L'uragano di un batter d'ali, di Sara Tessa - 2 gennaio

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AnitaBlake
view post Posted on 14/5/2014, 18:12




Devo dire che lei non mi è dispiaciuta, a parte che si faceva rivoltare... in amore però siamo tutte un po' così...

Leggerò sicuramente anche la "Adam version" ma senza aspettative
 
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AnitaBlake
view post Posted on 28/7/2014, 10:20





L'URAGANO DI UN BATTER D'ALI
Sara Tessa
L'Uragano di un Batter d'Ali #1




Premetto che “L’uragano di un batter d’ali” di Sara Tessa lo avevo già letto e commentato, non solo, io ho anche letto la versione del protagonista quindi il mio quadro generale potrebbe essere più ampio rispetto a coloro che hanno letto solo questo volume (attenzione, non sto gonfiando le penne come i pavoni, sto soltanto avvisando che alcune situazioni le giustifico perché ne conosco i retroscena). Io sono una di quelle che si lascia consigliare, che ascolta le opinioni di tutti, sia positive che negative, ma che per dire la sua deve “toccare con mano”. Non mi piace parlare a sproposito o dare giudizi se non entro nel merito.
Chi lesse il mio commento conosce la mia opinione sul libro. Rileggendolo, le mie considerazioni non sono mutate e ve le espongo.
Parto premettendo che non è un libro per tutti e non è assolutamente un libro adatto a tutti. È un libro che affronta tematiche diverse e importati, forse troppe per un’unica storia.
I protagonisti sono due, senza troppi fronzoli: Sophie e Adam.

Lui a primo acchito si potrebbe amare ma con il tempo si finisce per detestarlo. Sbagliare è umano e solo dopo aver letto la sua di versione posso dire di adorarlo.
In questo primo volume tuttavia passa per un grandissimo stronzo per il 70% del libro: egoista, sadico, dominatore, saccente, prepotente, presuntuoso e chi più ne ha più ne metta, ma credetemi se vi dico che quest’uomo merita una possibilità. Un accenno del suo animo devastato la Tessa ce lo ha dato ma è solo la punta dell’iceberg, ve l’assicuro.
Sophie, la dolce e fragile Sophie. L’autrice non è stata per nulla magnanima con lei. Se Adam ha avuto il suo incubo la Tessa per Sophie ha riservato più di un inferno. Il motivo di tanto accanimento non lo conosco e spero che prima o poi Sara voglia spiegarmelo, ma tutt’oggi mi pongo le stesse domande dell’anno scorso su questo personaggio e in generale sulla donna.
Una donna per amore cosa e quanto è disposta a subire e a sopportare? Quanto è disposta a umiliarsi e a farsi umiliare? L’amore vale tanta sofferenza? Il gioco regge la candela?

Sophie è stata picchiata a sangue non in una relazione, ma in due. Violentata e devastata psicologicamente, è entrata in una clinica ed ha affrontato l’inferno. Quando decide che forse è giunto il momento di rimettersi in piedi e ricostruirsi una vita, che fa? Incontra un uomo che è instabile non tanto quanto lei ma quasi. Lui non la capisce e inconsapevolmente la distrugge e lei, ovviamente, se ne innamora nonostante sa benissimo che tutto questo la ridurrà in cenere per l’ennesima volta. Perché? Perché accade questo? Se sa che finirà male, perché non fugge a gambe levate piuttosto che insistere perennemente sul dolore?

L’amore è un sentimento strano: ti gonfia il petto, ti scalda l’anima e ti riporta a vivere…. quando va tutto bene. Ma quando qualcosa non va secondo i piani che succede? Quando ami e non sei corrisposto? Quando l’oggetto del tuo amore non fa altro che denigrarti e ridurti a pezzi, l’amore che fa?
Ti fa solo sprofondare più giù, senza una vita d’uscita, in un mare di dolore incalcolabile e a quel punto ti chiedi se ne sia valsa la pena.
I momenti belli sono sufficienti a colmare il vuoto e il dolore? La persona di cui ci si è innamorati perché cambia? Cosa realmente muta rispetto alla dinamica iniziale? Perché siamo destinati inevitabilmente a soffrire?

Il dolore ci porta a rifugiarci in un posto sicuro, in cui innalziamo barriere sempre più difficili da scalfire e si finisce per risultare freddi, distaccati e insensibili. Questo è sbagliato?
La nostra insensibilità spesso è solo frutto della nostra autodifesa e questo non mi sembra così sbagliato.
Come si affronta il dolore nel modo giusto? Esiste una ricetta? È giusto vivere e sopravvivere a certe desolazioni emotive? Ma la vera domanda è solo una: Ne vale la pena?
Sicuramente Sophie e Adam si amano ma l’amore fino a che punto nella vita vera ci basta?
Tante domande che l’autrice affronta in modo maturo, inducendoci a riflettere e a trovare risposte difficili eppure essenziali.
Un libro bellissimo, scritto con sapienza e maestria, un talento che come avrete notato è capace di sconvolgere le opinioni e mettere in discussione anche il più puro dei sentimenti come l’amore.
Sara Tessa non è per tutti. Sara Tessa è per chi ha voglia di rischiare, di aprire la mente, di non giudicare. Sara Tessa è per chi vuole affrontare la realtà, anche se diversa dalla propria, e chi si vuole scontrare con la realtà anche quando è cattiva e ingiusta. Sara Tessa è per chi ha voglia di rinascere.



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 11:42
 
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16 replies since 29/4/2013, 20:41   1064 views
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