Archangel's Legion, di Nalini Singh - 6° libro della serie Guild Hunter

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view post Posted on 6/11/2013, 15:04

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5° CAPITOLO

Dopo aver consolato Eve rassicurandola che, nonostante tutto, Jeffrey le voleva bene, Elena riceve una chiamata da Sara informandola che uno dei cacciatori è "impazzito" e che se non lo fermano in tempo, rischiano di doverlo accusare di omicidio.
Ricordando la conversazione avuta con Raphael, durante la quale lui le aveva chiesto di mostrare a tutti la sua forza e, di riflesso, la forza della Torre, Elena accetta l'incarico spinta anche dal desiderio di aiutare un cacciatore.
Dopo aver concluso la telefonata con Sara, Elena si reca all'appuntamento con Ransom, il suo patner durante questo caso, una villa dal valore di milioni di dollari. A quanto pare il vampiro proprietario del posto era l'obiettivo che la Corporazione aveva affidato a Darrell. Ransom aveva pensato di iniziare da lì le ricerche visto che nel suo ultimo rapporto, Darrell affermava di essere sulle tracce del vampiro.
CITAZIONE
Cercando di tenere le ali sollevate da quella merda, fece un passo dentro... e un topo grande quanto un dannato gatto le passò vicino ai piedi. Trattenendo un urlo istintivo, fissò Ransom - che stava cercando di non ridere. "Non potevi avvisarmi?"
"Sei una cazzo di cacciatrice che dorme nuda con un fottutissimo arcangelo, hai un lanciafiamme in miniatura -che dovresti, tra l'altro, lasciare a me nel tuo testamento - e una balestra, tutto a portata di mano." Le sue guance s'incresparono, gli occhi scintillavano. "I ratti fuggono alla tua presenza."
"Ora ricordo perchè tu sei solo un quasi-amico."
"Oh Ellie, mi ferisci." Una pausa. "Hai preso le maschere?"
"Sì." Raggiungendo una tasca laterale dei pantaloni, gli passò una maschera pieghevole. Come lei, anche lui era un cacciatore nato, i suoi sensi olfattivi acuti. "Grazie." L'ha aperta e messa in modo da coprire bocca e naso, stringendo l'elastico. "L'odore peggiore arriva da sopra."
Dal momento che lì puzzava - un miasma disgustoso di escrementi, cibo avariato e urine - Elena non perse tempo e seguì il suo esempio. Tirando fuori un paio di guanti in lattice da un'altra tasca mentre Ransom faceva lo stesso, gli fece un cenno di andare avanti, costeggiando quello che sembrava il corpo mummificato di un gatto selvatico, e uscirono fuori dalla cucina. Il corridoio era talmente stretto che Elena dovette appoggiarsi leggermente a destra per evitare di far strusciare la sua ala destra sul marciume spalmato sul muro, respirando a bocca aperta ora... perchè il suo cervello aveva identificato il componente principale della puzza putrida come quello di un cadavere in decomposizione.

Un capitolo alquanto breve ma che segna l'inizio di una nuova ondata di domande... domande che sono ben lontano dal trovare una risposta a quanto pare....
 
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Anairo_Aisha
view post Posted on 6/11/2013, 15:46




Lucy!!!
Boh, ci sono 10.000 domande che mi ronzano in testa...
:???:
P.P.P.
:occhioni: :occhioni: :occhioni: :occhioni: :occhioni:



CITAZIONE (Pau_7 @ 4/11/2013, 13:16) 
Eccomi!!!
Preferite infliggergli una bella batosta oppure... una vendetta lenta e dolorosa!
:hihihi: :hihihi: :hihihi:

Vediamo cosa ne pensa anche Susy, ma io direi lenta e dolorosa: se la merita! :fumo:
 
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view post Posted on 9/11/2013, 17:24

