La guarigione di Talker, di Amy Lane - 2° libro della serie "Talker"

« Older   Newer »
  Share  
A&P
view post Posted on 7/9/2013, 14:58 by: A&P





LA GUARIGIONE DI TALKER
Amy Lane
Talker #2




Molti libri colpiscono per i contenuti, altri per il modo in cui sono stati scritti, altri ancora perché c’è una misteriosa forza che lega le emozioni di lettori e personaggi.
Ci si chiede come fa un autore a creare quel vincolo inscindibile, se è tutta farina del suo sacco o siamo noi a proiettare le nostre sensazioni su quello che leggiamo.
Con Amy Lane non c’è bisogno di porsi delle domande: è semplicemente una autrice strepitosa. Le sue storie sono travolgenti, i suoi personaggi unici, il suo stile irripetibile e affascinante.
“La guarigione di Talker” è probabilmente uno dei libri del genere più belli che abbia letto.
La storia è una di quelle che prendono a cazzotti dall’inizio alla fine, rivoltano lo stomaco come un calzino e riempiono il cuore di piombo. Tuttavia, la bellezza, la verità e il coraggio che si nascondono dietro ogni parola fanno di questo prodotto una perla di forza, lealtà e amore.
In questo secondo volume della serie Talker, l’autrice racconta l’elaborazione lenta e dolorosa che Tate “Talker” Walker è costretto a fare per liberarsi delle catene che lo imprigionano, del suo passato.
Un processo amaro e disperato, perché le cicatrici dell’anima sono quelle più dure da sanare e il protagonista non ha una manciata di ferite qui e lì. La sua intera anima, la sua intera vita, sono una costellazione di lembi cuciti male, di piccoli pezzettini messi insieme più per forza di volontà che per desiderio di guarigione.
L’amore di Brain da solo non basta a fare di quella cartina geografica un quadro fulgido e straordinario.
Amy Lane, con una fedeltà quasi registica, racconta il percorso di analisi del protagonista con toni crudi, incisivi e dannatamente reali.
Non le importa di infiocchettare la storia con qualche particolare melenso introdotto con il solo tentativo di rassicurare il lettore: il suo fine non è consolare noi ma riabilitare il suo fragile e bellissimo Tate.
Un protagonista davvero unico e originale.
Gli autori solitamente identificano dei “tipi”, dotano i personaggi di standard, impongono dei limiti caratteriali in modo da non disorientare, etichettano il ruolo che essi ricoprono all'interno di una vicenda.
In questo caso, non c'è modo di definire Tate, non ci sono parole per rendere appieno la complessità del suo cuore, il modo originale in cui funziona il suo cervello.
Le sfaccettature caratteriali sono così tante, profonde e ben costruite che il dubbio che il protagonista, da qualche parte, esista davvero ci punzecchia per tutta la lettura.
Ed è proprio la sensazione che tutto stia accadendo realmente dinanzi ai nostri occhi a strizzare il cuore in una morsa, a strapparci urli muti di dolore e disperazione, a spingerci ad abbracciare le persone care per assicurarci che le brutture del mondo non le tocchino.
Amy Lane è capace di suscitare emozioni, di saziare il nostro bisogno di identificazione e la necessità di verità.
Lo fa con una sensibilità che rifiuta ogni filtro, con una scrittura che pur corretta si sporca nel fango in cui sono sprofondati i suoi personaggi.
Lo stile è potente, il lessico brillante, la costruzione dei periodi e le continue analogie tra passato e presente organizzate in modo superbo.
L'apparente semplicità di stesura nasconde una capacità stilistica e tecnica eccezionale.
Più che la storia è il modo in cui viene raccontata che impressiona, che stravolge e convince.
La Lane, infatti, unisce tecnica e sentimento in un connubio perfetto, in una sinfonia armoniosa anche quando ci bastona con note dure.
Il giudizio su questo libro non può che essere entusiasta.
“La guarigione di Talker” è un racconto che ci da tutto: bellezza, dolore, tenerezza, disperazione. Un libro che dona ma che pretende e conquista un pezzo del nostro cuore, una fetta della nostra ammirazione, l'intera gamma delle nostre altalenanti emozioni.
L'autrice è promossa a pieni voti, non riconoscerle la sua immensa bravura sarebbe poco meno che un delitto.



Edited by Pau_7 - 31/1/2015, 09:54
 
Top
4 replies since 6/9/2013, 10:29   133 views
  Share