STRINGIMI PIÙ CHE PUOI
Gail McHugh
Collide #1
RECENSIONE CON SPOILERTitolo: Stringimi più che puoi. Sottotitolo: ‘La commedia degli equivoci’ o se preferite ‘Il triangolo, no!’. A voi lettori la scelta… vogliamo enfatizzare l’aspetto shakesperiano o ci intratteniamo citando le parole di un grande cantante italiano? Accontentiamo tutti, così sono tutti sereni. I protagonisti sono lui, lei, l’altro. Lui è Dillon, gran mascalzone, traditore, ha in pugno la sua futura sposa perché fa leva sulla sua gratitudine per averla aiutata in un momento terribile della sua vita. Lei è Emily, si trasferisce a New York con Dillon dopo la morte della madre. È un’insegnante ma durante le vacanze estive fa la cameriera. In occasione di una consegna a domicilio incontra l’uomo più bello della sua vita: l’altro. Gavin, gran bel pezzo di gnocco, ovviamente ricchissimo, bellissimo, intelligentissimo, che si innamora di lei non appena la incontra nella hall del palazzo dove ha sede la sua agenzia. Gavin pensa di avere la strada aperta verso il suo cuore, ma dovrà ricredersi quando pochi giorni dopo scopre che la ragazza in questione non è altro che la fidanzata di uno dei suoi grandi amici. Bella batosta!!! Il romanzo è narrato da due punti di vista: quello di Emily e quello di Gavin. Emily è la classica brava ragazza, bella da morire, che sta con Dillon e crede di amarlo. Più che altro la sua è gratitudine. È talmente sicura di questa situazione che non coglie i segnali di ‘allarme corna’ che le giungono da tutti i lati. Quando poi vede con i suoi occhi l’atto di tradimento, riesce a farsi convincere dal fedifrago che lei pensa di aver visto qualcosa ma in realtà ‘lui non stava baciando un’altra… era l’altra che stava baciando lui!!’ Dormi Emily… dormi… Nel mentre Emily, che la prima volta si è presentata a Gavin come Molly, cade nel turbinio del risveglio dei sensi quando vede questo bellissimo uomo. Ovviamente non può cedere al fascino di Gavin perché sta con Dillon, al massimo accetta i tappi delle bottiglie che Gavin le da come pegno d’amore silente. Gavin è stato un uomo fedele e innamorato in passato, ma la sua ex lo ha fatto soffrire e lui si è trasformato in un grande dongiovanni, circondato da donne bellissime, pronte a buttarsi ai suoi piedi o nel suo letto. Non appena incontra la cameriera che è venuta a consegnargli il suo pasto, abbandona la via della perdizione e inizia il lungo Calvario verso la redenzione… verso il suo angelo guida. I due ragazzi sanno di piacersi, si vogliono, si cercano solo quando è Dillon a fare un passo falso. Nel momento in cui il fedifrago si fa un autogol, Emily e Gavin possono stare insieme. Sono dolcissimi, veramente una coppia normale, niente lussi eccessivi o paturnie complicate, si dicono ‘Ti amo’, fanno sesso alla vaniglia, niente bondage o manette e simili. Solo che… solo che l’evoluzione della storia dei due innamorati segue le conseguenze dell’equivoco creatosi tra i due quando Emily, non dovendo più lavorare lunedì mattina, va a casa di Gavin per fargli una sorpresa e guarda un po’ chi le apre la porta? Gina, la sua ex, che coglie la palla al balzo per farle credere che fra i due sia rinato qualcosa. Emily fugge via, ferita perché pensa di essere stata presa in giro da Gavin, che dongiovanni era e dongiovanni è rimasto. Soffre, piange e si dispera ma arriva alla ‘saggia’ conclusione che a questo punto è meglio sposare Dillon perché lei pensa che sia l’unico ad averla amata veramente. Gavin è ignaro di questo incontro e quando viene a sapere dal diretto interessato che il matrimonio si farà, anche lui pensa che Emily lo abbia preso in giro e si sente trattato come un tappabuchi nell’attesa che il suo fidanzato ritorni dal viaggio di lavoro. Insomma, alla fine ci sarà una baraonda alla cena prematrimoniale dove Gavin farà l’ultima dichiarazione d’amore a Emily, Dillon (che non è fesso!) costringe Emily ad andare via alla festa con lui, vanno a casa, si diverte con lei e poi Emily (finalmente!!!) capisce che Dillon non è l’uomo per lei e decide di andare da Gavin, ma…. Il romanzo finisce e mi lascia con una manciata di mosche. Odio questi finali non finali, questo ‘to be continued’ che prolunga l’attesa. Ormai voglio sapere chi vince – il buono o il cattivo -, voglio sapere quante altre volte Emily farà un po’ con Dillon un po’ con Gavin. In fondo l’ho detto, lei è una brava ragazza, non vuole fare arrabbiare nessuno, vuole soffrire lei ma non incolpare nessuno Un personaggio secondario che è divertentissimo è Olivia, bisessuale, allegra, spiritosa, la vera amica, che tratta malissimo Dillon, dice quello che pensa ed è veramente la parte più interessante del romanzo. Il romanzo sarà scritto pure bene, è scorrevole, con un linguaggio abbastanza pulito anche se verso la fine si sporca un pochetto, ma sinceramente non pretende più di una letturina sotto il sole d’estate senza alcuna emergenza. Vedremo se il secondo capitolo di questa duologia (intitolata Collide) saprà intrattenere meglio i lettori.
Edited by Pau_7 - 5/2/2015, 22:11