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CAPITOLO 6

CITAZIONE
Fermandosi ai piedi della stretta scala che correva lungo la parete, Ransom mormorò, "Tieniti sulla sinistra e aspetta che salgo anche io, allora raggiungimi." Le scale scricchiolarono sotto il suo peso, e di nuovo sotto quello di Elena, ma resistettero.
La pistola fuori, Ransom la condusse lungo il corridoio al piano di sopra e in una stanza dove l'odore di morte era così pungente che le avrebbe fatto rivoltare lo stomaco se non si fosse allenata a resistere all'impulso di vomitare. Il secondo colpo fu dato dall'umidità, dovuta alla disposizione di quella camera nella casa costruita per intrappolare quel poco calore che c'era... e accelerare il processo di decomposizione. Identificando immediatamente il materasso sporco sotto le finestre sprangate come la causa dell'odore di putrefazione, Elena entrò, fidandosi del fatto che Ransom le avrebbe guardato le spalle. Il corpo era gonfio a causa dei gas di morte, la pelle di un verde malaticcio, ma la testa era rimasta attaccata al collo, e il petto pulito ad una prima occhiata superficiale. Ciò significava che il suo cuore probabilmente non era stato asportato. Inginocchiandosi, Elena sbattè rapidamente gli occhi che minacciavano di lacrimare a causa dell'ondate di quell'odore così pungente, e ignorate le larve, sollevò le labbra del cadavere. Canini taglienti e di un bianco luccicante.
"Non è un neonato," disse a denti stretti, "quindi non si tratta di un Creato mal riuscito."
"Guarda la gola."
Strusciando le ali sul pavimento sporco ricoperto da Dio solo sapeva cosa, prese la piccola torcia elettrica che teneva nascosta a fianco del coltello sulla coscia sinistra e la puntò al collo della vittima.
"All'inferno." Pustole spesse piene di sangue liquido ricoprivano la gola dell'uomo, fino al colletto aperto della camicia... e oltre.

Lo spettacolo che si presenta agli occhi di Elena non è certamente dei migliori. La vittima è senza dubbio un vampiro e la causa del decesso sembra essere qualche malattia...peccato che si supponga che i vampiri non possano soffrire di nessun contagio. :fumo:
Considerando la "particolarità" del caso, Elena contatta la Torre per informare Aodhan che le dice di aspettare che una squadra arrivi sul posto così da poterle permettere di continuare la caccia.
Dopo qualche minuto giunge Keir, il medico del Rifugio che Raphael aveva contattato subito dopo la Caduta.
Visto che Aodhan era stato richiamato dalla Torre pochi istanti dopo, Elena rimase a guardare le spalle a Keir che esaminava il corpo mentre Ransom si rimetteva sulle tracce di Darrell.
CITAZIONE
Un improvviso lampo blu, Illium atterrò di fronte a lei. Avendola contatta mentre Keir studiava il corpo, aveva portato con sè una di quelle buste di plastica per metterci il corpo in modo da trasportarlo ai laboratori di ricerca sotto la Torre, e un piccolo contenitore per i rischi biologici per lei, con tanto di guanti e maschere, e non discusse quando lei gli impose di indossare quelle misure di sicurezza.
"La casa deve essere rasa al suolo," le disse quando ritornò con il corpo, l'espressione più dura di quella vista dalla maggior parte delle persone. "Non possiamo correre il rischio che l'infezioni si diffonda."

I due vengono poi raggiunti anche da Ransom che si ritrova d'accordo sull'idea di demolire la casa.
CITAZIONE
"Sono d'accordo con il bel ragazzo - la casa deve essere bruciata," disse Ransom, una volta ritornati di fronte alla villa fatiscente. "Tu stai chiamando Illium un bel ragazzo?"
Elena sbuffò, concentrandosi su qualcosa di diverso dalla pesante nuvola di morte che incombeva sulla città. "Ti sei guardato allo specchio ultimamente?"
"Ho le cicatrici come ogni uomo che si rispetti."

Dopo essersi lavata e cambiata nei suoi alloggi alla Torre, Elena riceve una chiamata sul cellulare...Jeffrey.
Visto che Ransom non aveva più bisogno di lei per il momento, Elena decide di affrontare il padre, conscia dell'ennesima lite che sarebbe scaturita dalla loro discussione...perchè lei sapeva che il motivo che aveva spinto il padre a cercarla era Eve.
E di fatto...

