Archangel's Legion, di Nalini Singh - 6° libro della serie Guild Hunter

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Lucy85
view post Posted on 3/11/2013, 16:36 by: Lucy85

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CAPITOLO 3

CITAZIONE
Era passata da molto la mezzanotte quando Raphael e la sua consorte si erano messi a letto. Lui non aveva bisogno di riposare come Elena, ma lei dormiva meglio se lui era a letto con lei. Quando si svegliava rendendosi conto che era sola - e quasi sempre si svegliava nel cuore della notte se lui non c'era - lo andava a cercare. La prima volta che era successo, aveva pensato che fosse stata strappata dal suo riposo dagli echi dell'incubo dell'orrore che aveva messo fine alla sua infanzia, ma lei gli aveva detto che sentiva solamente la sua mancanza. Parole così semplici. Parole così potenti. Così ora lui dormiva con lei, almeno per quelle ore critiche della notte.

Incapaci di lasciarsi andare al sonno, Elena e Raphael discutono su quanto è accaduto poche ore prima. Il primo sospettato capace di un evento di tale portata è Lijuan, l'Arcangelo della Cina che stava rapidamente diventando l'Arcangelo della Morte con il suo potere di creare rinati... se non fosse che le informazioni fornite da Jason la escludono dai sospettati visto che, durante quelle ore, era stata vista nel suo territorio e, per quanto i suoi poteri fossero vasti, la distanza che li separava era decisamente troppa.
Mentre stanno discutendo, Raphael viene contattato mentalmente da Aodhan

CITAZIONE
Un problema? ha chiesto all'angelo che, insieme ad Illium, era momentaneamente al comando delle operazioni della Torre.
L'Arcangelo Caliane mi ha informato che desidera parlare con te, Sire.
La contatterò da casa.

Caliane?!? E adesso che vuole la madre di Raphael? :fumo: :fumo:
A quanto pare la cara mammina ha saputo di quanto accaduto a Manhattan e, spinta dalla preoccupazione, ha chiamato per far sapere a Raphael che gli avrebbe inviato uno squadrone di angeli. Tuttavia l'offerta viene rifiutata gentilmente dall'arcangelo in quanto è consapevole che un'azione del genere, avrebbe rappresentato un'opportunità per Lijuan di attaccare Amanat. Non potendo opporsi al ragionamento logico del figlio, Caliane è costretta a dargli ragione... ma durante la video-chiamata qualcos'altro emerge...le emozioni. Perfino Elena, che ha assistito all'intera scena senza farsi notare dall'Antica, percepisce tutto l'amore e l'affetto che la donna prova per il figlio. :occhioni: :occhioni: :occhioni:
(e come si fa a non amarlo?!? :Love: :Love: )
Terminata questa breve parentesi, prima di tornare al meritato riposo, Raphael informa Elena della necessità di mostrare al mondo che la Torre non ha perso il suo potere nonostante la tragedia subita e chiede pertanto ad Elena di continuare a mostrare tutta la sua forza, continuando a svolgere le sue attività da cacciatrice. La cosa di certo non infastidisce la sua consorte anzi ;)
Ma ecco che accade qualcosa di inaspettato...
CITAZIONE
Raphael aveva pensato solo di tenere stretta a se Elena mentre dormiva sullo spesso tappeto di fronte al camino dello studio, i loro corpi e ali intrecciati, ma doveva essere stato più stanco di quanto pensasse, perchè all'improvviso, si rese conto che non era più sveglio. Si ritrovò invece, nel campo dimenticato dove Caliane lo aveva lasciato più di un millennio prima, quando lui era solo un ragazzo all'alba della sua esistenza. Un ragazzo che aveva pensato di uccidere sua madre prima che diventasse un mostro peggiore di quello che aveva orchestrato la morte di due fiorenti città, annegandone gli adulti, spezzando i bambini in un modo che nemmeno Keir, il loro più grande guaritore, poteva riparare. Nessun immortale sarebbe mai più andato alle rovine di quelle città. C'era un silenzio troppo penetrante, nato dal dolore di migliaia di anime, un silenzio che Raphael non avrebbe mai dimenticato, il dolore un vento freddo. Adesso, mentre se ne stava avvolto in una calma pesante con l'eco dei ricordi, vide il sangue sull'erba, il liquido rosso che gocciolava fuori da lui mentre era spezzato a terra, sotto un cielo blu così cristallino da far male. Eppure, non era il viso che aveva a quel tempo quello disteso a terra, le ali spezzate e pesanti sul suo corpo, parti di lui mancanti.
No, si alzò in piedi ed era un uomo, un arcangelo, non quel ragazzo spaventato, determinato e col cuore spezzato.
Flettendo le mani come in preparazione di una battaglia, fece un passo avanti.... e s'imbattè in un muro di sussurri. Centinaia di voci, ognuna delle quali roca e apparentemente inutilizzata, le parole intrecciate e incomprensibili. Arrivavano da ogni lato, eppure, quando si era levato al cielo per capirne di più, non vide nulla se non i corpi nodosi degli alberi che circondavano il campo, sentinelle senza età che avrebbero resistito per l'eternità. E ancora le voci sussurravano e mormoravano, spingendogli ondate che rifluivano e scorrevano finchè alla fine, non sentì una singola, forte, voce emergere attraverso il caos. Gli altri sussurri si spensero, ma non svanirono del tutto mentre quell'unica voce gli poneva una domanda. "Chi sei tu?"
Tornando ancora una volta con i piedi sull'erba, la rugiada bagnata sulla punta delle sue ali, sentì un impeto di rabbia ruggente. "Chi sei tu per fare domande ad un arcangelo?" Il mormorio crebbe di nuovo, aumentando di volume.
Arcangelo. Arcangelo. Arcangelo!

:o: :o: :o: :o:
Non so voi...ma a me questo sembra tutto tranne che un normale sogno! Siccome le domande erano troppo poche finora...aggiungiamone altre alla lista!
 
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24 replies since 1/11/2013, 17:38   910 views
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