Piacere proibito, di Evie Hunter - 2° libro della serie "Pleasures"

Evie Hunter è lo pseudonimo delle autrici irlandesi Caroline McCall e Eileen Gormley. Insomma, un’associazione per delinquere di stampo letterario finalizzata alla sottrazione di euro 12,00 dalle tasche delle ignare lettrici.

Quattro stelline su Amazon, oltre a tre recensioni:
“Questo romanzo mi ha piacevolmente colpita…”.
“Il libro mi è piaciuto tanto…”.
“Consiglio la lettura di questo libro, mai noioso, scorrevole e con una trama ben congegnata”.
Ok, gente. È evidente che io ho letto un altro libro!
La storia vince il primo premio nel genere “mi sono inventata la peggiore trama del Pianeta”. E lo vince con le mani legate e saltellando su un piede solo. Un improbabile “guerriero – agente segreto” ed una demente che, con un QI di 150, una laurea brillante e tanti soldi, non sa fare di meglio che correre da una boutique all’altra e da una festa all’altra. Lui si ritrova a fare la bodyguard alla miliardaria e, naturalmente, passione e amore scoppiano con una deflagrazione degna del C4 (non sto dando i numeri, è l’esplosivo preferito di Flynn Grant).
Robetta sadomaso all’acqua di rose. Le due sciagurate autrici non hanno la più pallida idea di che cosa sia realmente il BDSM e lo dimostrano ampiamente.
Personaggi di contorno al limite della caricatura. Il barile è stato raschiato sino in fondo e, non contente, le due hanno continuato a scavare, con inesausto ardore.
Tra una sparatoria ed un amplesso rumorosissimo, tra un rapimento e una sottrazione di mutande bagnate, la storia di avvia ad una miserabile fine. No, no! Non muoiono tutti (magari). I due si sposano. E fanno i volontari in Sudamerica per una ONLUS di bravi ragazzi.
Dove ho messo la faccina da vomito? Non la trovo! Devo averla usata per gli ultimi erotici recensiti, mannaggia!
Una stellina? Si può dare mezza stellina? Ditemi di sì, vi prego…