Scoiattoli piccoli possono scalare alberi alti, di Michael Murphy

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AnitaBlake
view post Posted on 30/7/2014, 10:21 by: AnitaBlake





SCOIATTOLI PICCOLI POSSONO SCALARE ALBERI ALTI
Michael Murphy




Michael Murphy è uno scrittore dannatamente simpatico, un uomo brillante e ironico. Mi piacerebbe dire che lo conosco personalmente, che il sabato sera usciamo insieme per una birra, ma in quel caso dovrei far finta di avere una vita ancora più ricca di risate di quanto in realtà lo sia.
Il sabato notte all’insegna della gara alla risata più fragorosa, però, Murphy me l’ha regalato lo stesso con il suo romanzo “Scoiattoli piccoli possono scalare alberi alti”.
Come si può intitolare un libro così?, hanno chiesto in molte gridando allo scandalo.
La risposta è semplice: apritelo e scopritelo!

Non c’è bisogno di attendere l’ultima pagina affinché sia svelato l’arcano, la nota dell’autore ci fa iniziare il primo capitolo con già le lacrime agli occhi, e non sono lacrime di commozione!

Ma se i nostri occhi offuscati ci impediscono di leggere per bene le righe del capitolo introduttivo, i nostri addominali sotto sforzo e il diaframma che sventola bandiera bianca ci rendono quasi impossibile procedere con il secondo senza prenderci una pausa per respirare. Una pausa in cui genitori e fratelli potrebbero guardarvi male e dire “Che ridi a fare?” (Giuro che detto in napoletano da mia madre fa sganasciare).
Ecco cosa ci propone questo scrittore, un leggero romanzo in cui non è la storia ad essere impressionante ma il protagonista, Joe.
Kayle, la sequoia, è solo il mezzo attraverso il quale la follia dello scoiattolo rabbioso viene a galla. Non vi ho fatto capire niente, eh?
Joe è un uomo nella norma con una mente perversa e la brutta abitudine di conversare con se stesso su argomenti a luci rosse ogni qual volta vede un uomo – facile comprendere quali siano i due cervelli che intavolano queste interessanti disquisizioni.
Kayle è un dio in terra nato nella parte sbagliata d’America, in cui il credo vigente sponsorizza la mortificazione della carne e dei propri talenti. Per quanto meraviglioso, ha una così scarsa considerazione di se stesso da non rendersi conto di quanto sul mercato degli scapoli di New York è quotato un Adone che ha anche un cervello (è un medico laureato ad Harvard, non so se mi spiego).
Mettete insieme il diavolo tentatore e l’angelo che ha voglia di cadere dalle grazie del Signore e immaginatene gli sviluppi: risate a iosa!
Il romanzo è godibile, leggero, spassoso ma anche romantico. Tra le battute da sgualdrina di Joe e la buffissima ingenuità di Kayle (quest’ultimo mi fa ridere come i bimbi di tre anni che ripetono le parolacce), nasce una storia d’amore, anzi, la maiuscola ci sta: Amore.
Unica nota dolente? Dopo il brio della prima parte, gli ultimi tre/quattro capitoli non aggiungono nulla alla storia, pur rimanendo vivaci ed esuberanti.
Murphy si piazza sulle 4 stelline abbondanti e, spero gli faccia piacere, guadagna la mia eterna gratitudine per avermi fatto trascorrere virtualmente lo spassoso sabato sera che mi piacerebbe passare con lui e il suo compagno all’insegna di azioni molto, molto cattive.



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 00:37
 
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2 replies since 13/3/2014, 09:05   113 views
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