Vae Victis, di Daniela Barisone

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/2/2013, 17:37
Avatar

Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

Group:
Admin
Posts:
8,149
Location:
Roma

Status:


VAE VICTIS

Image and video hosting by TinyPicVae victis è una locuzione latina che letteralmente significa Guai ai vinti. È divenuta proverbiale in molte culture e viene più frequentemente utilizzata come amaro commento dinanzi a una crudele sopraffazione o a un beffardo accanimento di chi ha di fronte un avversario non più in grado di difendersi.

È in una situazione di ossessione psicologica che i detectives Dave Carter ed Erik Hangover si muovono, in una Chicago anni ’30 in mano ad Al Capone. Ma l’arresto del mafioso è l’ultimo dei loro pensieri, perché la loro vita è un sogno dentro il sogno e le ossessioni sessuali sono di quanto più difficile e terribile da affrontare… soprattutto quando la donna che ti fa uscire pazzo è morta.

Genere: horror, drammatico, erotico, lovecraftiano
Collana: Horror
Formato: ePub, Mobi
Prezzo: € 1.99

L'autrice:
Daniela Barisone, classe 1986, conosciuta nel web come Queenseptienna. E’ grafica, editor e correttrice di bozze.
Collabora con Dreamspinner Press. Gestisce il sito letterario Scrittevolmente.com e adora steampunk, fantascienza e distopie, oltre ai vampiri idioti. Collabora con altri blog, come Sognando Leggendo, House of Books e Hey Kiddo! (dedicato ai bambini).
Redattrice presso ST-Books, marchio editoriale nato con GDS e Scrittevolmente.
Autrice di Lite Editions e curatrice per essa di diversi progetti editoriali quali Fantaerotika, GialloNero e Il velo di Holmes.
Per la Mela Avvelenata produce il 90% delle cover.
Ha un blog: http://queenseptienna.livejournal.com/

Per La Mela Avvelenata ha pubblicato Adiaphora.
 
Web Contacts  Top
A&P
view post Posted on 7/3/2013, 17:13




RECENSIONE A CURA DI: ANGELA D'ANGELO
Libro: Vae Victis
Autore: Daniela Barisone
Editore: La mela avvelenata

Vae Victis: un locuzione latina che come ci ricorda l’autrice significa “guai ai vinti”, perché quando si perde non c’è nulla di nobile, nulla di esaltante, nulla di dignitoso.
Derisione, disperazione, vergogna, accompagnano i vinti che non sono mai oggetto di pietà, talvolta non la meritano, ma sono sempre strumento di vendetta e rivalsa.
Ma chi sono i vincitori e i vinti di questo romanzo breve?
Daniela Barisone dimostra ancora una volta una grande capacità di destreggiarsi nelle contraddizioni dell’animo umano, di fare dell’ambiguità e dello straniamento la sua forza.
E così in un gioco di erotismo, di incubi e investigazioni, cattura il lettore in una fitta rete di congetture discordanti, emozioni angoscianti e sentimenti in bilico tra la moralità e l’immoralità.
La dimensione onirica si scontra e si fonde con la realtà senza lasciare la possibilità al lettore di distinguere se si trova in un sogno o meno.
Ci si ritrova sperduti a vagare per le strade di Chicago, riconoscendo personaggi che fanno parte dell’immaginario comune ma che sono completamente stravolti e deformati dalla fantasia, che sono oggetto di una critica sottile e di una pena inflitta attraverso la sofisticata arma della parola, anche quando questa si muove nell’incertezza di un sogno mai troppo vero, ma non abbastanza irreale da risultare confortante.
L’autrice cerca di guidarci attraverso i personaggi in un percorso che risulta poco chiaro per una mancanza di approfondimento della trama, espediente che appare studiato di proposito per lasciare il lettore sospeso sul filo di ombre e sospetti.
Come la trama, anche i personaggi sono abbozzati, ma questo li rende più affascinanti e misteriosi, facendo vedere e nello stesso tempo nascondendo i loro pensieri, le loro paure e le loro speranze.
Fortemente amaro, Vae Victis lascia spazio al romanticismo solo nella misura in cui serve a costruire la vera struttura portante di una storia dai toni malati e allucinati.
Investigatori, criminali e mostri si contendono una scena di cui non sono i veri protagonisti. È chi non appare, chi si nasconde e chi pianifica che muove come pedine di un gioco perverso i poveri e ignari personaggi, un’ entità sconosciuta che si intuisce ma non si mostra mai, lasciando oltre il dubbio su chi sia anche la domanda sul senso del suo operato.
Sicuramente un ottimo prodotto, scritto in modo vero, nudo, privo di artefici e abbellimenti linguistici che potrebbero distrarre il lettore.
Quando la storia è forte la verità delle parole si impone al di là dei compromessi stilistici. Questo romanzo è sicuramente originale, diverso e molto coinvolgente, forse con un approfondimento maggiore poteva stemperare quel senso di incompiutezza che lascia disorientati. Ma probabilmente il fine era questo. Guai ai vinti e i vinti sono anche il lettori che l’autrice induce a chiedere: e adesso?
 
Top
queenseptienna
view post Posted on 7/3/2013, 17:24




Oddio grazie mille! Un regalo di compleanno davvero splendido, grazie grazie grazie!
 
Top
2 replies since 16/2/2013, 17:37   83 views
  Share