CITAZIONE
"Non avevi nessun diritto di far uscire Eve fuori dalla scuola."
"Fermati. Non ho intenzione di fare questo gioco con te oggi." Lei continuò a parlare nonostante il gelo dei suoi occhi. "La ragione per cui sono andata da Eve era che lei se ne stava nascosta in un angolo a piangere."
La pelle bianca sopra le ossa, un tic sulla mascella.
"Tu conosci il motivo," continuò spietata, spinta dall'amore per una sorella che era ancora un innocente. "Lei è tua figlia, e tu le hai detto di uscire fuori dalla tua vista?" Elena non fece nulla per nascondere il suo disgusto. "Non dovevi farlo Jeffrey, non a lei. Lei pensa che tu possa prendere la luna, cazzo!"
"Modera il linguaggio," sbottò lui, le mani nelle tasche dei pantaloni del suo completo. "E mia figlia non ti riguarda."
"Lei è mia sorella, bastardo. Stesso sangue, ricordi?"
La voce carica di una rabbia antica che minacciava di soffocare la sua intenzione di rimanere razionale, e non la ricacciò giù. "Tu ci hai fatte, e tu lo sai che a me non importa più." Era una bugia ma lei voleva credere che un giorno sarebbe diventata realtà. "Ma Eve, a lei importa. Così cresci e sii uomo."
"Elieanora!"
Camminando a passo svelto lungo il prato, lui le afferrò le spalle e iniziò a scuoterla fino a farle sbattere i denti. "Io sono ancora tuo padre e tu non mi parlerai in quel modo. Marguerite ti ha insegnato a comportarti meglio di così."
Era la prima volta da oltre un decennio che lo sentì pronunciare il nome di sua madre e, per un istante, entrambi si immobilizzarono, prima che la furia le incendiò il sangue. "Non osare metterla in mezzo! Tu hai scelto di smettere di essere mio padre molto tempo fa." Con le dita che affondavano nelle sue spalle, lui digrignò le parole successive.
"Io sarò sempre tuo padre... e ho pregato Dio di non esserlo."

:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:

Non vi dico l'indignazione che ho provato quando ho letto quest'ultima frase!!! Altro che martello! SPARATELOOOOOOOO
Ma come si può, dico io, essere così profondamente e completamente, insensibili e ipocriti per non dire di peggio!!!
:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:
Senza lasciar trasparire il dolore che quelle poche parole le hanno inferto, Elena riesce a concludere la loro conversazione dicendogli di stare attento a come si comporta con Eve, se non vuole avere da lì a dieci anni, la stessa conversazione con la più giovane delle sue figlie.
Detto questo si allontana, ma Elena è così sconvolta da fare un gravissimo errore.
CITAZIONE
Lei non doveva farlo, non quando aveva già sforzato le sue ali per quel giorno, ma fece comunque un decollo verticale, ignorando le parole che Jeffrey pronunciò mentre la raggiungeva. E quando le lacrime presero a scorrerle sul viso, si disse che era per il dolore dei muscoli. Non era completamente una bugia, il corpo le urlava contro per quell'abuso. Due minuti dopo, un tendine si strappò con uno schioccho ben udibile, e lei realizzò che non solo sarebbe stata inutile per Ransom, ma che, nella sua furia cieca, aveva fatto un errore fatale.
 
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Anairo_Aisha
view post Posted on 9/11/2013, 21:52




Lucy!

Povera Elena e povera anche sua sorella Eve!
:piangooo: :piangooo: :piangooo: :piangooo: :piangooo: :piangooo:
Serve proprio una bella lezione a quella sottospecie di invertebrato del loro padre!!!
Martello a me! Ragazze, mi appoggiate con mattarello e manganello, vero? ;)
:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:
L'unica cosa positiva è la breve comparsa del mio fiorellino blu... :wub:
 
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view post Posted on 10/11/2013, 00:09
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… la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare …

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CITAZIONE (Lucy85 @ 9/11/2013, 17:24)
CITAZIONE
"Non avevi nessun diritto di far uscire Eve fuori dalla scuola."
"Fermati. Non ho intenzione di fare questo gioco con te oggi." Lei continuò a parlare nonostante il gelo dei suoi occhi. "La ragione per cui sono andata da Eve era che lei se ne stava nascosta in un angolo a piangere."
La pelle bianca sopra le ossa, un tic sulla mascella.
"Tu conosci il motivo," continuò spietata, spinta dall'amore per una sorella che era ancora un innocente. "Lei è tua figlia, e tu le hai detto di uscire fuori dalla tua vista?" Elena non fece nulla per nascondere il suo disgusto. "Non dovevi farlo Jeffrey, non a lei. Lei pensa che tu possa prendere la luna, cazzo!"
"Modera il linguaggio," sbottò lui, le mani nelle tasche dei pantaloni del suo completo. "E mia figlia non ti riguarda."
"Lei è mia sorella, bastardo. Stesso sangue, ricordi?"
La voce carica di una rabbia antica che minacciava di soffocare la sua intenzione di rimanere razionale, e non la ricacciò giù. "Tu ci hai fatte, e tu lo sai che a me non importa più." Era una bugia ma lei voleva credere che un giorno sarebbe diventata realtà. "Ma Eve, a lei importa. Così cresci e sii uomo."
"Elieanora!"
Camminando a passo svelto lungo il prato, lui le afferrò le spalle e iniziò a scuoterla fino a farle sbattere i denti. "Io sono ancora tuo padre e tu non mi parlerai in quel modo. Marguerite ti ha insegnato a comportarti meglio di così."
Era la prima volta da oltre un decennio che lo sentì pronunciare il nome di sua madre e, per un istante, entrambi si immobilizzarono, prima che la furia le incendiò il sangue. "Non osare metterla in mezzo! Tu hai scelto di smettere di essere mio padre molto tempo fa." Con le dita che affondavano nelle sue spalle, lui digrignò le parole successive.
"Io sarò sempre tuo padre... e ho pregato Dio di non esserlo."

:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:

Non vi dico l'indignazione che ho provato quando ho letto quest'ultima frase!!! Altro che martello! SPARATELOOOOOOOO
Ma come si può, dico io, essere così profondamente e completamente, insensibili e ipocriti per non dire di peggio!!!
:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:

Che caz... :doh:
Non riesco a trovare la parola adatta per descrivere quello stronzo del padre, mi sembrano tutte troppo buone per lui!!
:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:


CITAZIONE (Anairo_Aisha @ 9/11/2013, 21:52) 
Serve proprio una bella lezione a quella sottospecie di invertebrato del loro padre!!!
Martello a me! Ragazze, mi appoggiate con mattarello e manganello, vero? ;)
:arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2: :arrabbiato2:

Conta pure su di me Ory!!
Facciamogliela vedere!


Lucy per questi riassunti!!!
 
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view post Posted on 19/11/2013, 13:00

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CAPITOLO 7

CITAZIONE
Era a riuscita a malapena ad atterrare sulla Torre, le ginocchia sbatterono duramente sul cemento del balcone fuori della suite che lei aveva lasciato solo venticinque minuti prima. Quando una piccola piuma blu svolazzò sulla superficie dura sulla quale teneva poggiati i palmi nello sforzo di lottare contro il dolore accieccante dell'impatto, sapeva che non era sola. Subito dopo Illium atterrò accanto a lei, le mani che si posarono sulle sue spalle e le sue ali che scivolarono sulle sue.
"Ellie, sei ferita."
Se lo scrollò di dosso, sentendosi ancora addosso la presa di Jeffrey sulle braccia. "Da quanto tempo mi stai seguendo?"
"Solo un minuto - non sembrava che tu stessi per atterrare."
"Bè, l'ho fatto, così vattene," disse. "Vai. Vai!"
Nell'istante stesso in cui le parole le uscirono dalla bocca, alzò la testa per scusarsi, ma Illium se ne era già andato. Odiandosi per aver permesso a Jeffrey di sconvolgerla fino a ferire uno sei suoi amici più cari, strisciò e si trascinò in soggiorno, crollando sul pavimento nell'istante in cui riuscì a nascondersi dalle finestre, il pavimento premuto contro la guancia e la balestra sul fianco.
Una volta raggiunta, la tolse insieme al lanciafiamme in miniatura, posandoli entrambi sulla sua sinistra. Il sussurro che sentì poco dopo le disse che Illium non si era offeso - era semplicemente andato a chiedere rinforzi.
"Cacciatrice della Corporazione."
Parole micidiali e fredde pronunciate dall'Arcangelo di New York. "Hai ferito le tue ali."
Con le dita che affondavano nel tappeto, Elena ammise il suo sbaglio. "Ho fatto due decolli verticali oggi."
"Resta giù. Cercherò di sistemare il danno."
"Starò bene," disse attraverso l'agonia. "Gli altri-"
"Gli altri resteranno legati a letto per settimane o mesi,a orescindere dalle mie azioni. La tua stupidità, invece, devo ripararla immediatamente."
Frustrata dal suo tono, lei rispose a tono. "Non ho chiesto il tuo aiuto!"
"No, invece tu hai fatto del tuo meglio per assicurarti di farmi affrontare una consorte morta quando tu dovevi aiutarmi a proteggere la città mettendo in mostra la tua forza."

Ok...ammetto che magari qua Raphael è stato un pochettino duro ma caspita...la situazione è abbastanza critica! Glielo aveva anche spiegato in precedenza.

CITAZIONE
"Ci sarà una guerra," aveva predetto settimane prima mentre osservavano la notte calare sulla loro città, i venti notturni che si insinuavano come dita nei suoi capelli. "E' inevitabile durante una Cascata - da quello che sappiamo, uno o più membri del Quadro saranno toccati o dalla pazzia o guadagneranno un potere capace di eclissare le abilità degli altri, cercando così di impadronirsi del mondo. Non posso permettermi di restare in questo stato, di avere solo il potere che è sempre stato al mio comando."

