Purgatorio, di Francesco Gungui - 23 aprile 2014

« Older   Newer »
  Share  
AnitaBlake
view post Posted on 16/4/2014, 12:36




PURGATORIO

Il secondo romanzo di una trilogia fantasy di grandissima potenza che si ispira alla Divina Commedia, scritta da uno degli autori italiani Young Adult più amati.

 photo 10248815_253190211530770_1806771962_n_zps6b95d2e8.jpgAlec e Maj sono riusciti nell’impresa impossibile. Sono scappati dall’Inferno, la prigione che nel prossimo futuro serve a rinchiudere e spesso eliminare chi si oppone al potere dell’Oligarchia, costringendolo a interminabili prove di sopravvivenza ispirate dall’Inferno di Dante. Scappando, però, Alec e Maj hanno creato una frattura nel mondo strettamente controllato da eserciti e tecnologia. Hanno dimostrato che opporsi è possibile e hanno dato il via a tanti piccoli focolai di rivolta. Per questo l’Oligarchia deve trovarli ed eliminarli al più presto. Intanto i due ragazzi, nati agli estremi opposti delle Terre Divise – lei cresciuta a Paradiso tra i ricchi, lui a Europa, la città stato dei miserabili – hanno raggiunto un’isola che l’Oligarchia non sa nemmeno esistere. È Purgatorio, dove ribelli e profughi da tutto il mondo trovano rifugio e progettano di rovesciare l’Oligarchia. Per essere accettati a Purgatorio, però, occorre compiere un difficile cammino scalando la montagna che sorge al centro dell’Isola, una prova da cui non è detto si riesca a tornare vivi. Ma la sorpresa più grande per Alec è la scoperta che a capo di Purgatorio vi è uno dei primi architetti di Inferno, un uomo che credeva morto da anni: suo padre. Dopo Inferno, Francesco Gungui ritorna all’opera che sta cambiando il panorama del fantasy italiano.

Genere: Distopico
Editore: Fabbri
Pagine:
Prezzo: € 14,90


La trilogia "Canti delle Terre Divise" è così composta:
1 - INFERNO
2 - PURGATORIO
3 - Paradiso

Edited by AnitaBlake - 29/4/2014, 17:24
 
Top
LadyGinevra
view post Posted on 17/3/2015, 23:10




Recensione a cura di Valentina Gregori:
Dopo aver apprezzato “Inferno”, l’esordio promettente della trilogia “Canti delle Terre Divise”, mi aspettavo che la saga migliorasse. Ne sono rimasta in parte delusa. Infatti, pur mantenendo l’originalità, i toni cupi e drammatici e gli eventi incalzanti che hanno caratterizzato il primo episodio, in “Purgatorio” e “Paradiso” ho riscontrato difetti che mi hanno lasciata perplessa.
L’intreccio frenetico delinea il viaggio, fisico e personale, che i nostri eroi affrontano attraverso il Purgatorio, per purificarsi e ottenere l’accesso alla “polis perfetta”, infine per raggiungere il Paradiso, che rappresenta la verità e la salvezza. I protagonisti Alec e Maj riusciranno a intuire la realtà oltre l’apparenza e l’inganno. Nel tentativo di perseguire gli ideali e di stroncare il conflitto esploso tra il regime e i ribelli, Alec è costretto a compiere una scelta azzardata, in cui deve districarsi tra menzogne e realtà, mentre Maj si afferma come personalità tenace e punto di riferimento tra i ribelli. Quando si ritrovano, si lanceranno verso la conquista della libertà in un contesto sempre più pericoloso, che minaccia di travolgerli. In questo cammino sono accompagnati da amici fidati e sfideranno guerra, sofferenze, nemici, illusioni e insicurezze.
Non mi ha convinto il percorso interiore di alcuni personaggi tra cui Alec e soprattutto l’amica Maureen. La loro psicologia, e le azioni conseguenti, a volte mi sono parse contradditorie. Di Alec ho intuito i sentimenti durante il periodo in cui assume il ruolo di Oligarca, nonostante l’autore non li abbia saputi esprimere con efficacia, mentre non ho apprezzato l’evoluzione di Maureen, che ho trovato contrastante: sembra che oscilli tra fermezza e debolezza. Inoltre non ho compreso fino in fondo la decisione del regime di trasformare Maureen in una divinità per il popolo.
Altra questione che mi ha delusa è stato il finale e le spiegazioni conclusive, per certi versi troppo rapidi e improvvisi. Ammetto che mi ha lasciata un po’ amareggiata.
Tuttavia ho apprezzato lo stile scorrevole, la trama frenetica e inedita. Ho trovato avvincente la rappresentazione del Purgatorio e del processo di purificazione, ripresi, in un’ottica suggestiva, dalla Divina Commedia di Dante. Inoltre mi ha coinvolto il modo in cui è stata trattata l’evoluzione psicologica di altri personaggi importanti.
Una trilogia nel complesso avvincente e innovativa, i cui contenuti la rendono adatta anche ad un pubblico adulto. Peccato per le carenze: se alcune vicende fossero state gestite meglio, sarebbe stata una saga magnifica.
 
Top
1 replies since 16/4/2014, 12:36   24 views
  Share