La lettera Z, di Marie Sexton - 3° libro della serie "Coda" - 29 luglio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/7/2014, 15:28
Avatar

Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

Group:
Admin
Posts:
8,149
Location:
Roma

Status:


LA LETTERA Z

Seguito di Dalla A alla Z
Un libro della serie Coda

ygcTCg4Zach e Angelo si sono sistemati nella loro nuova vita a Coda, Colorado, trovando posto nella comunità con l’aiuto dei loro amici Matt e Jared. Zach e Angelo stanno anche lavorando ai dettagli della loro relazione, ma quando prendono una decisione che non trova l’appoggio di Jared, Angelo si ritrova in conflitto con il migliore amico del suo compagno, nonché compagno del suo migliore amico.

Quando i quattro decidono di fare un breve viaggio a Las Vegas, Angelo crede che lui e Jared potrebbero tornare ad andare d’accordo come prima. Invece, un incontro casuale con l’ex ragazzo di Zach porta Angelo a farsi molte domande riguardo a se stesso e alla sua relazione con Zach. Matt e Jared ci sono sempre stati quando Zach e Angelo hanno avuto bisogno di aiuto. Ma quando si tratta di riconsiderare la loro relazione, gli amici potrebbero portare più danni che benefici.

Traduttore: Killerqueen
Copertina Artista: Anne Cain
Genere: M/M
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 107
Uscita: 29 Luglio 2014


Acquista sullo store di Dreamspinner!




La serie "Coda" è al momento così composta:
1 - Promesse
2 - Dalla A alla Z
3 - LA LETTERA Z
4 - Fragole per dessert


LEGGI UN ESTRATTO:
… Angelo





MATT E Jared stanno facendo una festa di Capodanno. È cominciato tutto quando Matt ha detto che dovevano mantenersi attivi nella comunità e conservare un’immagine positiva. Qualche stronzata del genere. Jared non sembrava troppo d’accordo, ma Lizzy ne ha sentito parlare e potete facilmente immaginare che cosa sia successo dopo. E, ovviamente, se Matt e Jared danno una festa, dobbiamo esserci anche io e Zach.

Ci sono un po’ di poliziotti e le loro mogli, un gruppo di insegnanti, qualche amico di Lizzy e qualcuno di Brian. Non appena entriamo, Zach emette un lamento.

“Che c’è che non va?” gli chiedo.

“Odio le feste,” dice lui. “Non conosco nessuno qui.”

Non posso fare a meno di ridere. “Che cosa stai dicendo, Zach? Conosciamo tutti qui!”

“No!”

“Vengono tutti nel nostro negozio.”

“Davvero?”

“Sì, amico.”

“Chi è quella?” Indica una donna nella stanza.

“Susan Dahlinger. Si occupa del pane nel negozio di alimentari. Le piacciono i film d’azione.”

“E lei?”

“Ann Farraday. Insegna al liceo con Jared. Le piacciono i film stranieri. È l’unica in città a noleggiarli.”

“E lui?”

“Frank Jacobsen. Fa il meccanico in quel negozio nella Quinta Strada. Anche a lui piacciono i film d’azione, ma sua moglie preferisce le tragedie. La metà delle volte, arrivano a un compromesso noleggiando commedie romantiche. Penso che sappiano, in questo modo, che nessuno dei due sarà soddisfatto.”

Guardo Zach, il modo in cui mi guarda mi fa arrossire. Come se fossi arrivato da un altro pianeta o – non lo so – come se fossi davvero l’angelo che dice che io sia, ed è colpito.

“Ma come fai?” mi chiede. Non so dargli una risposta. Mi limito a prestare attenzione, so che lui non lo fa.

Arriva Jared e mi trascina via. Si è messo in testa che ora che leggo di più dovrei unirmi a un gruppo di lettura. Mi presenta una coppia di persone: la donna che insegna inglese al liceo e un’altra signora che fa l’infermiera. Già non sono sicuro di voler far parte di un gruppo di lettura e addirittura me ne trova uno con tutte queste donne? A volte penso che Jared non mi abbia proprio capito. Poi ogni tanto lo dimostra, come in questo caso.

