- La prima domanda che mi è venuta in mente subito dopo aver letto il risveglio del Presidio in Eloise.... per quale motivo è successo ora? Non è che si è appena trasferita alla Vecchia Capitale eppure solo avviene questo dolorisissimo risveglio... inoltre non è una cosa che accade solo una volta visto che dopo Ashton dice che fa male solo all'inizio per poi diventare solamente una sensazione spiacevole...uhm...
Il fatto poi che lei si lasci tranquillamente riportare a casa dopo il fattaccio e che resti insolitamente tranquilla e lucida, posso solo spiegarmelo con lo stato di shock... in fondo aver rischiato di morire dovrebbe essere un'esperienza abbastanza traumatica...
- Effettivamente anche io penso che la sua reazione, la sera dopo, sia stata alquanto contraddittoria... ok diffidi di questo vampiro che ti ha salvato la vita ma che è comunque uno sconosciuto, e cerchi di affrontarlo con una croce...e dopo qualche minuto sei pronta ad andare con lui DA SOLA?!?!? Capisco che la sua avvenenza possa confondere ma cavolo....
- per quanto riguarda la sua fuga dal Clarimonde credo che, in quel momento, lei si sia resa conto veramente di quanto fosse successo e che si sia spaventata dalle sensazioni che aveva provato a causa del Presidio e dalla presenza di Ashton...
Poi...i pezzi che mi sono piaciuti di più, oltre a quelli che hai già detto tu, sono:
CITAZIONE
"Tutto bene?", domandò Christabel, sporgendosi attraverso il tavolo.
"Naturalmente, tutto bene", rispose Eloise, senza perdere il sorriso. Un istante dopo una risata bassa, fresca come aria nel buio della notte, la colpì facendola trasalire.
"Le ha quasi staccato una mano e lei si mostra indifferente", commentò una voce profonda alle sue spalle, "ma non mi sarei aspettato nulla di meno da Eloise Weiss: per ottenerla, quella mano, bisogna strappargliela".
L'ho trovato molto originale il modo per introdurre un personaggio fondamentale! Inoltre trovo che sottolinei molto bene anche la forza di volontà di Eloise.
poi....
CITAZIONE
Era veleno, veleno racchiuso in un'ampolla trasparente e meravigliosa, che si lasciava ammirare senza nascondere la propria essenza pericolosa.
CITAZIONE
"Pensavo ai peccati".
Una risata impalpabile si agitò nelle ombre gettate dalle lanterne a olio sulle pietre lucide della strada.
"Qual è il tuo, allora? Paura, oppure orgoglio?"
Lei sentì suo malgrado una risata premerle le labbra. "La vanità", ammise in tono quasi allegro.
