Il figlio ribelle, di Cristina Zavattieri - 8 aprile 2014

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AnitaBlake
view post Posted on 17/3/2015, 21:59 by: AnitaBlake




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IL FIGLIO RIBELLE

Cristina Zavattieri




£Il figlio ribelle” è il romanzo d’esordio dell’autrice italiana Cristina Zavattieri. L’opera, già nota a molto del mondo on line, è già stata pubblicata a puntate, dalla stessa autrice, nel sito per fan writers “EFP”.
Il libro, che rientra nel genere del “Romance Storico”, racconta la storia d’amore tra il barone Federico Dalla Croce e la contessa Bianca di Albano.
Sullo sfondo della conquista napoleonica del Regno delle Due Sicilie, questi personaggi vivono il loro tumultuoso amore consumandosi fino in fondo, senza risparmiare nulla.
Come ogni romance storico che si rispetti ha come protagonisti un libertino indomabile e una protagonista femminile testarda e fuori dagli schemi. Gli eventi si svolgono in un tempo lontano dal nostro, anche se non troppo, visto che ci troviamo alla fine del 1700.
I protagonisti non si amano ma sono inspiegabilmente attratti l’uno dall’altra e, infine, sconfiggono gli ostacoli che si parano davanti al loro futuro.
Federico è figlio del suo tempo e della sua città. Ha tutto quello che deve avere un libertino ribelle e benestante del Settecento, ma ha anche tutte quelle caratteristiche tipiche dei napoletani, come la giocosità e l’allegria. Non ha la tendenza al dramma, ma capisce quando è il momento di comportarsi da uomo serio.
Forse a causa della parte da protagonista che ebbe, nel 1999, nel film “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller, che ha tanta pertinenza con questo romanzo, risulta facile identificare Federico con l’attore partenopeo Sergio Assisi.
Bello dagli occhi verdi, solare, spensierato ma con un tesoro custodito sotto la facciata da guagliuncello.
Bianca, dal canto suo, non è facile da identificare. Ribelle e indipendente, al contrario di Federico, risulta pesante in alcuni momenti.
Fatica ad ammettere i propri sentimenti persino con se stessa, nonostante la loro evidenza.
Si ostina a voler fare la dura, la donna offesa e maltrattata da un uomo che invece la venera.
Per molti, amare le protagoniste femminili non è semplice e Bianca non facilita per nulla questo compito.
Tuttavia entrambi sono personaggi completi, sviscerati e analizzati bene e coerenti con le loro azioni.
La storia, nonostante sia un po’ lenta, scorre bene e senza intoppi.
Alcune lungaggini, dovute soprattutto alle liti coniugali, si potevano evitare per snellire la storia e far risaltare il brio e la forza dei protagonisti.
Quella del “Il figlio ribelle” è una storia completa e complessa.
In accordo con tale completezza e complessità, lo stile è serio e misurato. Si differenziano i momenti di gioco da quelli di spessore, il momento dell’amore fisico da quello dei sentimenti. Stessa cosa avviene per le vicende storiche: analizzate ma non sviscerate.
Tuttavia, si poteva dare maggior spazio alle peripezie. Le amanti di Federico ricoprono un ruolo troppo marginale: se sviluppato bene, questo era un particolare che avrebbe arricchito la storia.
Nonostante i numerosi aspetti positivi appena elencati - coerenza, completezza e sviluppo dei personaggi - si nota che si tratta di un lavoro d’esordio. Oltre ai refusi, che non devono essere presenti, ma possono sfuggire, si sente la mancanza di un lavoro di editing e rilettura da parte di terzi.
Errori che all’autrice possono sfuggire sarebbero stati notati da altri.
Questo fattore toglie qualcosa a una storia con un ottimo potenziale, ma deve servire da pungolo per la nostra Cristina a scrivere ancora e cercare di dare sempre il meglio nei suoi lavori.
Nella speranza che “Il figlio ribelle” sia il primo di molti successi, tre stelline a questa storia d’amore turbolenta e divertente.


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