Tacco 12, addio!, di Leanna Banks - 3° libro della serie "Bellagio Calzature" - 13 Maggio

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view post Posted on 3/5/2014, 14:41
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… la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare …

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Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti

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TACCO 12, ADDIO!

Scarpe, spiagge assolate...
unragani d'amore!

Per Amelia Parker, essere assegnata a lavorare per Lillian Bellagio, della Bellagio Calzature, nel suo resort nelle Florida Keys è una sorta di nuovo inizio, sebbene trattare con madame non sia proprio facile. Amelia ha però anche un compito tutto personale, stilare un elenco di cose che le piacciono e che non le piacciono, per riscoprire chi è veramente, dopo una bruciante delusione d'amore. Al primo posto c'è certamente svegliarsi a due passi dal mare, abbandonando i tacchi a spillo per un paio di comode infradito. Ma non è sicura che da qualche parte nella lista ci sia spazio anche per rimanere travolta dal fascino di Jack O'Connell, detto Lo Squalo. Il suo interesse per lei potrebbe avere un secondo fine, e Amelia potrebbe ritrovarsi di nuovo a indossare scarpe che le vanno troppo strette.

Genere: Romance Contemporaneo
Editrice: Harlequin Mondadori


La serie "Bellagio Calzature" è così composta:
1 - Feet First - Cuore e cioccolato
2 - Underfoot - La felicità a piccoli passi
3 - Footloose - TACCO 12, ADDIO!


ALTRE EDIZIONI







Lanostrarecensione_zps0bdfebe8



Edited by Sara Gatto - 19/1/2015, 23:46
 
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Katy711
view post Posted on 19/1/2015, 21:49





TACCO 12, ADDIO!
Leanne Banks
Bellagio Calzature #3




“Tacco 12, addio!” è un romance fresco, frizzante, dolce, colmo di colore come un cocktail sulla spiaggia con tanto di ombrellino. È leggero e volutamente senza pretese. Scivola sulla lingua, accende i sensi per qualche attimo, si fa gustare sfoderando aromi dolci e avvolgenti e ci lascia con un sorriso sulle labbra.
La protagonista è Amelia, ragazza per bene e carina, costantemente controllata da se stessa e dalla sua famiglia. La si trova all’inizio appena lasciata dal suo ragazzo storico e alle prese con una lista (un’altra!) di cose da fare, tutte fuori dai canoni che l’avevano guidata fino a qualche giorno prima. In questa sua nuova fase di vita incontra Jack, che fin dall’inizio le dà quel brivido vitale che lei sembra rincorrere. Insieme condividono obiettivi e segreti torbidi, famiglie invadenti e la voglia di cogliere l’attimo senza porsi troppe domande. Tuttavia, nonostante la leggerezza, la temporaneità tanto decantata della loro storia, entrambi sentono che quell’attimo si sta dilatando, offrendo loro una prospettiva di certo inattesa ma ricca di potenzialità.
La figura di Amelia è interessante. L’evoluzione verso una nuova fase di vita dopo aver raccolto i cocci di quella precedente è sintomo di forza e maturità. Amelia riparte non precludendosi alcuna esperienza, tenendo soltanto il proprio lavoro in una prestigiosa ditta di scarpe come punto di riferimento. Cambia le sue priorità e finalmente mette se stessa al centro della propria vita.
Il personaggio di Jack, invece, è fin dall’inizio quello più misterioso. Si capisce che nasconde un segreto, ma anche per lui quello che spicca è la volontà di rivalsa da un passato triste ed emotivamente disastroso.
Jack è più controllato di Amelia, perché ha già avuto esperienza in tal senso. La vita l’ha messo alla prova più volte, ha superato traumi che hanno lasciato il segno, ma è un uomo che non perde mai di vista il proprio fine. Spesso le sue azioni non sono improntate al rispetto della moralità, ma puntano alla sopravvivenza. Nonostante tutto rimane quello più vero, la persona più cristallina tra quelle che mano a mano il lettore incontra tra le righe del romanzo.
Il limite della storia secondo me sta nel non aver sfruttato le potenzialità che il racconto sembrava avere in partenza. La trama non è male, non articolatissima, ma con ottimi spunti per creare più di un colpo di scena. Tuttavia, quando queste scene madri poi accadono, tutto viene risolto in un paio di righe, lo stesso spazio dedicato alla descrizione dell’abito della protagonista. Le stesse scene di sesso lasciano perplessi perché dopo gare di sguardi seducenti, tocchi peccaminosi e altri gesti giustamente catalogati tra i preliminari, si arriva a Jack che mette il profilattico (sempre, non lo dimentica mai, ne deve avere per forza una scorta nei jeans o nei pantaloni dello smoking) e orgasma. Punto. Il tutto in una riga e mezza. Tutto troppo veloce. Si ha l’impressione che il racconto scivoli tra le righe avvicinandosi paurosamente alla sua conclusione senza aver lo spazio per far capire a chi legge come effettivamente si siano evolute le relazioni tra i personaggi e le situazioni chiave su cui l’intera struttura narrativa era stata costruita.
Lo stile è buono, talvolta un po’ immaturo nella ripetizione continua del soggetto ad ogni frase, come se si temesse che l’attenzione del lettore possa andar scemando da una riga all’altra. Il racconto comunque scivola via con un buon ritmo e i personaggi spiccano come macchie colorate e sapientemente sfumate su una tela candida e lucente. Il romanzo nel complesso mi è piaciuto, mi ha fatto rilassare e fantasticare, donandomi squarci di leggerezza. In alcuni momenti se ne ha davvero bisogno!
Catherine



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 11:01
 
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1 replies since 3/5/2014, 14:41   83 views
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