Blood Catcher, di Christiana V - 22 maggio

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AnitaBlake
view post Posted on 6/8/2014, 09:31 by: AnitaBlake






Le opportunità, le scelte prese, quelle disertate, definiscono una persona, il suo percorso. Le variabili sono tante, ma il rapporto causa-effetto innesca meccanismi complessi, che imbrigliano in una rete di sottomissione, ubbidienza e paura.
Camille non è libera. La sua prigione è un matrimonio che non la soddisfa, due figli che da sola non riesce a gestire, una vita che si è smarrita nell’insoddisfazione. Le catene stringono forte, comprimono il petto, lacerano i polsi, affettano un’anima che non riesce a volare, che è costretta a restare a terra, a sporcarsi nel fango del fallimento. La forza di scegliere sembra averla abbandonata, è in balia di schemi che si ripetono, sempre uguali.
Camille è una quarantenne in cui i problemi comuni a ogni giovane donna sono esasperati dalla passività. Una persona vera, che fa del dovere il principio a cui sacrificare la sua vita.
Ognuno, però, ha in sé una fenice pronta a risorgere dalle ceneri. La protagonista non fa eccezioni, ha solo bisogno di una piccola spinta, di un urgano che la travolga gettando all’aria i piani ostinati di infelicità.
Lotus è il catalizzatore del cambiamento, l’uomo che le sconvolgerà la vita.
Blood Catcher è una storia che colpisce al cuore senza chiedere il permesso, che si insinua sotto la pelle con l’intenzione di prendere possesso della gola, dei polmoni, dello stomaco, del ventre. Ogni emozione si sviluppa in un organo.
I polmoni si svuotano per la paura, lo stomaco si contrae per la pena, il ventre vibra per il piacere, il tormento stringe la gola… l’amore fa scoppiare il cuore.
Christiana V, capitolo dopo capitolo, spinge nei punti giusti, fa assaporare l’amarezza, gustare la felicità, ascoltare il dubbio, godere della ritrovata indipendenza. Mischia il desiderio di riscatto alla debolezza, le conquiste alle sconfitte, in un ritmo che lascia senza fiato. La necessità di rimanere ancorati alla realtà si impone anche sugli elementi paranormali, quelli che donano un pizzico di mistero alla vita, un tocco di magia.
Lo ammetto, amo le storie di riscatto, quelle in cui le donne combattono con una forza pacata che risulta più incisiva dell’aggressività e della prepotenza.
Amo gli uomini che non chiedono, quelli che prendono dando in cambio loro stessi, anche quando non sanno di farlo.
Amo le autrici che riescono a far parlare i personaggi e non i propri desideri.
Christiana V rispetta le sue creature, dà loro voce, ma non controlla le loro parole; non dirige i loro comportamenti, non ne influenza i pensieri. Li lascia muovere su un palcoscenico che parla di realtà, di verità, di autenticità. Un palcoscenico su cui si riflettono le nostre vite, con le piccole conquiste e i desideri inespressi, con le immancabili sconfitte.
Perché vi sto dicendo tutto questo? Blood Catcher va assaporato, rigo dopo rigo, merita di scivolare sulle vostre papille gustative e lasciare in bocca un sapore inedito, particolare, che dà assuefazione.
Io ne sono schiava!
Ora smettete di leggere la prefazione e voltate pagina: state per vivere un’avventura incredibile ed emozionante. Buon viaggio!

Angela D’Angelo

Edited by Pau_7 - 27/1/2015, 20:39
 
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1 replies since 24/5/2014, 11:13   45 views
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