AnitaBlake |
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| Riporto il passo citato da Karin. Si tratta del libro "La carezza del buio" alle pagine dalla 272 alla 274... Attente a non spoilerarvi nulla [...] «Come fai ad allacciare il fondo delle tue camicie?» Non aveva mai visto bottoni sotto le aperture per le ali. Gli angeli più potenti in genere preferivano chiusure piccole e discrete, quasi invisibili. I più giovani, invece, parevano apprezzare abiti dalla foggia più ricercata, che riflettessero l’unicità di chi li indossava. Il suo compagno inarcò un sopracciglio. «Hai davanti un arcangelo e la prima cosa che ti viene in mente di chiedergli è come fa a chiudere le sue camicie?» «Sono curiosa.» Aggrappandosi a quella frivola distrazione per tenere lontani i fantasmi del passato, posò la tazza e piegò l’indice facendogli cenno di avvicinarsi. A quanto pareva l’arcangelo era disposto ad assecondarla [...]«Fammi vedere questa camicia», ordinò in tono scherzoso. La carezza sul mento e il bacio che seguirono rivelarono che l’arcangelo era in vena di tenerezze quel giorno. «Come comanda la mia signora», rispose dandole la schiena. Scostando le lenzuola, la cacciatrice si mise in ginocchio sul materasso per guardare meglio. «Non ci sono cuciture», mormorò studiando i lembi dell’indumento. «Niente bottoni, niente cerniere. Sospettavo si trattasse di velcro.» «Se tu non fossi mia, cacciatrice, dovrei punirti per un simile insulto.» Il suo arcangelo scherzava con lei. Quello strano pensiero le sollevò, anche se solo in parte, il peso che aveva sul cuore. «Okay, mi arrendo. Come fai a chiuderla?» Lui allungò una mano, spostandosi leggermente per guardarla in viso. «Osserva.» La donna dovette fare un notevole sforzo per staccare lo sguardo dall’invitante spettacolo di quel petto scolpito. Se non stava attenta, rifletté, quella creatura avrebbe finito con l’assoggettarla. Quando finalmente gli occhi caddero sulla mano di lui non riuscì a trattenersi dallo sgranarli. «È quello che penso sia?» Il palmo di Raphael era lambito da sinuose fiammelle blu. «Non è fuoco d’angelo», rispose lui serrando il pugno e mettendo fine a quello spettacolo. «È solo una delle manifestazioni fisiche del mio potere.» «E usi quello per sigillare i bordi?» «In realtà i bordi non sono sigillati. Guarda meglio.» La giovane riteneva di aver già osservato tutto col massimo dell’attenzione ma, solo quando lui sollevò il braccio all’altezza dei suoi occhi, li vide. Fili blu, sottili al punto di risultare invisibili, s’intrecciavano al bianco del lino. Quanto potere occorreva per fare una cosa simile senza neanche pensarci? Un essere come lui non sarebbe mai stato intimidito dalla sua forza, dalla sua velocità e dal suo carattere dominante. «Immagino che noi pezzenti non siamo in grado di farlo, giusto?» «È necessario riuscire a trattenere il potere fuori dal corpo», spiegò passandole il pollice sul labbro inferiore [...]
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