RECENSIONE A CURA DI: KARIN LOCCI
Libro: Un'estate di perdizione
Autore: Stephanie Ash
Editore: Tre60
“Un'estate di perdizione” è un libro che mi ha lasciato veramente con l’amaro in bocca. Logicamente sapevo che il libro era un romance-erotico ma sinceramente di romance non ci ho trovato granché.
La scrittura, anche se scorrevole, ci accompagna in una lettura che ti fa chiedere in continuazione: “ma quando succede qualcosa?”. Già credo che la trama sia forviante. Ci si aspetta di trovare una protagonista che si ha dei problemi di coppia ma che, inseguendo il suo sogno di archeologa, si trova a vivere delle piacevoli avventure, almeno sentimentali, in una splendida terra come la Grecia. Niente di tutto questo.
Ho trovato la protagonista “sciapa”, senza un minimo di carattere o di sicurezza. Il libro inizia presentandoci Anna, una giovane archeologa fidanzata ormai da 6 anni con il suo storico ragazzo del liceo, Justin. Lui è un broker di successo mentre lei vive nella speranza di riuscire un giorno a far parte di una ricerca che porterà alla luce dei tesori storici importanti. La sua occasione sembra presentarsi quando le offrono di partecipare ad uno scavo in Grecia, un lavoro di due mesi che però la costringerà a lasciare la sua Londra ed il suo bel fidanzato. Qui uno pensa: “Che c’è di male? Sono solo due mesi e se è veramente la sua occasione per coronare il suo sogno che problema c’è?”. Il problema sta nel fatto che il caro Justin non vuole che lei parta e dopo una notte di grande passione, la loro ultima notte prima che lei vada via, cerca di convincerla a rinunciare a questo suo sogno, forte del fatto che lui guadagna abbastanza per entrambi. Già qui ci sono rimasta come un allocca. Ma dico, se la ami veramente come puoi troncarle così le gambe? Ma la cosa peggiore è che quando lei gentilmente rifiuta e cerca di fargli capire che è una cosa importante per lei e che se lui volesse prendersi qualche giorno di ferie potrebbe essere anche un ottima occasione per passare delle splendide giornate sulle favolose spiagge della Grecia, lui cosa fa? Sbrocca e se ne va, lasciandola giustamente interdetta.
Così inizia questo romanzo e leggendo le prime pagine ci si aspetta di trovare una storia interessante. Lei che parte per una bellissima avventura, la possibilità di coronare il suo sogno, passare due mesi facendo quello che ami e soprattutto in un posto da favola. Beh, tutto questo non c’è o meglio, c’è ma non è per niente sviluppata. L’unica cosa che ci troviamo sono pagine infinite di sesso occasionale e senza sentimento. Ora voi penserete: “Vabbè, almeno si sta divertendo.” E invece no, perché non è lei che se la spassa con tutti i maschi che incontra, ma è la sua collega Miranda, che diventa la protagonista assoluta.
La nostra Anna invece si strugge giorno dopo giorno dietro il pensiero che forse la sua storia con Justin si sia veramente chiusa in modo così freddo e aspetta con trepidazione anche un suo solo messaggino che non arriva mai.
Allora lei cosa fa? Decide di scrivergli una lettera erotica a cui non segue comunque risposta. Allora si inizia a sperare che finalmente si dia una svegliata, che cerchi conforto tra le braccia del suo bellissimo collega greco che non aspetta altro che infilarsi nel suo letto. Manco per niente. Continua a vivere le sue giornate tra lo scavo archeologico e la noia più assoluta. Ed intanto Miranda se la spassa come poche. Ed è così per tutto il libro, non succede nulla fino praticamente alla fine dove Justin decide di andare in Grecia a seguito della lettera ricevuta con grande ritardo. Qui ho pensato: “Bene, almeno le cose a livello sentimentale si sistemeranno. Lui si è deciso ad andarla a trovare e a passare un po’ di tempo insieme.” Manco per niente. Ha praticamente preso un giorno di ferie per riandarla a prendere. E lei che fa? Senza neanche pensarci due volte lascia tutto e riparte con lui, abbandonando il lavoro. Ma neanche in questa scelta è decisa perché neanche un giorno e ritorna in Grecia per fare cosa? Ricongiungersi con il suo grande amore. Il suo collega. Ora voi penserete che non c’è niente di male a trovare un nuovo amore. Certo, sempre che questo amore sia stato in qualche modo coltivato, vissuto, sentito. Invece la loro “storia” si riassume in un paio di semplici occasioni in cui lui cerca di far breccia nel suo cuore e lei lo respinge.
Punto. Basta. Termina così un libro che, a mio modesto parere, cerca solo di sfruttare il filone erotico che ultimamente sta spopolando tra le lettrici. Il brutto è che neanche quel lato è curato. I rapporti sessuali descritti sono freddi e poco coinvolgenti. Leggendo non si riesce ad immedesimarsi in nessuno dei protagonisti ma non si riesce neanche a capirli bene perché anche la cura dei singoli personaggi non è stata minimamente curata.
Sono rimasta così poco colpita da questo romanzo che non sono riuscita neanche a fare una recensione come si deve. Se avessi dovuto scrivere considerando trama, personaggi ed il talento della scrittrice non sarei riuscita a scrivere più di due righe.
In tutta onestà non mi sento di consigliare la lettura di questo libro. Certo, il mio è sempre un parere personale. Lungi da me aver la pretesa di dare un giudizio globale. Mi verrebbe da dirvi che potete considerare la lettura se proprio non avete altro tra le mani ma poi mi dico che con tutti i libri che escono perché dovete perdere tempo dietro ad un romanzo che non ha né capo né coda?
La valutazione finale è di 2 stelline perché darne 1 mi sembra veramente eccessivo considerando che comunque apprezzo chi ha la forza ed il coraggio di mettersi in gioco scrivendo un libro e riuscendo a pubblicarlo. Peccato che ormai non sembrano esserci più filtri nell’editoria e si rischia, come in questo caso, di trovarsi tra le mani una vera delusione.