Così mi ritrovo con queste due donne che mi parlano, ed è allora che lui entra.

Capisco subito che quel tizio non è di Coda. Primo, non l’ho mai visto da queste parti. Secondo, è frocio. Non intendo frocio come me, Matt, Jared o anche Zach. Intendo frocio con una F maiuscola e rosa. È più basso di Jared, ma più alto di me. È magro e ha i capelli castani. È vestito in un modo che non si vede molto spesso dalle parti di Coda. Sembra un punk rocker degli anni ottanta, con un po’ più di classe però. Una versione giovane e ricca di Sid Vicious. È un po’ effeminato. Ah, ancora una cosa: è un figo da paura. Lo vedo e la prima cosa che penso è come mi sentirei a togliergli di dosso quei vestiti da ragazzino pieno di soldi.

Entra e parla a Jared: sta flirtando con lui come se non ci fosse un domani, ma Jared non gli dà corda. Non che sia scortese. È più come se fosse abituato alle avances di quel tizio, quindi sembra non prenderlo sul serio, e mi chiedo che cosa ne pensi Matt di tutto ciò. E poi quel tipo si volta e mi guarda.

Ora, sono assolutamente sicuro di non credere all’amore a prima vista. Ma credo al desiderio a prima vista. Ed è esattamente ciò che sento. Per un istante, mi squadra da capo a piedi, poi sorride. Non è un sorriso qualsiasi, è il tipo di sorriso che sottintende un invito e non ci sono dubbi, stiamo pensando alla stessa cosa.

Ma sto con Zach.

Tutta ’sta storia della ‘relazione’ è ancora nuova per me.

Il primo tizio con cui è successo qualcosa è arrivato poco prima che compissi sedici anni. Io e lui abbiamo passato qualche settimana insieme facendoci venire a vicenda, prima che la sua mamma ci scoprisse. Mai più visto da allora. Undici anni più tardi, ho incontrato Zach, e ora stiamo insieme da qualche mese. Ma in quegli undici anni tra Bobby e Zach, non ho mai avuto relazioni vere e proprie. Ogni volta che sono uscito con qualcuno per fare sesso – e non voglio mentire, è successo un sacco di volte – è stata un’esperienza rapida e impersonale. La maggior parte dei ragazzi l’ho incontrata nei locali. Due volte, quando ero giovane, non avevo ancora raggiunto i venti, sono stato con lo stesso ragazzo per tre volte. Ma c’è qualcosa che spinge la gente a pensare che al terzo incontro si debba cominciare a parlare. Entrambe le volte, è stato quel terzo incontro a farli cominciare a pensare di voler sapere il mio nome, da dove venivo. Tutte quelle cazzate che non volevo condividere. Così, dopo quelle esperienze, mi creai una regola: due volte al massimo, con ogni ragazzo. Qualche anno dopo, ho deciso che anche quello era troppo.

Fino a quando non ho incontrato Zach.

So che esiste il sesso, e che esiste l’amore, e so anche che se si ha fortuna esistono il sesso e l’amore. È ciò che ho con Zach. E negli ultimi mesi ho capito la differenza, è molto meglio. Così, fino ad allora, non mi sono mai guardato indietro. Ma all’improvviso, mi ritrovo a sperare di poter vivere ancora una volta quell’esperienza rapida e impersonale.

Il nuovo ragazzo sta parlando con Lizzy ora, ma non riesce a staccarmi gli occhi di dosso troppo a lungo. Riesco a sentirli su di me. E, giusto o sbagliato che sia, la consapevolezza del suo sguardo mi sta eccitando. Più mi dico di non pensare a lui, più mi ritrovo a guardarlo.

Infine, mi guardo intorno e trovo Zach. È in cucina a parlare con Matt e mi sta guardando. Mi faccio strada verso di lui attraverso il soggiorno affollato. Matt se ne va prima che io arrivi. Mi appoggio al bancone accanto a Zach, dando la schiena al tizio che sto cercando di ignorare.

“Ti diverti?” mi chiede, e c’è qualcosa di buffo nel modo in cui me lo dice. Non mi accusa. È come se fosse compiaciuto. Quando lo guardo, sta sorridendo.

“Certo,” dico.

