Il libro è incentrato sull'amore e l'amicizia.
Ritroviamo i personaggi a cui ci eravamo già affezionati in “Angel”: Vichi, Guglielmo, Ginni, Lore e Paride.
L’ambientazione è ancora la città di Viterbo con le sue antiche mura e ancor più antiche tradizioni e misteri.
La scrittura è fresca e ironica, come sempre quando si parla della De Spirito, oltre che di facile e scorrevole lettura.
La trama non annoia perché è incentrata su dubbi e incertezze della ns. protagonista.
Vichi infatti non riesce a godersi la felicità conquistata a fine libro precedente a causa della minaccia su un temuto futuro (che ha nome Eva).
Aggiungete al tutto un libro a cui mancano delle pagine oltre a una oscura profezia e otterrete un’attenzione sempre presente del lettore che resta incollato alle pagine fino alla fine.
Lettura obbligata a chi ha già letto “Angel” e a chi non l’ha letto consiglio entrambi i libri.
E se, come me, non ricordate bene il primo libro non preoccupatevi: la De Spirito ve lo farà tornare in mente riassumendo i punti principali per risvegliarvi la memoria.