| RECENSIONE A CURA DI: ANGELA D'ANGELO Libro: La Capoclan Autore: Anna Grieco Editore: Narcissus Self Publishing
Una donna forte, un uomo irresistibile, lo sfondo delle Highland, questo è quello che Anna Grieco mette nero su bianco, è con questi pochi ingredienti che scrive una storia appassionante, ironica, emozionante, che coinvolge i sentimenti e le speranze del lettore. La Capoclan è un romanzo dai toni romantici, che ci porta in un modo popolato da uomini e donne che credono e vivono di valori: l’onore della parola data, la protezione dei più deboli, l’amore difeso anche quando è troppo imbarazzante per parlarne, troppo difficile da esprimere. E in questo mondo si perde il lettore, si stacca dalla pagina e si immerge nella Scozia del 1204, si immerge nei suoi colori, nei suoi odori e comincia a vivere le peripezie di una donna alla scoperta del proprio destino. Catapultata in una realtà diversa, le cui dinamiche sfuggono alla comprensione di una donna moderna, la bellissima Johanna Douglas Mackenzie lotta ogni giorno per sfuggire alle macchinazioni di uomini brutali, lotta per imporre la propria idea in un epoca in cui “il gentil sesso” era stimato e rispettato solo nella misura in cui si dedicava alla cura dell’uomo. Con battute sagaci, proposte sconcertanti e un caratterino di tutto rispetto, la donna del futuro sgomita per trovare il suo posto nel passato. Ma qual è il suo posto? Al fianco di chi? Colin Mackenzie è l’uomo forte e risoluto a lei destinato, l’uomo rigido e scontroso che combatte costantemente contro il desiderio per una donna “diversa” che mette in crisi le sue certezze, ma che segretamente lo diverte, lo stimola alla conquista. I caratteri forti dei due protagonisti cozzano continuamente generando una serie di dinamiche interessanti ma anche volte a strappare un sorriso al lettore che passa continuamente dalla voglia di prenderli a capocciate ai sospiri dei momenti più dolci. La Grieco riesce, con uno stile sicuro, a caratterizzare i suoi personaggi rendendoli reali e fornendo loro un repertorio di pregi e difetti niente male. Sveste i protagonisti della patina di perfezione e li mostra turbati dai sentimenti e dagli eventi. Le loro scelte sono talvolta prese d’impulso, altre volte ragionate, ma sempre vissute con profondità. Il lettore allora si immedesima, si schiera, cerca di imporsi ma decide di abbandonarsi alle parole dell’autrice per giungere presto al finale sperato. L’autrice ci accompagna in questo viaggio utilizzando la parola con grande maestria. Lo stile è scorrevole ma non banale, la scelta delle parole è accurata, i periodo sono costruiti con evidente bravura, l’attenzione ai particolari coinvolge il lettore che non viene mai abbandonato in passaggi confusi. I dialoghi, ricchi e convincenti, sono scritti con disinvoltura e, con semplicità, riescono a coniugare passato e presente. L’ironia è il valore aggiunto di questo libro che non è alla ricerca della gag ad ogni costo, della battuta facile. Sono le azioni e le parole più semplici a suscitare il riso quando vengono inserite in momenti particolari e sono decontestualizzate. Anna Grieco dimostra una gran capacità di trasmettere, un grande abilità di piegare le parole al suo volere e infine una fantasia schietta e genuina che le permette di creare mondi, storie, vicissitudini che catturano il lettore. Basta solo farsi guidare da lei e, all’ombra delle montagne scozzesi, si possono vivere, con trasporto ed entusiasmo, avventure senza tempo, amori indimenticabili.
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