Colpevole d'amare, di Jessica Bird alias J.R. Ward - 17 Gennaio

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A&P
view post Posted on 26/1/2013, 12:12 by: A&P




Ero molto indecisa se commentare o meno questo libro per diverse ragioni.
L'ho letto in poche ore tirando l'alba con la curiosità di vedere dove la storia andasse a parare e, ad un primo sguardo superficiale, direi che è un romance piacevole. Ma non brillante.
Quando si vanno a toccare dei mostri sacri come la signora Jessica Bird si ha sempre il timore di dire qualcosa di troppo, di dare dei giudizi troppo forti. Ecco perché sono ancora dibattuta su che giudizio dare. Magari ne do due, uno più obiettivo l'altro meno.
Il libro ha una trama romance molto scontata, non ci sono picchi di azione e l'intreccio è minimo. Forti però sono i personaggi.
Callie è una donna davvero singolare, orgogliosa, dignitosa come lo son poche, ma nello stesso tempo tenera, dolce e capace di mettersi in gioco nonostante le paure. Purtroppo è poco incline a fidarsi degli altri, ad affidarsi alle cure degli altri.
Jack è un uomo solido e sicuro, anche quando tutto il suo mondo, meticolosamente costruito, gli crolla sotto i piedi. Mostra una grande onestà intellettuale e una acuta intelligenza, che unite al suo fascino e al suo essere un uomo sincero, lo rendono un personaggio davvero unico che si inserisce perfettamente nel filone romantico di questo libro. E' l'uomo perfetto e non vacilla. A differenza di molti uomini nella sua posizione e con la sua vita, lui non mostra quelle turbe psicologiche che tanto vanno di moda oggi. Insomma è una bella persona oltre che oltremodo affascinante.
Ora perché la mia premessa. Tanto i personaggi sono forti quanto la trama piatta.
La storia è lineare, non ci sono incidenti di percorso, non ci sono fraintendimenti o litigi. Ci sono due persone che si conoscono gradualmente ma che si ritrovano quasi subito innamorate. Tutto bello, tutto normale. Peccato che come piatta è la trama piatte le emozioni che mi ha suscitato. E ora arriviamo al giudizio più personale.
Macinando pagine dopo pagine mi trovavo sempre a sperare in un qualcosa che mi travolgesse. Mi chiedevo quando una scena mi avrebbe provocato i brividi, quando una stretta al cuore o un nodo alla gola. E poiché mi rendo conto che sono pretenziosa a una cinquantina di pagine dalla fine mi sarei anche accontentata di un piccolo crampo allo stomaco, piccolo piccolo.
E invece nulla.
Ho cercato di dirmi di guardare l'autrice con altri occhi, cosa che suggerisco a tutti quando si approcciano a Fallen Angel. Premo sempre sul principio che la Ward è una grande autrice proprio perché riesce a variare registri.
Per "Una donna indimenticabile" c'ero riuscita. Anche lì era un romance non eccezionale, immaturo, con una sottotrama thriller non molto convincente, ma la storia tra i due protagonisti almeno era travagliata, ricca di pathos, di emozioni.
Ma per questo libro non riesco a scindere l'autore dal prodotto. Sono abituata a vedere l'anima della Ward trasparire dalle pagine, sono abituata a leggere il cuore dei suoi personaggi, a sentire sulle mia pelle le loro emozioni.
Ma qui di anima ce n'è poca.
Il libro è precedente alla famosa Confraternita ma è successivo a "Una donna indimenticabile", perciò non riesco a trovare alcuna scusante. E' un prodotto anonimo che non spicca tra le altre autrici del genere romantico. L'avrebbe potuto scrivere chiunque. Ed è forse proprio questo che mi lascia una grande amarezza. La Ward non è chiunque.
Non so se questo libro sia un prodotto scritto con il mero calcolo di una pubblicazione romance più semplice di quella paranormal, o se erano esperimenti giovanili rivalutati. So però che la Ward ha intelligentemente cambiato strada, dedicandosi ad un genere, il paranormal romance, in cui eccelle, in cui non è una tra le tante, ma la migliore in assoluto.
Consiglio la lettura a chi vuole passare qualche ora in compagnia di una storia romantica ma non appassionata.

Edited by A&P - 26/1/2013, 13:45
 
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