CUORE DI DEMONE
Loribelle Hunt
Per la prima volta da tanto tempo leggo un Paranormal romance diverso.
Sembra che le storie di demoni, vampiri e licantropi, a un certo punto, si assomiglino tutte. “Cuore di demone”, senza essere un capolavoro dell’editoria, è un libro diverso, fantasioso e che si legge velocemente.
La storia raccontata è quella di Winter, un tempo umana e adesso metà demone, e di Marcus Black, mangiatore di anime.
Mezzi demoni e mangiatori di anime sono termini nuovi e per capire a cosa si riferiscano occorre fare un passo indietro.
Nel mondo esistono dei demoni, cattivi e con dei poteri che li rendono forti, e poi esistono i mezzi demoni, umani che hanno una vendetta da compiere, contro la razza malvagia ovviamente, che cedono parte della loro anima all’Accademia. Il patto è volontario e indissolubile. Per dominare il demone occorre trovare l’amore.
Eterna lotta tra bene e male, insomma.
I mangiatori di anime sono un’altra specie potente ma non direttamente coinvolta nella lotta contro i demoni.
Poiché questo libro è il primo di una serie, molte cose sono ancora sospese e da scoprire.
Il filo conduttore che porta i due protagonisti a incontrarsi e innamorarsi è doppio. Da un lato c’è la necessità di entrambi di trovare un compagno, dall’altro una serie di assalti alle case sicure dei mezzi demoni.
I caratteri dei due protagonisti cozzano; sono due dominatori, due combattenti. Il dettaglio che sfugge a Winter è che è nella natura di Marcus dominare. È nel loro DNA.
Riuscirà una donna come lei a sopportare il dominio di corpo, cuore e mente del suo compagno? Riuscirà a dominare la sua metà demoniaca anche quando il baratro sembra così vicino?
“Cuore di demone” propone una storia diversa e dei personaggi particolari, a mio avviso. Standardizzati sotto molti punti di vista, come ad esempio il carattere prepotente di Marcus, la testardaggine di Winter, ma anche nuovi e mai visti, sotto altri aspetti.
Come per i protagonisti delle maggiori saghe Paranormal, entrambi hanno qualcosa che li rende speciali e li fa entrare nel cuore di chi legge.
Questa diversità, unita allo stile un po’ sbrigativo e semplice, fa sì che il libro si legga in tre ore al massimo, a meno che, come è capitato a me, non siate sfinite e vi addormentiate con la testa penzoloni!
Sotto il punto di vista erotico la temperatura è alta ma non troppo, la tematica del dominatore ha stancato, ma il fatto che le scene di sesso non siano continue fa guadagnare punti alla storia.
Si vive piuttosto sotto un filo continuo di tensione sessuale che, quando esplode non delude ma non entusiasma, non accende gli animi, nonostante le scene esplicite.
A parte qualche svista nella consecutio temporum, è una lettura davvero piacevole che finisce in sospeso, come ogni primo libro che si rispetti, per dar spazio al secondo volume della serie, volume che io per prima leggerò più che volentieri.
Edited by Pau_7 - 31/1/2015, 00:34