“Chi è?” chiede.

“Chi?” chiedo, anche se penso che abbia capito.

Mi lancia un’occhiata, continuando a sorridere, e dice, “Il tizio con cui stai flirtando.”

Sento le guance che mi diventano rosse e guardo il pavimento. “Non lo so.”

“Continua a guardarti.” Non sembra irritato o geloso. Sembra che trovi divertente l’intera faccenda. “È carino,” dice.

“Se lo dici tu,” rispondo, ma non riesco a guardarlo.

“Angelo,” dice, con quel tono di voce che sottintende che sono un idiota, “credi che ormai non mi accorga subito di quando sei eccitato?”

Ora non riesco proprio a guardarlo. Mi sento piccolo piccolo. Sono imbarazzato, mi vergogno e mi sento in colpa. Amo Zach così tanto. L’ultima cosa che vorrei è fargli del male.

Sono sul punto di aprire la bocca e dire a Zach che mi dispiace, quando all’improvviso dice, “Continua, a guardarti.”

Alzo lo sguardo e mi trovo il suo addosso. “Cosa?” chiedo stupidamente. Di solito non sono io quello che ha problemi a comprendere quando parlo con Zach, ma in questo momento mi sento decisamente stupido.

“Continua,” ripete, sorridendomi. “Divertiti. Torna da me quando avrai finito, però.”

Per un istante mi limito a restare lì senza parole. Sta dicendo quello che credo che stia dicendo? È serio? O mi sta mettendo alla prova? Non che Zach sia il tipo che lo fa, ma me lo chiedo comunque. “Non posso,” riesco infine a dire.

Sembra sorpreso. Mi sta guardando, facendo quella cosa che fa lui, come se stesse cercando una risposta e come se, guardandomi con sufficiente intensità, quella potesse comparire sulla mia fronte o qualcosa del genere. E credo che questa volta vada così, perché a giudicare dal suo volto sembra che abbia improvvisamente compreso.

“Non possiamo parlarne qui,” dice tranquillo. “Coraggio.” Mi prende la mano e mi conduce attraverso la casa, fino a giungere nel cortile sul retro. Fa freddo e le uniche persone presenti sono un paio di donne che fumano. Zach mi porta lontano da loro, nel cortile, dove Matt e Jared hanno sistemato un tavolo da picnic. Ci si siede sopra in modo da essere alla mia altezza. Ho una certa difficoltà a guardarlo negli occhi.

“Angelo?” Aspetta fino a quando non incontro il suo sguardo, poi dice, “So che lo vuoi. So che lui ti vuole. Quindi, qual è il problema?”

Ora mi sembra davvero che ci sia una specie di trappola. “Sto con te, Zach.”

Avvicina la mano e afferra uno dei passanti della cintura. Mi avvicina a sé. “Non mi importa.”

Ci penso per un istante. Non avevamo mai affrontato il problema, se fosse o meno un rapporto esclusivo. Penso di aver soltanto supposto che fosse così. “Mi stai dicendo che va bene se vado a letto con altri uomini?”

“No.” Il suo sguardo è intenso, capisco che ciò che dirà sarà importante. “Ti sto dicendo che qui, stasera, va bene se vai a letto con lui.”

“Va bene.” Sono piuttosto sollevato sapendo che non avremo una relazione completamente aperta. Saremo da qualche parte nel grigio che c’è in mezzo ai due estremi. E poi capisco ciò che potrebbe significare. “Non posso fare altrettanto con te,” gli dico. “Può non essere giusto, Zach, ma non voglio condividerti.”

Mi sorride. “Dubito che ti troverai a doverlo fare.”

“Non sarai geloso?”

Vedo che ci pensa per un secondo. Poi, invece di rispondermi, mi fa una domanda. “C’è qualcosa che può accadere con lui che potrebbe spingerti a lasciarmi?”

Non ho bisogno di riflettere nemmeno per un istante. “No!” Lo stringo e lo bacio con intensità. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e sento le sue che vanno intorno alla mia vita. “Non ti lascerò mai.”

Sorride, ma mi fa un’altra domanda. “Credi che ci sia una possibilità che quello che accadrà con lui sia meglio di ciò che abbiamo noi due?”

