L'amore conta, di Carmen Laterza

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Barbara B.
view post Posted on 16/7/2014, 11:48 by: Barbara B.





L'AMORE CONTA
Carmen Laterza




L’amore conta è un romanzo che dovrebbe essere vietato a un pubblico giovane e a quel target che ancora non ha avuto un amore duraturo e importante. È un po’ l’effetto che mi aveva fatto il film “L’ultimo bacio”. Un conto è vederlo a 20 anni, un altro a 30 e più. Non è per saccenza, ma per una maggiore consapevolezza di vita, di esperienza e cognizione. Il romanzo si presenta come un profondo monologo della protagonista. Irene non si nasconde al lettore. Si confida, si confronta e snocciola tutti i suoi dubbi e ragionamenti. È una donna cresciuta senza madre, della cui morte incolpa il padre. L’ho vista come una persona con un vuoto emotivo. Un baratro che le si è aperto davanti da adulta, ormai realizzata e sistemata. A chi non è successo? Si sopravvive, si tira avanti, ma è proprio nei momenti sereni che si ha il crollo. E quando questo accade ci si sente soli, ci si estranea dalle persone che ci vogliono bene e che ci conoscono a fondo. E si tende ad allontanare proprio queste, perché sono loro che ci fanno da “specchio”. Quante volte ci si trova ad aprirsi di più con degli sconosciuti che con i propri cari? Ci si sente più liberi, meno giudicati … e proprio dal “giudizio” Irene sfugge, soprattutto quello di Anna, la sua àncora, la sua migliore amica. Si rifugia in Meetic, un sito di incontri. È curiosa e all’inizio per lei è una ricerca. L’ho trovata matura in questo primo approccio, perché quest’ansia che l’attanaglia la porta al confronto. Come si comportano gli altri? Come si presentano? Come si descrivono? Cosa vogliono? Cosa desiderano? Cosa cercano? Prova, nel frattempo, a rimanere legata alle persone del passato, ma ormai è andata oltre. Le domande che si è fatta esigono una risposta. Non si tratta di libertà. Non si tratta di egocentrismo. Si tratta di capire. E l’ho capita. L’ho capita eccome. Ma è dal passo successivo, da quando Irene entra in contatto diretto con alcuni frequentatori di Meetic, che non l’ho più sentita vicina e l’ho giudicata male. Spesso ho sentito dire “bisogna toccare il fondo per ritornare a galla” … vero! Ma qui la protagonista se l’è proprio andata a cercare. Non ha scusanti, non ha giustificazioni. Ha commesso l’errore di piangersi addosso, quello delle persone che nella vita evito come la peste … quelle del NON MI CAPISCE NESSUNO! Peccato, Irene. Tifavo per te e mi hai insegnato molto, all’inizio. Mi hai fatto pensare, mi ha fatta ragionare. Ma sei andata troppo oltre. Sto parlando direttamente con la protagonista, come vedete. Sappiate che la conoscerete così nel profondo che vi sembrerà reale! Non entro in merito al rapporto con il marito, né con il padre e con la sua migliore amica. Io li ho vissuti come parte di un ingranaggio che appartiene ad Irene, e solo a lei. Bellissimo il finale. L’ho ritrovata, si è ritrovata … finalmente! Non sarà facile, ma accettare di nuovo un abbraccio è il modo giusto per ricominciare.
Barbara B.



Edited by Pau_7 - 5/2/2015, 21:43
 
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