L'amore conta, di Carmen Laterza

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Antonella Miccio1
view post Posted on 15/7/2014, 11:50 by: Antonella Miccio1





L'AMORE CONTA
Carmen Laterza




Il romanzo è il viaggio interiore - e non - di una donna. Irene, 38 anni, sposata, senza figli per volontà del marito diventato padre ad appena 19 anni, si accorge che la monotonia della sua vita la infastidisce. Inizia a cercare qualcosa che la desti da quell’empasse, ma non sa cosa.

Credo che tutte le donne, arrivate alla soglia dei quarant’anni, inizino a fare un bilancio della propria vita. Quando però il risultato pende dal lato dell’insoddisfazione, si prende coscienza del vuoto che non abbiamo colmato o che vorremmo che qualcuno avesse colmato e poi iniziamo la ricerca. Tuttavia, una ricerca a occhi chiusi come quella di Irene non è auspicabile.

Il primo neo – errore è una parola troppo forte – della sua vita è il marito. Lui la costringe a non avere figli per una sua paura. Quando si è in età fertile non si teme questa scelta, anzi, si abbraccia questo stile di vita con decisione. Ma quando gli anni passano e si trova quasi al punto di non ritorno, una donna va in fibrillazione. Si ripercorrono le tappe della propria vita: il lavoro c’è, il marito/compagno/amante c’è, i soldi ci sono, la macchina e le vacanze pure ma, chissà perché, alla fine non bastano. Non dico che non perdano la loro importanza, ma non sono sufficienti. Vogliamo di più. Anche l’arrivo dei figli può lasciare dietro di sé devastazione o solitudine peggio di uno tsunami, soprattutto se si hanno con l’uomo sbagliato, ma sono arrivata al punto di pensare ‘meglio con che senza’.

In questo romanzo vedo Irene come una donna con tanto amore da donare a qualcuno; soprattutto, però, vorrebbe riceverlo e non in maniera scontata - in questo caso il marito gliene darebbe in quantità illimitata. Vorrebbe essere amata, vorrebbe che l’unica persona al mondo che le ha voluto bene davvero la abbracciasse e le dicesse che la ama. Vorrebbe che fosse una guida.

A Irene manca la mamma, della quale un incidente stradale l’ha privata. Irene vorrebbe crogiolarsi nelle parole consolatorie e nell’amore illimitato che solo una mamma può dare, ma non può più farlo. Solo quando ritrova questo sentimento tra le braccia della ‘matrigna’ capisce che l’amore di una mamma non è paragonabile a niente, è insostituibile. Lei non ha potuto provarlo e forse se ne pente… meglio non dimenticarsene!



Edited by Pau_7 - 5/2/2015, 21:40
 
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3 replies since 14/7/2014, 13:47   108 views
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