“No.”

“Ma lo vuoi comunque?” Non ho bisogno di rispondergli. Vede la risposta nei miei occhi e nel modo in cui arrossisco di nuovo. “Va bene, Ang. Non posso fare in modo che tu smetta di desiderare altre persone. Di sicuro non posso impedire che altri desiderino te. Penso che potrei portarti a casa e cercare di farti consumare tutte quelle energie a modo mio. Ma in realtà,” fa spallucce, “credo che tu sappia come separare il sesso dalle emozioni.” Certo che lo so fare. È ciò che ho fatto per undici anni. Mi avvicina di nuovo e mi bacia. “Concedigli un pezzetto di te, Ang. L’importante è che il resto sia mio.”

“Appartengo completamente a te,” dico, ed è la verità. Perché anche se scopassi con quel tipo, non ho alcuna intenzione di spartire qualcosa di mio con lui. “Sei sicuro?” chiedo a Zach.

Sorride. “Sono sicuro, Ang.” Poi passa a questioni più pratiche. “Lo porterai a casa nostra?”

“Assolutamente no.” Non ho mai portato nessuno a casa mia. Di sicuro non comincerò ora. “Resteremo qui.”

“Bene,” dice. Mi bacia la fronte e si alza in piedi. “Divertiti.”

Resto nel cortile per qualche minuto, congelandomi fino all’osso e pensando a Zach. Spero con tutto me stesso che nessuno dei due finisca per pentirsene.

Torno dentro e trovo subito quel tipo. È abbastanza evidente, mi stava cercando. Mi sorride di nuovo in quel modo – quel modo che sottintende un invito – e mi fa un cenno in direzione del corridoio. Verso la camera da letto.

E questa volta, gli sorrido di rimando.

Mi aspetta all’inizio del corridoio, quando arrivo mi prende le mani e mi conduce verso la camera. Jared sta uscendo dalla camera da letto quando arriviamo noi, ci viene praticamente addosso.

“Dove state andando?” chiede, spostando lo sguardo da uno all’altro.

“In camera da letto,” dice il tipo con cui sono. “Non ti dispiace, vero, zuccherino?” È la prima volta che lo sento parlare, la sua voce è lieve, melodiosa e un po’ femminea. Il suo tono è canzonatorio, sembra che stia quasi ridendo, come se il mondo intero fosse una barzelletta e lui fosse l’unico a capirla.

“Cosa avete in mente di fare quando sarete lì?” chiede Jared.

Lui ride. “Zuccherino, sei così carino quando fai lo scemo.” Mi sta ancora tenendo la mano, ma mette il braccio libero intorno alla vita di Jared e lo attira a sé. “Perché non vieni anche tu?”

Jared lo allontana, come se l’avesse già fatto un milione di volte. Le sue guance cominciano a farsi rosse, mi guarda. “E Zach?” chiede.

“E Zach cosa?” chiedo. Non perché io non sappia dove vuole andare a parare, ma perché mi infastidisce che Jared pensi di doversi fare gli affari nostri.

“Avete pensato a che cosa accadrebbe se dovesse scoprirlo?”

“Lo sa già.”

“Lo sa?”

“Sì, amico. È in cucina. Vai a chiederglielo tu stesso se non mi credi.”

“Non credo che dovreste…”

Ma il tizio lo interrompe. “Zuccherino, sai bene che adoro quando fai il provinciale con me, ma stai tranquillo. Siamo adulti consenzienti.” Si fa strada oltre Jared, in camera da letto, trascinandomi dietro di sé. Chiudo la porta e mi ci appoggio, poi lui fa un passo verso di me.

“Pensavo che mi avresti fatto aspettare tutta la notte,” dice, sorridendomi, e io non posso fare a meno di ricambiare il sorriso.

“Pensavo anch’io che l’avrei fatto,” dico.

“Non voglio creare alcun problema con il tuo ragazzo. Stavi dicendo la verità a Jared?”

“Non sto mentendo. Ha detto che va bene.”