Capite bene quindi che non si prospettano tempi facili...
Siccome vi immagino già con le armi in mano, traduco anche un'altra scena che dovrebbe acquietarvi un poco ;)
CITAZIONE
"Ero incazzata e ho agito prima di pensare," disse, fornendogli una verità anche se continuava a nasconderne un'altra molto più nociva e che continuava a tormentarla. "Lo so che è stato infantile e pericoloso -non c'è bisogno che me lo dici."
"Jeffrey?" disse Raphael, permettendole di mettersi seduta, cosa che fece senza una fitta di dolore. "Ha ferito Eve."
"Raphael la conosceva abbastanza bene da capire cosa intendesse. Occhi di un blu cromato brillarono di rinnovata furia. "Sta bene?"
"Si."
"Bene."
Stringendo la sua treccia nel pugno con quella singola parola, Raphael le tirò indietro la testa e prese la sua bocca in un bacio carico sia della passione che della fredda rabbia dell'arcangelo. Se tu non lo amassi, le disse nella sua mente, la mano che stringeva possessivamente il suo seno, vorrei tagliare quest'uomo dalla tua vita come l'arto malato che è.

E perchè non lo fai dico io! :doh: :doh: Così Elena, e non solo, si risparmierebbe un sacco di problemi...
Detto ciò, c'è una piccola e rapida parentesi di...ehm... "ristabiliamo un contatto e facciamo pace" tra i due... una parentesi moooolto calda
CITAZIONE
Le sue ali si spostarono, ma non districò i loro corpi. "Non conoscevo la paura finchè non ti ho incontrata Elena. Usa il potere saggiamente."
Quell'ammissione nuda fu un colpo al cuore.

Raphael!!
Dopo qualche altra coccola, e dopo aver aggiornato il suo consorte circa il presunto disagio che sembra colpire i vampiri, Elena riprende il volo così da continuare le indagini... ma non prima che Raphael le ricordi di arrivare in tempo per la cena ;) D'altronde, Elijah e Hannah non vedono l'ora di conoscerla :evvive: :evvive:
 
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view post Posted on 19/11/2013, 13:55
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CITAZIONE (Lucy85 @ 19/11/2013, 13:00) 
Capite bene quindi che non si prospettano tempi facili...
Siccome vi immagino già con le armi in mano, traduco anche un'altra scena che dovrebbe acquietarvi un poco ;)

Ci conosci proprio bene Lucy!
Il mattarello era già pronto a colpire :P

CITAZIONE (Lucy85 @ 19/11/2013, 13:00) 
CITAZIONE
"Ero incazzata e ho agito prima di pensare," disse, fornendogli una verità anche se continuava a nasconderne un'altra molto più nociva e che continuava a tormentarla. "Lo so che è stato infantile e pericoloso -non c'è bisogno che me lo dici."
"Jeffrey?" disse Raphael, permettendole di mettersi seduta, cosa che fece senza una fitta di dolore. "Ha ferito Eve."
"Raphael la conosceva abbastanza bene da capire cosa intendesse. Occhi di un blu cromato brillarono di rinnovata furia. "Sta bene?"
"Si."
"Bene."
Stringendo la sua treccia nel pugno con quella singola parola, Raphael le tirò indietro la testa e prese la sua bocca in un bacio carico sia della passione che della fredda rabbia dell'arcangelo. Se tu non lo amassi, le disse nella sua mente, la mano che stringeva possessivamente il suo seno, vorrei tagliare quest'uomo dalla tua vita come l'arto malato che è.

E perchè non lo fai dico io! :doh: :doh: Così Elena, e non solo, si risparmierebbe un sacco di problemi...
Detto ciò, c'è una piccola e rapida parentesi di...ehm... "ristabiliamo un contatto e facciamo pace" tra i due... una parentesi moooolto calda
CITAZIONE
Le sue ali si spostarono, ma non districò i loro corpi. "Non conoscevo la paura finchè non ti ho incontrata Elena. Usa il potere saggiamente."
Quell'ammissione nuda fu un colpo al cuore.

Raphael!!
Dopo qualche altra coccola, e dopo aver aggiornato il suo consorte circa il presunto disagio che sembra colpire i vampiri, Elena riprende il volo così da continuare le indagini... ma non prima che Raphael le ricordi di arrivare in tempo per la cena ;) D'altronde, Elijah e Hannah non vedono l'ora di conoscerla :evvive: :evvive:


Ma quanto mi piacciono Raphael ed Elena!!!!
Sono testardi come pochi... ma sanno essere dolcissimi insieme!!
:Love: :Love: :Love:


Lucy per i tuoi fantastici spoile!!!
Non vedo l'ora di arrivare ai punti d'azione ;)
 
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view post Posted on 3/5/2014, 15:01

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CAPITOLO 8

Elena raggiunge Ransom e insieme continuano la ricerca di Darrell. I due si dirigono quindi a parlare con la nonna di Darrell, l’unica persona –secondo Ransom- che sia vicina al cacciatore. Purtroppo l’anziana signora non è conoscenza delle “novità” del nipote, per cui non è in grado di fornire alcun aiuto a Elena e Ransom. Toccante è stata la frase con cui li congeda.

