Skin trade, di L. K. Hamilton - 17° Libro della serie su "Anita Blake" - 26 settembre 2013

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AnitaBlake
view post Posted on 4/11/2013, 21:45 by: AnitaBlake





SKIN TRADE
Laurell K. Hamilton
Anita Blake #17




“Ho indagato su parecchi serial killer, ma nessun assassino mi aveva mai spedito per posta una testa umana. Era una novità.”
Con questa cruenta citazione si apre “Skin Trade” di Laurell K. Hamilton, diciassettesimo volume della saga dedicata ad Anita Blake, cacciatrice di vampiri.
La trama di questo libro è prettamente gialla e, a differenza del filone seguito nei precedenti, si distacca dagli schemi che hanno trasformato Anita da cinica sterminatrice a cacciatrice dal cuore tenero.
La storia si svolge a Las Vegas dove sono stati commessi degli efferati omicidi ai danni di alcuni sterminatori della SWAT. Gli assasinii sembrano essere opera di Vittorio, un potente vampiro apparso già precedentemente, e sono dedicati palesemente ad Anita. Da qui partono le indagini che si svolgono coerentemente durante tutta la lunghezza del libro.
Tutta una serie di personaggi già noti collabora con la SWAT di Las Vegas, una delle poche a disporre di agenti dotati di poteri metapsichici. Oltre ad Anita troviamo quindi Edward e altri due “marshal”, Otto/Olaf e Bernardo.
Solo Anita e Edward sono i veri protagonisti di questo giallo ricco di magia e sangue.
In “Skin Trade” troviamo una Anita diversa dalla solita cacciatrice, una donna stanca del suo lavoro e degli uomini della sua vita. Troviamo una marshal federale che usa il caso a Las Vegas come una sorta di pausa di riflessione e che si butta a capofitto nelle indagini per non pensare alla sua vita privata.
La magistrale descrizione che la Hamilton fa della protagonista permette al lettore di poter percepire e comprendere le emozioni di Anita, anche se le situazioni che vive sono distanti da quelle che una persona comune può vivere nel mondo reale.
Troviamo solo due scene di sesso finemente raccontato, a dimostrazione del fatto che il cambiamento subito, suo malgrado da Anita, non ha intaccato il suo carattere forte, duro e la capacità di svolgere il suo lavoro.
Una delle più straordinarie capacità della sterminatrice dai capelli neri e il grilletto facile è forse il sapersi adattare a tutte le situazioni.
Solo Otto/Olaf riesce a metterla realmente a disagio. Con il suo cruento passato e la sua strana attrazione per Anita, Olaf è capace di confondere, anche sul lavoro, una donna altrimenti capacissima di controllare le proprie reazioni.
L’altro protagonista, nonché perno della vita di Anita, è Edward.
I due sterminatori hanno vissuto insieme diverse macabre avventure, e si ritrovano ancora fianco a fianco tra queste pagine a combattere il male.
Edward, che ufficialmente è il marshal Ted Forrester, è un uomo spietato e capace di affrontare anche le sfide più dure.
Ted, il suo alter ego, è invece un uomo gentile, un padre di famiglia, una persona simpatica ed affidabile.
Questa voluta dualità, raccontata con una buone dose di ironia dalla Hamilton e senza che nulla sia lasciato a caso, inquieta Anita che spesso si ritrova a chiedersi quanto ci sia di Ted in Edward e quando quel luccichio negli occhi passerà da simpatia a gelido distacco.
Anche il clan locale della tigre bianca ha un piccolo ruolo nelle indagini e nella storia. Tuttavia, poiché si tratta di un libro più giallo che meramente magico, è possibile che questo intervento sia solo uno spunto che proseguirà nei libri successivi.
Come precedentemente accennato, le indagini permeano coerentemente tutta la storia. Qualsiasi azione o fatto, metapsichico e non, è spiegato in maniera chiara e dettagliata, così da poter portare il lettore alla comprensione delle vicende. Nonostante ci siano poche descrizioni di Las Vegas, si percepisce comunque l’ambiente circostante: il caldo, le luci, la frenesia.
Gli elementi un po’ deludenti della storia sono due, uno comune a tutte le saghe in generale, e molto caro alla Hamilton nel particolare, l’altro abbastanza nuovo.
Il primo è la fretta con la quale si svolge il finale. Dopo quasi seicento pagine d’azione, la conclusione, seppur non deludente dal punto di vista logico, lo è da quello letterario.
Bastano due azioni, due decisioni, a volte terribilmente banali, perché i cattivi capitolino e muoiano.
L’altro elemento negativo è relativo invece al tempo della storia. Gli eventi si svolgono incredibilmente nel corso di due giornate e una notte.
Considerando che spesso sono gli stessi personaggi ad affermare di aver perso ore a fare una determinata cosa, ci si chiede quanto sia lunga una giornata a Las Vegas.
Ovviamente nessuno dei due aspetti appena elencati costituisce un vero elemento negativo che rovina un libro da quattro stelline e mezzo su cinque.
La storia è completa, nuova, dettagliata ed accattivante.
Una vera ripresa in positivo rispetto agli ultimi libri dominati in maniera eccessiva dall’aspetto fisico e troppo distanti dall’Anita che il lettore aveva amato all’inizio delle sue avventure.
Una lettura davvero piacevole da gustare capitolo dopo capitolo.



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 01:05
 
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2 replies since 29/7/2013, 15:37   132 views
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