Il suo sorriso si fa un po’ più sexy. “Bene.” Si sporge verso di me e mi bacia la mascella. La sua lingua guizza sul mio orecchio. Il suo tocco mi fa battere il cuore e ce l’ho già mezzo duro. Non sto pensando a nulla oltre ciò che voglio fare con lui. Ma poi mi sussurra all’orecchio, “Vuole unirsi a noi?”

Solo poche parole, ma sono come uno schiaffo in faccia per me. Come ho fatto a non pensarci? Forse sarebbe meglio. Ma poi penso a Zach che tocca un altro uomo e capisco di non potercela fare. Zach non sarà geloso, ma io lo sono. Lo allontano appena, in modo da guardarlo in faccia. “Non puoi avere Zach,” gli dico, e sembro più arrabbiato di quello che volevo.

Si limita a sorridermi. “Non lo voglio, zuccherino. Lo dicevo solo per te.”

Si sporge in avanti per baciarmi e lo allontano senza neppure pensarci. È come nei locali. Stesse regole. Non lascio che mi bacino. Non lascio che mi scopino. Sembra un po’ sorpreso, ma non insiste. Mi prende di nuovo per mano e mi guida verso il letto. Apre il cassetto del comodino. Non il primo, come avrei fatto io se fossi stato in cerca del lubrificante. Va dritto al secondo cassetto e tira fuori un tubetto, cerca ancora un po’ e trova un paio di preservativi.

“Sei stato con Jared,” dico, sorpreso.

Mi sorride da oltre la spalla. “Molte volte, zuccherino.”

Tutti i pezzi vanno al loro posto ora, e capisco quanto sono stato idiota a non capirlo prima “Tu sei Cole.”

“Mamma mia,” dice con fare civettuolo, guardandomi e sorridendomi malizioso. “La mia reputazione mi precede.”

C’è qualcosa di deliberato nella sua appariscenza, e non posso fare a meno di sorridere. “Cosa sei venuto a fare qui?”

Mi mette una mano sul fianco. È sufficiente quel contatto per farmi battere di nuovo il cuore. “Sono in Colorado per il fine settimana. Non parlavo a Jared dall’anno scorso, così ho deciso di chiamarlo, casomai.”

“Casomai lui e Matt si fossero lasciati?”

“Non puoi biasimarmi per averci provato, vero, zuccherino? Jared mi ha invitato comunque alla festa. Pensavo che magari lui e quel grosso poliziotto incazzato fossero disponibili per le cose a tre.”

Mi metto quasi a ridere all’idea che Matt permetta a qualcuno di toccare Jared. “Non hai alcuna possibilità.”

“Oh, beh,” dice mentre mi si avvicina. “Tu sei qui. Io sono qui.” Mi mette le braccia intorno al corpo e mi bacia il collo. “Spero che Jared non abbia detto nulla che possa farti cambiare idea,” sussurra strofinando le sue labbra sul mio orecchio.

Scuoto la testa. “Non è stato Jared a parlarmi di te. È stato Matt.”

Si tira indietro per guardarmi, vedo un lieve luccichio nei suoi occhi. “Di sicuro è stata una conversazione interessante.”

“Ha detto di averti beccato con Jared, prima che si mettessero insieme.”

Si limita a sorridere. “Onestamente, la fai sembrare una cosa così squallida. Quando Matt si è fatto vivo, avevamo i vestiti addosso e tutto il resto.” Mi toglie la maglietta e si spinge contro di me. La sua voce al mio orecchio è sexy e tranquilla. “Dimmi, zuccherino, parleremo tutta la notte?”

“Spero di no,” dico, e lui ride. Le sue mani scivolano sulla mia schiena, poi intorno alla mia cintura. “Non starò sotto,” dico. Probabilmente sembra un po’ improvvisa come dichiarazione, ma penso che un momento valga l’altro.

“Va bene, zuccherino,” dice, e mi bacia di nuovo la mascella. Avvolgo le braccia attorno a lui, sotto la sua maglietta. La sua pelle è liscia e morbida contro i miei polpastrelli. Mi sbottona i pantaloni e fa scivolare una mano in basso sul mio ventre, dentro i boxer. Mi mordicchia il collo, gemendo, mentre spingo contro la sua mano. Le sue dita sono morbide, esplorano con gentilezza, si muovono lungo la mia asta.