CITAZIONE
“Trovate il mio ragazzo prima che ferisca qualcuno. Non lasciatelo cadere –voi siete la sua Corporazione. Ha sempre detto che siete come una famiglia”

Una frase molto bella che, secondo me, esprime benissimo il concetto di Corporazione. :occhioni:
Tuttavia questa fa innervosire un po’ il cacciatore dalla “fluente chioma” perché, se proprio Darrell li considerava una famiglia, prima di cacciarsi nei guai avrebbe dovuto confidarsi con loro. Elena però non è dello stesso avviso. A volte, quando ci si trova persi in un “mondo buio”, non sempre si riesce a scorgere la soluzione migliore. :Adry: Prima di decidere la prossima mossa, arriva un messaggio di Sara con la lista dei nomi degli amici di Darrell da interrogare.

CITAZIONE
Infilandosi il casco, Ransom montò sulla moto togliendo il cavalletto con un colpo di tacco e girò la chiave. La moto ruggì piena di vita. “Salta su. Ti porto vicino a un edificio che puoi usare come trampolino di lancio.”
“No, grazie. Dovrei tenere le ali spiegate per non farle toccare l’asfalto e sicuramente verrei tranciata da qualche tassista di cattivo umore.” Elena non aveva intenzione di ritrovarsi nuovamente a terra. per non parlare poi del fatto di vedersela con un arcangelo estremamente incazzato
Un sorriso malizioso si fece strada sul suo volto mentre Ransom dava un colpo di gas alla moto. “Andiamo Ellie. Scommetto che fermiamo il traffico.”
Attira l’attenzione.
Aveva la sensazione che nel dire queste parole, Raphael non avesse preso in considerazione una simile idea. Era sicuramente una pessima, pessima idea, ma accidenti se avrebbe fornito una certa copertura, e forse avrebbe dato alla citàà qualcosa per cui sorridere.
“Dovrebbero fare delle moto per gli angeli.”
Fu un calcio allo stomaco, il frammento di un ricordo. Quelle parole erano state pronunciate da un giovane angelo il cui corteo funebre avrebbe raggiunto il Rifugio dopo il tramonto, una conversazione avuta con un amico mentre se ne stavano seduti, con le gambe appese fuori, su un balcone alla sinistra di dove si trovava Elena. In quel momento la donna aveva sorriso, ma ora quelle parole incitavano una nuova ondata di tristezza.
Questo è per te, pensò mentre scavalcava con la gamba la moto. Tuttavia non si sedette –farlo avrebbe fatto strusciare le sue ali a terra. Mise invece le mani sulle spalle di Ransom e piantò i piedi sui punti d’appoggio. Dovette stendere un po’ le ali per evitare che si aggrovigliassero nella moto, ma non era così difficile come aveva temuto. “Dovrai fare i conti con una certa resistenza.”
“La mia bellezza qua, se la mangia a colazione la tua resistenza.”
E subito dopo erano partiti, il vento che le colpiva il viso e le ali mentre Ransom eseguiva un inversione e sfrecciava lungo la strada tra lo sbigottimento di tutti coloro che passavano. Ridendo, Elena gettò la testa all’indietro apprezzando la corsa come avrebbe fatto quel giovane soldato se ne avesse avuto la possibilità.
Lei e Ransom avevano senz’altro fatto una certa impressione quando la moto si arrestò dolcemente in una strada silenziosa dietro un vecchio edificio.
“Questo?” chiese, indicando le scale antincendio all’esterno che portavano al tetto.
“Sì”. Scendendo dalla moto, controllò le ali. “Ancora tutte intere.”
“Te l’avevo detto.”
Battendo il pugno contro il suo, si rimise in strada.
Credo che sia la prima volta che un angelo sia andato in moto.
Sorridendo al bacio del vento e della pioggia dentro la sua mente, mentre saliva le scale antincendio, disse, Scommetto che questo farebbe uscire dai gangheri i nostri nemici.
Un… immagine interessante, ma come distrazione dalla nostra situazione difensiva, è stata ispirata. Comunque, se non sapessi che Ransom è innamorato di un’altra, mi sarebbe piaciuto ucciderlo.
Non toccare i miei amici, ricordi?
Non avrei dovuto toccarlo per ucciderlo.
Molto divertente.

