| Questa è stata la mia impressione quando ho finito :
Con la voglia di continuare a leggere ho appena finito il libro di John. L'ho praticamnete divorato.
Alla fine della lettura posso dirmi commossa, esaltata e soddisfatta.
Cominciamo dall'inizio.
John e Xhex. Due protagonisti giovani e forti, due personaggi segnati dal profondo dolore del loro passato e dalle loro pene, che non smettono tuttavia di guardare al futuro e di sperarci. Una storia a metà tra il tenero e il violento, il passionale e l'erotico che sconfinano nella disperata unione, nell'amore eterno.
Qhuinn e Blay. L'amore impossibile, l'amore abbandonato, il rimpianto. Qhuinn con la sua voglia di essere normale, con il suo amore nascosto per l'amico, un amore che va al di là dell'amicizia. Blay con il suo dolore d'innamorato abbandonato, con la morte nel cuore che lo attanaglia quando l'uomo che ama scopa con chiunque non sia lui. Perchè è così che ci si sente quando chi si ama non ricambia e la Ward è bravissima a far emergere questo dolore che mi ha profondamente scossa.
Payne. Forte e temeraria, la prossima protagonista ideale. Non vedo l'ora di leggere il libro dedicato a lei.
Thor. Senza parole. "La forza della vita ci trascinerà con sé che sussurra intenerita guarda ancora quanta vita c'è" (La forza della vita, Paolo Vallesi). Non ho trovato altre parole per Thor.
I fratelli, la Vergine Scriba e No'One. Personaggi che nella loro marginalità nella storia danno un tono, seppur meno corale, ai contenuti. Sono i pensieri, sono l'olio che non fa cigolare il meccanismo. No'One è una sorpresa.
Lash. Bastardo e infido fino alla morte. degno figlio del male.
Ho trovato la storia molto ben intrecciata sia nei tempi che negli eventi. I tre filoni che la compongono, le storie parallele del "fantasma del castello", del passato di Darius e Thor e la storia di J e X, sono apparentemente lontani e a se stanti ma, pagina dopo pagina, diventano tutti pezzi dello stesso puzzle.
Vendetta, amore, odio, delusione, amicizia, sorpresa e dolore sono tutt'uno in questo libro nel quale la non-voce del protagonista si fa senire a tutto volume.
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