Vacanze da Tiffany, di Francesca Baldacci - 6 maggio 2014

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Alice Bianchi Winchester
view post Posted on 25/10/2014, 14:05 by: Alice Bianchi Winchester





VACANZE DA TIFFANY
Francesca Baldacci




Appena si legge il titolo è lampante il richiamo al mitico film “Colazione da Tiffany”, così come la copertina stessa.
La trama mi aveva incuriosito, c'era un richiamo al sapore estivo, qualcosa che stuzzicava. Infatti il libro parla di Angela, detta Angy, che è appena stata mollata dal fidanzato a un passo dalle nozze. Marco l'ha piantata di colpo con un “credevo fosse amore, invece poi è arrivata Marisa ed è cambiato tutto”. Marco adesso si gode la nuova storia con Marisa senza nemmeno un minimo di rimorso.
Angy non ci sta. Depredata a ciel sereno di un futuro roseo, di amici, di una carriera universitaria promettente, decide di vendicarsi. Una cosuccia. Si presenta nel negozio di Marisa e si sfoga. Si toglie un sassolino dalla scarpa e poi parte.
Su consiglio della madre si reca al Tiffany, l'hotel sulla Riviera delle Palme gestito dalle zie Camila e Gisela. Il programma è liberare la mente dall'ex fidanzato, dall'umiliazione e dal cuore spezzato. Ma soprattutto niente uomini. Manco a dirlo, ovviamente.
Inizia ad aiutare le zie lavorando e subito si imbatte in Renato, il vicedirettore con due occhi verdi stupendi che però la critica in ogni cosa. La ritiene una raccomandata viziata. Tra loro due scatta qualcosa ma Renato è talmente antipatico da arrivare a tollerarsi appena. Nel frattempo Angy adocchia Giulio, il misterioso cliente bello e affascinante della suite che non vuole essere disturbato. La prima volta che Angy riesce a parlarci scocca la scintilla.
I tre mesi passano veloci, tra amori travolgenti, dubbi e feste. Ripeto, la trama mi aveva incuriosito e attirato, ma la storia si è rivelata assai noiosa. Il libro è basato tutto sul viaggio tra le mille domande di questa Angy, che ad ogni azione accompagna come minimo mezza pagina di paturnie. Ma cosa mi è preso? Ma come finirà? Ma se poi lui pensasse che io... ? E se di colpo poi... ?
Ce ne sono talmente tante che danno la nausea. La scrittura è davvero elementare, gravida di punti esclamativi (che personalmente sopporto molto poco). I punti esclamativi portano a un ritmo di lettura che non va bene per tutte le scene, invece qui per una frase sì e una no ne troviamo per benedire e santificare. Davvero esagerati. Risulta frivolo.
La storia segue il corso confuso dei pensieri di Angy che non mi sento di salvare come miglior protagonista femminile. Le figure maschili sono piatte, non c'è nessun sfarfallio nello stomaco del lettore. Giusto un guizzo d'interesse per il mistero che gravita intorno a Giulio, che però si scopre quasi subito facendo due più due.
Insomma, noia.
Peccato davvero, l'idea l'ho trovata (anche se non originale il fatto di sfruttare l'estate come momento di gloria) carina e acchiappante.
Forse poteva salvarsi mettendo almeno qualche scena sensuale o erotica, un accenno, e invece niente. Tutto fin troppo velato.
Fa eccezione la bella atmosfera dell'hotel, tutto in stile anni ‘60/’70, le zie sono un diversivo abbastanza divertente che spezzano la monotonia delle menate della ragazza. Un giorno ama Giulio, poi però Renato ha dei bellissimi occhi verdi, poi però che faccio sono appena uscita da una storia mostruosa, poi però è meglio viverla così giorno per giorno, ecc ecc, verso la conclusione più scontata che mai.



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 11:50
 
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