Sono decisamente stufo delle chiacchiere. A parte Zach, non volevo così tanto qualcuno da molto tempo. Gli tolgo la maglietta e lo spingo sul letto senza troppe cerimonie. Mi guarda sorpreso, mi pare che gli piaccia che io ora sia più aggressivo. Mi metto sopra di lui. Non riesco a decidermi dove toccarlo prima. È più magro di Zach, è magro come me. I nostri corpi sono quasi identici, davvero. Potremmo essere fratelli. La sua pelle è meravigliosa, giusto un po’ più chiara della mia, e non ha peli sul petto. Passo le mani lungo i suoi fianchi e sopra il suo addome. Mi avvolge con le braccia e spinge contro di me, chiudo la bocca intorno a uno dei suoi capezzoli. Geme e le sue dita vanno nei miei capelli. Va bene per il momento.

Stiamo uno premuto contro l’altro mentre stuzzico prima un capezzolo, poi l’altro. Cerca di avvicinare di nuovo la mano al mio inguine, ma gliela allontano e gli blocco le braccia. Gli piace, sì. I suoi occhi sono chiusi, geme e si inarca contro di me.

Mi muovo verso il basso e gli sbottono i pantaloni. Alza il bacino in modo che glieli possa togliere. Mi sorprendo nel non vedere alcun pelo pubico. È completamente depilato. Non sono mai stato con uno depilato prima d’ora, ed è decisamente eccitante. Ha anche un odore diverso. Non muschiato, qualcosa di più dolce e pulito. Cazzo, è arrapante. Passo un bel po’ di tempo facendo scorrere le mani e la lingua sulla sua pelle liscia. Mi piace soprattutto sentire i suoi testicoli lisci nella mia bocca. Il suo respiro è pesante, geme appena, le sue dita sono nei miei capelli. Gli sposto le mani. “Non toccarmi la testa mentre lo sto facendo.

“Ma certo, zuccherino,” e sposta le mani alle mie spalle.

Gli passo la lingua intorno alla punta prima di scivolare verso la base del membro, senza smettere di succhiarlo mentre mi sposto. Trattiene il respiro. Porta le mani alle sponde del letto, afferra le lenzuola e si inarca contro di me. Per un secondo penso che stia già per venire. Ma poi boccheggia e dice, “Oddio, sei bravo.” Non parla molto, dopo, ma mi fa piacere che nell’altra stanza ci sia la musica, visto che non è esattamente silenzioso.

Non provo nemmeno a immaginare quanti pompini ho fatto nel corso degli anni, ma sono piuttosto sicuro di non averne mai fatto uno così. Lo possiedo. Le mie mani gli stringono il culo, aiutandolo a spingere più in profondità nella mia bocca. Le mie dita scivolano su e giù sulla sua fessura. Sono così eccitato, potrei venire senza che mi tocchi. Potrei raggiungere l’orgasmo semplicemente strusciandomi sul letto mentre glielo succhio. Probabilmente lo farei anche, se non avessi i pantaloni addosso.

Finalmente sento i suoi muscoli che cominciano a contrarsi e mormora, “Manca poco, zuccherino.” Mi viene da ridere, e non è esattamente facile con un cazzo nella gola. Urla quando viene e lo tengo in profondità fino a quando non ha finito.

Mi tiro su per poterlo guardare in faccia. I suoi occhi sono semichiusi e sul suo volto c’è un sorriso pigro. “Posso baciarti ora?” chiede.

“No.”

Fa spallucce. Fa passare le dita sul mio petto, nei miei pantaloni, e le stringe intorno al mio pene. “Vuoi che faccia altrettanto?” chiede a voce bassa, la sua stretta si fa più forte. “O vuoi scoparmi?” Il solo pensiero di averlo in ginocchio davanti a me mi spezza il respiro e la mia erezione sobbalza appena nella sua mano. Mi sorride. “Speravo che la tua risposta fosse questa.”

Mi alzo in modo che riesca ad abbassarmi i vestiti. Non mi tolgo i pantaloni. Mi limito ad abbassarli quel tanto che basta per non averli in mezzo. Mi metto uno dei preservativi e mi spalmo un po’ di lubrificante. Si mette carponi e mi guarda da oltre la spalla.