Al negozio di armi, Elena viene a sapere che Darrell ha acquistato un vero arsenale e, preoccupata, informa subito Ransom. Durante la sua tappa successiva, un ex-poliziotto le dice di aver visto Darrell con una tutte gambe e aveva pensato che la coppia si stesse prendendo un po’ di tempo libero e per questo non lo aveva infastidito.
La casa della “professionista” era a pochi isolati di distanza e subito Elena vi si dirige evitando i vari turisti di NY. Finalmente raggiunge Ransom sperando di non essere arrivata troppo tardi...

Edited by Lucy85 - 4/5/2014, 16:39
 
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view post Posted on 4/5/2014, 17:18

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CAPITOLO 9

Grande capitolo questo!

All’appartamento di Honey Smith ci aspetta una bella sorpresa… non solo troviamo la donna che era stata vista con Darrell viva e vegeta, ma anche Darrell stesso!
Dopo un attimo di tensione e qualche spiegazione, il cacciatore decide di fare ritorno alla Corporazione per sottoporsi ad una valutazione psicologica e lavorare sul suo problema con l’aiuto di qualche consulente. Un finale decisamente frettoloso considerata la preoccupazione che questo caso aveva suscitato ma, ehi, meglio così in fondo ;) Ora Elena può fare ritorno a casa e aiutare Raphael ad instaurare una preziosa alleanza. La cena con Elijah e Hannah l’aspetta! :V:

Finalmente abbiamo l’occasione di conoscere meglio la coppia più “normale” di tutto il Quadro.

CITAZIONE
Dopo una giornata trascorsa a valutare innumerevoli mosse strategiche adottandole così da preparare la sua città a fronteggiare l’attacco di un nemico sconosciuto, Raphael era affianco alla sua consorte nel giardino di casa, osservando Elijah e Hanna planare a terra. L’altra coppia aveva deciso di restare in un luogo ignoto a circa un’ora dall’Enclave, notificando però il loro arrivo a Raphael nell’istante in cui avevano attraversato i suoi confini.
“E’ come un corteggiamento, vero?” mormorò Elena, l’abito di seta blu-verde le aderiva come un freddo bacio di primavera tra le braccia dell’inverno. “Entrambi vi comportate in maniera così educata e formale.”
Capisco l’allusione, hbeebti, ma forse potresti trovare un altro termine. Sfiorò la sua ala con la propria, lieto di notare che non era più dolorante. Non ho alcun desiderio di corteggiare Elijah.
Un’espressione divertita su un volto che mostrava solo un debole tocco di immortalità, la transizione ancora troppo lenta per proteggerla dai pericoli all’orizzonte. Eppure Elena non era tipo da restare in attesa al sicuro. No, la sua cacciatrice avrebbe combattuto al suo fianco, contro qualsiasi cosa sarebbe giunta. Era ciò che era, proprio come lui era un arcangelo che avrebbe lottato fino alla morte per proteggere ciò che era suo.
“Elijah” pronunciò, non appena la coppia in visita aveva ripiegato le ali, “la mia consorte e io vi diamo il benvenuto.”
“Siamo felici di essere qui, Raphael.” Lo sguardo di Elijah incontrò il suo prima di voltarsi a riconoscere Elena con un inchino formale del capo, il suo profilo aristocratico era stato l’ispirazione di centinaia di scultori durante il corso dei millenni della sua esistenza, i capelli dorati contro la pelle di un pallido oro.
Raphael fece le presentazioni e non fu sorpreso quando Elena accolse Elijah con calore e naturalezza, nonostante le sue riserve su “non so quale forchetta usare,” mentre le metteva. Allora, prima che potesse avvisarla sul protocollo tra due consorti che prevedeva che chiamasse Hannah col suo titolo di Consorte fin quando non fosse invitata a fare altrimenti, Elena sorrise e disse, “Sono così felice di incontrarti alla fine, Hannah.”
La consorte di Elijah si illuminò e tese le mani avanti invece di prendere l’insulto, gli esuberanti riccioli neri tenuti indietro con un pettinino impreziosito, l’ebano della sua pelle brillava nei rosso-arancio del tramonto. Nuvole di tempesta avevano scaricato un solo acquazzone e l’aria sapeva di ozono, pulita e fresca, cancellando ogni traccia del sangue che aveva inzuppato la terra su cui si trovavano… ma la cicatrice restava. Nessuno avrebbe mai dimenticato il giorno in cui caddero gli angeli.
“Per me è lo stesso Elena.” la risposta di Hannah era stata pronunciata con una voce chiara e musicale, le loro mani si toccarono. “Ero venuta al Rifugio soprattutto per vederti, sai, ma Raphael era incredibilmente protettivo e non si fidava né di me né di nessuno. Aveva ragione – e dopo aver visto le tue ali da vicino, non ti avrei lasciata stare fino a quando non saresti stata d’accordo a posare per me.”
Il viso acceso, Elena indirizzò la donna verso casa, l’abito di Hannah di un profondo bronzo che scivolava contro il suo. “Ero sgraziata come un uccellino quando mi sono svegliata e la cosa mi irritava,” confessò. “Sarei stata un modello terribile.”
Raphael non sentì la risposta di Hannah, le due donne li avevano già distanziati un poco, ma la loro risata riecheggiava nell’aria. “non sono certo che abbiamo fatto una buona cosa nel riunire le uniche due consorti nel Quadro,” disse a Elijah mentre seguivano la loro scia.
“Ah, ma come avremmo potuto impedirlo?”

