Li secreti mei, di Simone Messeri - racconto antologia "Sine Tempore"

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A&P
view post Posted on 22/6/2013, 12:55




LI SECRETI MEI

“… farmi intender da Vostra Excellentia, aprendo a quella li secreti miei (…) farò carri coperti, securi et inoffensibili (…) farò bombarde, mortari et passavolanti…”.
E se Leonardo da Vinci avesse davvero realizzato per il Moro ciò che diceva nella sua lettera, cosa sarebbe suc-cesso?


Genere: Ucronia
Editore: La mela avvelenata
Uscita: 9 luglio 2013





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Edited by Pau_7 - 16/9/2014, 23:13
 
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A&P
view post Posted on 9/7/2013, 11:39





LI SECRETI MEI
Simone Messeri




Il genio di Leonardo da Vinci da sempre affascina l’immaginario comune. Il suo talento artistico è indubbio, la sua storia personale un mistero, la sua vita ricca di spunti per dare il via alle più complesse e fantasiose speculazioni.
Simone Messeri, nel suo racconto ucronico “Li secreti mei”, appartenente all’antologia “Sine Tempore”, riprende questo grande e ambiguo personaggio e lega le sue intuizioni alla storia e al futuro de Ducato di Milano.
L’artista, infatti, non è il semplice pittore uscito dalla botteguccia del Verrocchio: Leonardo è un genio, uno scienziato e un ingegnere preparatissimo.
Uomo dedito allo studio, che fa dell’esperienza il suo culto, il fiorentino riuscirà a costruire delle macchine da guerra spaventose e potenti che nascondono al loro interno un segreto che farà la fortuna di Milano.
La storia, narrata da una spia del re di Francia Luigi XII, è un susseguirsi di scoperte e riflessioni sulla bontà delle innovazioni tecnologiche e sulla moralità delle azioni di uomo dalla mente complessa e bellicosa.
Il ritratto dell’epoca fornito dall’autore è verosimile e affascinante, il percorso di investigazione di Auguste De Lignit, il protagonista, ben scandito tra curiosità, paura e suspense.
Simone Messeri ci conduce condivisibile visione di ciò che è giusto e sbagliato, lasciando tuttavia il compito al lettore di estrapolare una morale.
Nonostante il suo pensiero passa attraverso i personaggi, infatti, Messeri si nasconde e riesce a non far pesare la sua presenza in nessuna riga.
Attraverso il suo protagonista, ci mostra la stima per l’intelletto del fiorentino, la comprensione delle capacità della scienza e la paura per il potere che da essa deriva.
L’ambiguità di sentimenti ed emozioni passa in modo chiaro e convincente, in un ottimo equilibrio di sentimenti positivi e negativi.
Il lettore e il protagonista, nel ruolo di spettatori, assistono al nuovo futuro dell’Europa in una attonita attesa e sincera curiosità.
Un bel racconto, scritto in modo chiaro, con un lessico semplice e incisivo.
L’ambientazione accennata favorisce l’immaginazione e non la castra in un percorso angusto e arido.
L’autore mostra una buona capacità di sintesi e ha il pregio di utilizzare poco spazio, talvolta una frase, per far passare i messaggi più importanti con grande immediatezza, per poi prendere fiato in un ampia prosa affidata al racconto.
“Li secreti mei” è un prodotto democratico, che delega al lettore la possibilità di immaginare un nuovo corso storico e di trarre conclusioni personali.
Affascinante e oscuro, è un’ottima prova per questo autore equilibrato e sfuggente.



Edited by Pau_7 - 21/2/2015, 15:25
 
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