Devo ammetterlo, i miei pensieri razionali lasciano la mia testa in quel momento. Mi limito a guardargli il culo, proprio di fronte a me, come un’offerta. Ho paura di toccarlo. So che perderei il controllo.

“Che cosa stai aspettando?”

Ho la bocca secca, cerco di leccarmi le labbra. “Non sono sicuro di poterci andare piano,” dico, e non mi sembra neppure la mia voce. Non posso credere di desiderarlo così tanto.

“Non c’è bisogno che tu ci vada piano, zuccherino,” dice, vagamente divertito a giudicare dalla voce. Mi fa l’occhiolino. “Non sono fragile come sembro.” Fa ondeggiare il sedere per provocarmi. Gli afferro i fianchi e spingo contro di lui. Appena dopo aver oltrepassato la sua entrata, quasi mi arrendo. Spinge contro di me, accogliendomi completamente. Mi fermo lì, affondato completamene dentro di lui, godendomi quella sensazione di costrizione intorno al mio membro.

“Fallo!” mi sibila, e l’ultimo pizzico di autocontrollo che mi era rimasto va in fumo. Mi muovo dentro di lui veloce e con forza, lui risponde altrettanto bene. Ansima parecchio. La sua pelle sbatte contro la mia, il letto cigola, e non mi interessa se il mondo intero saprà che cosa stiamo facendo in questo momento. So che sarà un po’ indolenzito domani e probabilmente avrà anche dei lividi sui fianchi dove lo sto tenendo, ma non posso fare niente per fermarmi. C’è qualcosa in lui che mi rende selvaggio. Penso a come mi sono sentito facendolo venire con la bocca. Tutta quella pelle liscia, il suo profumo, ed è sufficiente. Oltrepasso il limite, lo tengo stretto contro di me mentre vengo.

Quando ho finito, lui si sfila. Si lascia cadere sulla schiena e mi sorride. Mi stendo accanto a lui, senza toccarlo, e ci concentriamo nel riacquistare un respiro regolare.

Dopo un minuto, dice, “Non so ancora il tuo nome.”

Ovviamente una delle regole prevede di non dirlo mai, ma questa volta sembra diverso. “Angelo.”

“Angelo.” Sospira. “È meglio che me ne vada da qui. Il fidanzato grosso e cattivo di Jared mi spezzerà le gambe se mi troverà nel suo letto. Non credo che gli importi chi è con me.”

Ho la sensazione che abbia ragione. E non voglio neppure pensare a che cosa mi dirà Matt. Mi tiro su, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi. Ci rivestiamo in silenzio. Lo seguo fino alla porta. Comincia ad aprirla, poi all’improvviso la richiude e si volta per guardarmi.

“Se ne è andata ora, vero?” dice sorpreso.

“Se ne è andata cosa?”

“Tutta quella tensione. Non volevo qualcuno così tanto da molto tempo. Ma ora,” scrolla le spalle, “è finita.”

Ha ragione. Ciò che sentivo per lui sta già svanendo. Come un fiammifero che all’inizio splende, ma poi si spegne troppo presto. Ora sembra un uomo qualsiasi. Come se potessimo uscire per sempre senza mai scopare. “Penso di sì,” dico.

Accenna un sorriso. “Il tuo ragazzo dev’essere una persona piuttosto intelligente.” Mi mette una mano sul braccio. “Prenditene cura, Angelo.” E poi se ne va. Torna alla festa. Lo vedo avvicinarsi a Jared, che mi guarda come se volesse darmi un pugno.

Non mi importa. Non mi devo preoccupare di ciò che pensa Jared.

Vedo Zach non appena torno in cucina. È appoggiato al lavandino, parla con Lizzy. I suoi occhi si posano su di me non appena arrivo nella stanza. È curioso, ma nulla di più. Non è arrabbiato. Non è geloso. Non è triste. Va bene, perché non saprei come affrontarlo se si arrabbiasse con me.

Mi fermo, prendo una bibita dal frigo e ne bevo mezza tutta d’un fiato. Non voglio andare da lui con il gusto di Cole ancora sulla lingua. Poi mi volto verso di lui e mi sorride.