Direi che la prima impressione di questa coppia sia molto positiva :D Hannah mi sembra un donna alla mano (per quanto possa esserlo un angelo, ovvio) e credo che tra lei e Elena possa nascere una sincera amicizia.
I quattro si accomodano nell’immenso soggiorno e qui c’è un pezzo molto carino che vi posto ihihihihih

CITAZIONE
Elena aveva dato un’occhiata alla sala nei giorni seguenti al suo trasferimento, dicendo, “Stiamo mangiando al tavolo dalle finestre della libreria, dove posso parlare a Sua Altezza senza bisogno di un megafono.”
Hai portato il tuo megafono, Cacciatrice della Corporazione? Le chiese, consapevole che Montgomery e il suo staff si allontanavano silenziosamente, avendo portato champagne e tartine. Uno sguardo sottile oltre la sua spalla. Esattamente dove avrei potuto metterlo in questo vestito? Non sono riuscita neppure ad immaginare come indossare le mie mutandine senza rovinare la linea del vestito.
Il sangue di Raphael si riscaldò mentre Hannah esclamava, “Elijah guarda,” la voce carica di meraviglia.

:ahahah: :ahahah: :ahahah:

Ahahahhaha sorpresa!! Grandissima Elena! Ma ecco la risposta di Raphael, approfittando della distrazione degli ospiti.

CITAZIONE
Non stai indossando nessuna mutandina con un altro uomo presente nella stanza? Raphael passò la mano lungo la schiena di Elena fino alle sue basse curve, cercando il segno e senza trovare altro che la soda carne femminile. Non le hai davvero.
Elena scosse le spalle, segni profondi sulle sue guance. Oh, Mio Dio, sei scandalizzato! Gli occhi si assottigliarono nello sforzo di trattenere la risata, posò le mani sul suo petto e abbassò lo sguardo a terra. Dovrei dirti che ho trovato un modo per portare un coltello? In un fodero sulla coscia.
Certo che lo hai fatto. Che importa delle mutandine finché hai il tuo acciaio.
Smettila!
Le sue spalle tremavano violentemente, la spilla tempestata di diamanti che tratteneva il nodo dietro la nuca catturava la luce mentre il suo tocco lo bruciava attraverso il bianco della sua camicia formale. Sto cercando di essere elegante e aggraziata, come una consorte.

La cena prosegue tranquillamente e l’atmosfera a poco a poco si riscalda. Sembra quasi un incontro tra amici e la sensazione che ne deriva porta Elena a prendere una decisione.

CITAZIONE
“Elena,” iniziò Hannah.
“Ellie,” la corresse, ingoiando il nodo di dolore al petto e ricordando la promessa fatta a Sara di dare una vera possibilità a Hannah, piuttosto che tenere le braccia lungo i fianchi per lealtà a Sara. “Tutti i miei amici mi chiamano Ellie.”

Ed ecco che la nostra cacciatrice ha compiuto il primo passo nel suo nuovo mondo, creando le basi per nuove amicizie. :evvive: :evvive:
Ora tocca a Raphael fare altrettanto e l’occasione gli si presenta subito dopo, quando l’altro arcangelo gli chiede se è vera la notizia che è in grado di contrastare il potere letale di Lijuan. Cosa risponderà Raphael? Si fiderà abbastanza di Elijah da condividere le sue nuove abilità? :???:
 
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view post Posted on 3/11/2014, 22:43

Barbara :)

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Lucy ti adoro *______* continua a scrivere riassunti di questo libro! Ci sono troppe domande rimaste senza risposte! Sei bravissima!
 
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