E' chiaramente un libro di passaggio alla storia di Thanatos e cioè di Morte.
Per quanto mi riguarda, pur avendo preferito il precedente, questo libro non è male.
Mi è piaciuta l'introspezione psicologica dei personaggi soprattutto nei confronti delle bugie e delle omissioni. Forte seguire chi mente che cosa a chi e la reazione di quest'ultimo quando lo scopre ma anche quando realizza che pure lui/lei non potrebbe lanciare la prima pietra
In particolare quando Arik si indigna per le bugie di Limos ma poi si rende conto che lui ha omesso per anni a sua sorella delle cose fondamentali della sua vita con la scusa di proteggerla.
Oppure quando Limos si indigna per un'omissione di Arik verso lei e i suoi fratelli ma poi capisce che non è il caso visto tutto quello che ha combinato lei!
E questi sono solo un paio di esempi...
Alcuni punti li ho trovati abbastanza banali: impossibile che i Cavalieri in migliaia di anni non ci fossero arrivati prima!
Possibile che neanche gli angeli avessero letto bene il contratto di Carestia con Satana? E' saltato subito all'occhio anche a me quella parolina...
Per non parlare di Than che... no, non ve lo dico manco sotto spoiler. Rovinerei la sorpresa alle + curiose!
Arik non mi ha preso molto. Troppo perfettino forse, non so.
Passa un mese sotto tortura all'inferno e non pronuncia il nome di Limos.
Poi la perdona subito per tutto quello che ha combinato e che combina nel presente.
Arriva pure a consolarla! Quello non è un uomo, è un santo!
Mi ingrippa molto di più Morte e non vedo l'ora che esca il prossimo libro che sarà su di lui
