Gāthā, di Claudio Cordella - racconto antologia "Sine Tempore"

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A&P
view post Posted on 27/7/2013, 09:34 by: A&P





GĀTHĀ
Claudio Cordella




Equilibrio, bellezza e ricercatezza, sono questi gli aggettivi adatti a descrivere “Gāthā”, il racconto ucronico di Claudio Cordella.
Appartenente all’antologia Sine Tempore edita da La mela avvelenata, questa piccola perla di grande bellezza e squisita raffinatezza impressiona per il gusto delicato, la fantasia e l’approfondimento.
L’autore, nella sua descrizione della fine dell’Impero persiano, mischia in modo sublime generi e stili, in un ritmo cadenzato che sa di disperazione, malinconia e speranza.
Protagonista della sua storia è Ikima, una guerriera consacrata che ha il compito di proteggere l’ultimo discendente dello sāhansāh di Persia, il re dei re.
L’Impero romano, nella sua sete di conquista, perseguita un bimbo indifeso per scongiurare il pericolo di una futura rivolta.
Ikima, senza patria e senza nome, si dedica con devozione al compito di proteggere il bambino, nipote dell’uomo che ha dato un senso alla sua vita in seguito all’esilio dalla sua terra natia.
Una protagonista impressionante, che si confessa al lettore, che mostra la storia e trasferisce le sue emozioni, la sua determinazione e forza d’animo.
Il racconto è un gioiello di eleganza. Claudio Cordella riesce a narrare anche gli episodi più cruenti con gran maestria ed equilibrio. Ogni periodo è costruito in un connubio perfetto di buon gusto e abilità.
Lo stile del racconto è fluido, immediato e piacevole; il lessico è semplice e tuttavia ricco.
L’autore è brillante, colto e scrupoloso: non lascia nulla al caso, usa la storia per dare risalto alla fantasia, e con la fantasia crea la storia.
Una fantasia che ha poco di comune e banale. La storia di uomini e popoli è originale, unica e eccezionale, frutto di una mente arguta e vivace.
L’esemplare fusione di reale e immaginifico è così verosimile da lasciare il dubbio che le vicende di Ikima, il suo diario e le sue confessioni siano tangibili, vere e condivisibili.
L’ucronia di Cordella racchiude in poche pagine riflessioni importanti, ambientazioni esotiche e fantascienza.
La commistione di generi, di per sé difficile da realizzare in modo convincente, assume connotati da lodare perché realizzata attraverso una forma narrativa complessa: il diario.
L'utilizzo del verbo e dei pronomi è perfetto, la prima persona non pregiudica l'immediatezza visiva della scene d'azione, le riflessioni non sono mai pesanti, bensì coinvolgenti.
Impossibile trovare un difetto formale in questo racconto, ancor meno trovare incongruenze nella storia.
“Gāthā” è un microcosmo governato dall'equilibrio, dall'armonia e dalla bellezza.
Claudio Cordella ha fatto un ottimo lavoro, è riuscito ad impressionare, incantare e far desiderare di leggere altre sue storie, ancora e ancora.
Quando ci si trova davanti scritti così suggestivi e ben strutturati le parole contano poco, solo i complimenti sono d'obbligo. BRAVO!



Edited by Pau_7 - 31/1/2015, 09:41
 
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1 replies since 22/6/2013, 13:11   41 views
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