Un cuore d'oro, di Jessica Bird (alisa J.R. Ward)

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A&P
view post Posted on 9/7/2013, 23:08





UN CUORE D'ORO
Jessica Bird
(alias J.R. Ward)




La signora Ward questa volta non delude. Fortunatamente.
La regina del paranormal romance, la madre dei vampiri più eccitanti sulla piazza, si dimostra all’altezza del più semplice romance.
Arrivata in Italia grazie alla serie La confraternita del pugnale nero, la Bird (vero nome di J.R. Ward) ha un passato oscuro fatto di romanzi rosa dozzinali ma piacevoli, di storie leggere e romantiche.
Un cuore d’oro è uno dei suoi primi esperimenti, appartiene a quel periodo di cui la stessa scrittrice dichiara “non sapevo ancora cosa avrei fatto”.
Nonostante i precedenti due volumi editi della serie Walker Papers viaggiassero intorno alla mediocrità, questo libro mostra uno stile grintoso e vitale, una prosa graffiante e incisiva che ha fatto la fortuna della donna che molte lettrici (compresa me) adorano quasi fosse il divino in terra.
I protagonisti di questa storia sono Carter e Nick, due personaggi forti, interessanti e fondamentalmente simili.
Carter Wessex è un’archeologa, una studiosa intelligente e acuta, che si lancia in una missione ambiziosa: ritrovare un tesoro perduto risalente alla guerra d’Indipendenza.
Una protagonista davvero piacevole, ironica e divertente, ma anche fragile, sensibile e molto vulnerabile.
Un mix esplosivo di intransigenza e timida passione che fanno di lei la fantasia perfetta di Nick Farrell, il proprietario della montagna su cui verranno eseguiti gli scavi.
Industriale di successo e rompicoglioni per professione, è il tipico uomo che non chiede mai e che prende tutto ciò che vuole: acquisisce società, cambia donne a uno schiocco delle dita e passa il tempo a fare soldi a palate.
È insomma il bad boy in versione ripulita, il bullo in completo firmato e mocassini.
Nick lo spaccone è in realtà solo la maschera: il ragazzone dal cuore d’oro è pronto ad uscire fuori con la donna giusta, con Carter.
I due sono ben caratterizzati, anche le incongruenze nelle loro azioni sono perfettamente chiarite e spiegate, la costruzione psicologica, per la quale la regina è famosa, è eccellente.
Certo, rispetto agli standard successivi si nota l’immaturità, ma a differenza degli altri due romance questo libro mostra in potenza tutte le caratteristiche che renderanno la scrittrice unica.
Solitamente distinguo Jessica Bird dalla Ward, questo libro è scritto da una donna a metà tra le due, una scrittrice dal tratto distintivo che sperimenta di tutto alla ricerca della propria strada. E che dio l’abbia in gloria, l’ha trovata!
La trama di Un cuore d’oro è ben architettata, l’equilibrio tra romance e umorismo è buono e la lettura è scorrevole e piacevole.
La storia d’amore ha la giusta tensione, non è mai sopra le righe e rientra nella norma del genere senza toccare però l’eccellenza.
I personaggi sono convincenti e deliziosi, le loro azioni sono comprensibili e non creano contrasti nel lettore, che riesce a seguire le dinamiche della loro relazione in modo semplice.
L’emozione e il sentimento ne soffrono un po’, ma la chiarezza e la semplicità diventano ricchezza nella misura in cui riescono a incuriosire e coinvolgere.
Jessica Bird non si propone di far ridere e piangere, di farci vivere di estremi, ma solo di farci sperimentare una gamma variegata di emozioni pacate e gradevoli.
La storia d’amore si arricchisce di suspense , di archeologia per principianti e di family comedy.
I personaggi secondari danno respiro alla trama con la loro leggerezza e simpatia, inseriscono spasso e divertimento dove poco prima c’erano passione, rabbia e dolore.
Nipote, amici, padre assenteista, governante impicciona e burbero guardaboschi, intessono storyline alternative, interessati e ben pensate.
Un rapporto da ritrovare, uno da costruire, un amore adolescenziale da scoprire, fanno da contorno alla storia di un uomo e una donna che sono attratti l’uno dall’altro ma hanno grossi problemi di fiducia, e soprattutto sono così gonfi di orgoglio che a momenti si sollevavano da terra e si mettevano a volare.
Fortunatamente capiscono che nella vita si campa solo grazie al compromesso e rinsaviscono prima che li prendessi a schiaffi.
Questa volta sono soddisfatta, non deliziata ma contenta di aver letto un libro carino e aver trascorso ore di evasione spesso con un sorriso sulle labbra e qualche piacevole strizzatina allo stomaco.
Perché d’altronde se non ci facciamo un po’ male , non siamo contente.



Edited by Pau_7 - 31/1/2015, 00:32
 
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