Finito! L'ho praticamente letto tutto oggi.
In un primo momento non capivo lo scopo di un prequel che non parlasse di cacciatori di demoni ma solo di dèi e magie greche ma, vedendo chi è il protagonista di "Notte di piaceri" inizio ad immaginare un po' il ruolo di questo prequel.
Sono rimasta affascinata, come sempre, dagli dèi e dai loro poteri, salla loro meschinità e dal loro egoismo. Come accadde con Percy Jackson, però, la mitologia mi colpisce più delle varie diatribe interne all'Olimpo per cui mi sono fatta trasportare in questa favola. All'inzio sembra quasi una puntata del telefilm "Streghe", quella in cui Paige scopre di essere la principessa di un libro inventato da lei stessa quando era bambina, poi la storia si distacca prendendo i toni caldi di un romanzo per adulti ma restando più un fantasy che un urban.
Julian è un bel personaggio, almeno fino a quando non inizia a piangersi addosso. Capisco tutte le sofferenze, l'amore, il dolore ecc ma il suo rabbuiarsi mi sa un po' di vittimismo. Certo, alcune sue paure mi hanno intenerita e l'ho anche trovato simpatico ed ironico, ma non sono il tipo da compatire io, non sono una crocerossina per cui preferisco i tipi a Vishous o Rehvange con reazioni eccessive che i tipi mesti.
Grace mi ha fatto sorridere spesso sia per il suo carattere sia perchè rappresenta un enorme paradosso. Una bella protagonista, molto forte e decisa, con delle fragilità e delle paure ma, in generale, una che reagisce.
Non mi è andato giù Bill mentre mi a colpita positivamente, almeno fino agli ultimi capitoli, Selena.
Tuttavia, la cosa che mi è piaciuta di più è la complessità della trama, la storia greca e gli intrighi, le vendette. Il finale sarà scontato e sdolcinato ma sicuramente è meritato.
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