe essere diviso in due parti, una prima che si svolge in Italia e nella quale facciamo la conoscenza dei personaggi principali e di cui ci viene dato un assaggio della complessità delle loro personalità. La seconda invece si svolge negli stessi luoghi che aveva fatto da sfondo al primo volume della serie, a Windhill, nel Michigan, ed è stato molto piacevole ritrovare quei personaggi che avevo imparato ad amare. Riecco quindi comparire Kyler, con il suo atteggiamento da “duro”, Beth, con la sua umanità e infine Nia, ormai giunta a patti con la sua nuova condizione. Forse proprio per via del suo recente cambiamento o per il fatto che entrambe siano delle Discendenti, si instaura un meraviglioso legame di sorellanza tra Nia e Anita, due donne “costrette” dal destino e intrecciare le loro vite con quelle di creature così potenti e capaci di provare sentimenti così forti da permettergli di superare ogni ostacolo.
Paola Gianinetto è riuscita ancora una volta a creare una storia ricca di intrighi, complotti, insidie nascoste accompagnata da una lenta ed inesorabile scoperta di sentimenti così profondi da riuscire a scuotere anche l’animo immortale di un vampiro Antico come Patrick.
 
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view post Posted on 19/10/2013, 16:56
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Finito di leggere da poco questo secondo capitolo di questa affascinante serie della Gianinetto e devo dire che più vado avanti a leggere questa saga e più mi piace. Ho trovato questo capitolo davvero avvincente e pieno di sorprese; ogni capitolo ti attira in un modo pazzesco e fa si che il lettore non smetta di leggerlo. In questo bellissimo capitolo ritroviamo naturalmente i precedenti protagonisti con l'aggiunta di nuovi e intriganti personaggi come gli altri Antichi e il favoloso Nicola amico del grande Patrick. Patrick ed Anita due personaggi all'apparenza opposti l'uno all'altro ma che insieme creano davvero scintille ma anche che si completano a vicenda. La Gianinetto in questo capitolo ci ha fatto davvero vedere molto aspetti dei presonaggi che a dirla tutta non mi sarei aspettata così coinvolgenti soprattutto il modo in cui ha descritto la complessità del carattere di Patrick, davvero molto affascinante. Naturalmente ci ha anticipato in uno spiraglio di righe il nuovo e complesso Antico che ha davvero catturato la mia curiosità e non vedo l'ora di leggere su di lui il prossimo capitolo di questa saga. In conclusione un ebook avvincente, bellissimo e soprattutto coinvolgente sopra ogni dire che non va assolutamente perso.
 
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view post Posted on 19/10/2013, 18:04

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Giada sono davvero contenta che il libro sia piaciuto anche a te!! :D
 
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milenato
view post Posted on 20/10/2013, 09:36




Complimenti Paola a Natale mi regale e e reader e li acquisto entrambi. Milena
 
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view post Posted on 21/10/2013, 16:11
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@ Lucy
ora sono proprio curiosa di leggere su Liam
 
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