Lo raggiungo e mi sporgo verso di lui. Il suo corpo sembra così sicuro e familiare. Gli passo le mani sul petto, gli bacio il volto. Rabbrividisce appena, poi si rilassa e mi cinge con le braccia. Tutto ciò che voglio ora è lui. Non so se ha senso, ma proprio in questo momento lo voglio più che mai. Se fossimo soli, l’avrei già spogliato.

Gli passo le braccia intorno alla vita e mi metto sulle punte per sussurrargli all’orecchio, “Come fai a essere così intelligente?”

Ride. “Non sono sicuro di esserlo. Jared ha passato gli ultimi venti minuti a dirmi che sono uno stupido.”

Lo guardo negli occhi e dico, “Si sbaglia.”

“Lo pensi davvero?”

Annuisco. “Lo so.”

Mi sorride, le mie mani stanno cominciando a vagare sul suo corpo. So che c’è un sacco di gente che può vederci, ma non mi importa. Gli metto una mano sulla nuca e lo attiro per baciarlo. Adoro il modo in cui muove la lingua sul labbro inferiore, e il modo in cui una delle sue mani scivola su per la mia schiena fino alla parte posteriore del collo. Adoro la sensazione di familiarità. So che lo farà, ma mi eccita ogni volta. È così che deve essere.

“Zach,” dico, con le sue labbra ancora contro le mie. “Portami a casa.”

Si fa indietro appena un po’ e sembra preoccupato. “Fai così perché ti senti in colpa?” chiede a voce bassa.

Scuoto la testa. “No.” Ed è la verità. Forse dovrei sentirmi in colpa, ma non è così. Prendo un respiro profondo, lo guardo negli occhi e gli dico quelle parole. Di solito mi si bloccano in gola, ma stasera è più facile di quanto non sia mai stato. “Perché ti amo, Zach.” La luce e la felicità che vedo nei suoi occhi valgono più di ogni cosa. “Non riesco a dirti quanto.” Lo bacio di nuovo. “Portami a casa, e te lo mostrerò.”

Mi sorride. “Va bene.”

Temevo che il viaggio di ritorno potesse essere strano, ma non lo è. Quando arriviamo, lo porto in camera da letto. Ci spogliamo a vicenda, poi lo stringo fra le braccia e gli dico, “Fai l’amore con me, Zach.”

Sorride. “Tutto quello che vuoi, mio angelo.”

Mi spinge sul letto. Non abbiamo fretta. Mi tocca ovunque, mi bacia il ventre, il petto e il collo. Poi una mano scivola in basso lungo la mia schiena, sul mio culo, e le sue dita spingono contro la mia fessura.

E all’improvviso si ferma. Si tira indietro e mi guarda sorpreso. “Non hai…?” Lascia la domanda in sospeso, ma so che cosa mi sta chiedendo. Faccio sempre il passivo con lui, non perché è ciò che si aspetta, ma perché è ciò che preferisco con Zach. È la cosa più intima del mondo. In quei momenti mi sento più vicino che mai a lui. Non sono sorpreso nel vedere che dava per scontato che l’avessi fatto anche con Cole.

“Sei l’unico da tanto tempo, Zach. Almeno cinque anni.” Gli tiro giù la testa e lo bacio, le mie braccia strette intorno al suo collo. Faccio scorrere la lingua sulle sue labbra. “Anche questo, Zach,” dico, con le labbra ancora sulle sue. “Solo tu.”

Riesco a vedere nei suoi occhi che significa tanto per lui. Mi prende una mano e mi bacia il palmo. “Ti amo così tanto, Angelo.”

“Questo più di ogni altra cosa, Zach. Solo tu. In tutta la mia vita.”

“Lo so.”

“Siamo a posto, giusto? Io e te?”

Mi sorride. “Angelo, stiamo alla perfezione.” E poi me lo dimostra.


Edited by Pau_7 - 20/12/2014, 15:55
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 20/7/2014, 14:07
Avatar

Advanced Member

Group:
Dreamer
Posts:
6,322

Status:


Da prendere assolutamente
 
Top
1 replies since 19/7/2014, 15:28   45 views
  Share