L'amore conta, di Carmen Laterza

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AnitaBlake
view post Posted on 15/7/2014, 11:45 by: AnitaBlake





L'AMORE CONTA
Carmen Laterza




Prima di iniziare la mia non proprio lusinghiera recensione, sento la necessità di fare una premessa.
La critica che farò non è rivolta né all’autrice né, in generale, al comportamento della protagonista, troppo lontano dal mio mondo e dal mio modo di vedere le cose perché io possa comprenderlo appieno.
L’opinione negativa che mi sono fatta è legata esclusivamente alla protagonista, Irene.
Nonostante io sia una persona di larghe vedute e molto aperta, la nostra Irene mi ha quasi disgustata.
La storia raccontata è quella di Irene, quarantenne insoddisfatta che cerca lo stimolo per cambiare vita.
Irene è sposata con Luca, non hanno figli. Ha un’amica storica, Anna, che invece ha due bambini, e nessun rapporto col padre.
Il libro, un viaggio alla scoperta di sé, utilizza questi personaggi solo come strumenti per comprendere, o non comprendere, la protagonista.
All’inizio la sua insoddisfazione sembra derivare davvero dall’inutilità altrui. Pare che il marito la trascuri, che il padre l’abbia abbandonata e che la migliore amica non la capisca.
Andando avanti con le pagine, fino alla drammatica conclusione, si scopre che il problema è proprio Irene.
Va bene avere bisogno di una scossa, va bene cercare qualcosa di diverso, potrebbe anche andare bene il tradimento, se non si è convenzionali, perché a volte occorre provare altro per capire quanto si ami quello che si possiede già.
Non vanno bene, non sono tollerabili l’egoismo e la cattiveria.
Irene soffre e vuole che anche gli altri provino la sua stessa sofferenza, ferisce perché non ha il coraggio di guardarsi in faccia e capire che sono sempre stati il suo egoismo, la sua arroganza, il suo essere così piena di se stessa a farle attribuire ad altri colpe che non avevano.
A un certo punto mi veniva quasi da urlarle contro: “Irene, sveglia! Non ci sei solo tu al mondo!”
Irene non è depressa, non è malata. È egoista e nega l’evidenza. Fa esattamente ciò di cui accusa gli altri: chiude gli occhi e fa finta che il vero problema non esista.
Due sono stati i personaggi che più mi hanno colpita: Anna, la migliore amica e Adele, la matrigna.
Entrambe le sbattono in faccia la verità e la amano incondizionatamente, ma fino alla fine lei si ostina a non riconoscerlo.
Lo stile dell’autrice è lento, probabilmente in maniera studiata, per accompagnare il viaggio di una donna che vuole prendere tempo per scoprire se stessa.
Tuttavia, almeno dal mio punto di vista, questa lentezza non aiuta ad alleggerire il libro.
Ne ho letto alcuni con tematiche serie, pesanti, come l’anoressia, molto più scorrevoli. Leggeri senza essere frivoli.
Forse troppo lontano dalle mie corde, “L’amore conta”, nonostante lo splendido titolo, non è un libro che consiglierei.



Edited by Pau_7 - 5/2/2015, 21:46
 
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3 replies since 14/7/2014, 13:47   108 views
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