Il bacio ribelle, di Lara Adrian - 10° libro della serie "La Stirpe di Mezzanotte"

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Anairo_Aisha
view post Posted on 12/1/2013, 16:00 by: Anairo_Aisha




Inizio col dire che questo libro, visto il personaggio controverso qual è Harvard, non poteva essere una via di mezzo: o era un completo disastro o un capolavoro.
Per me è stato il secondo e spiegherò il perché.
A parere mio la Adrian ne ha fatta di strada da “Il bacio di mezzanotte” che, non me ne vogliate, sembra la brutta copia di “Dark Love” della Ward!
La scrittrice è man mano maturata artisticamente e la psicologia dei personaggi ne è stata arricchita.
Sorprendentemente, e come non mi capitava da tempo con la Adrian, mi è piaciuto anche il personaggio femminile.
Tavia è meravigliosa: coraggiosa, intelligente, sensibile e pure selvaggia a volte :)
Chase è…. Wow! Non un commento molto esaustivo, lo ammetto, ma racchiude il mio pensiero che cercherò di spiegare meglio sotto spoiler (achtung: se ne sconsiglia la visione a chi non abbia già letto il libro)
Il libro inizia con un Chase tormentato che ha un unico obiettivo: fare da kamikaze.
Vuole uccidere Dragos, e se nel farlo dovrà rimetterci la vita, tanto meglio. Ormai per lui con la Brama di Sangue che lo tormenta e la conseguente paura di diventare un Ribelle non c’è più motivo di vivere se non far fuori il cattivone e morire in pace.
Peccato che la vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri piani e infatti rincontra Tavia.
Non appena la rivede, attraverso il vetro del confronto all’americana, entra in gioco l’istinto di protezione che lo porterà a mettersi in gioco e a rivalutare le scelte precedenti; oltre che a innamorarsi perdutamente di lei (ricorderete che se ne era già invaghito nel libro precedente).

Qui Chase passa dal rompibip dei libri precedenti a personaggio con una volontà di ferro e un desiderio di ricominciare a vivere nonostante tutto.
Harvard mi aveva già intrigato nei libri passati ma qui me ne sono innamorata perdutamente :wub:
Non si parla però solo della coppia protagonista. Mi è piaciuta ad es. l’inversione di ruoli tra Lucan e Tegan.
Se nel passato era stato Lucan a portare un po’ di sale in zucca all’allora scontroso Tegan, qui si vede un’inversione di tendenza.
Il capo dell’Ordine è in crisi esistenziale perché, se da un lato vuole soddisfare un desiderio della sua Gabrielle (che in verità è anche il suo), dall’altro trova poco saggio farlo.
Tegan con una pacatezza e una lucidità, che non avrei creduto possibile dai primi libri della serie dov’era il membro problematico del gruppo (poi ha passato la palma a Chase), lo fa ragionare e instradare su una linea di pensiero che non aveva preso in considerazione.
Una dimostrazione di amicizia profonda in un legame che nel tempo si è trasformato e rafforzato: l’ho trovato molto commovente.
:commossa:
Toccante è stato anche il battesimo in versione Stirpe del piccolo Xander Raphael (di cui non dirò chi sono i genitori per non fare spoiler a chi è indietro con la lettura di questa serie :P ).
Con questo libro finiscono i racconti di una generazione della Stirpe e sono curiosissima di scoprire cosa si inventerà la Adrian per la prox di generazione. In particolare sono già impaziente di leggere la storia tra Kellan e Mira. Quell’intelligente ragazzina, a parer mio, diventerà un’adulta moooooolto interessante… ;)
 
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16 replies since 7/11/2012, 21:57   737 views
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