…1,2,3… Omicidi al Liceo, di Teresa Angelico

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view post Posted on 4/4/2013, 20:46
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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...1, 2, 3... OMICIDI AL LICEO

La giovane e ingenua Elisabetta si illude che la scuola sia un luogo sicuro. Scoprirà presto che non è così. Un assassino crudele e implacabile si cela fra i suoi colleghi. Assisterà sconvolta e spaventata a una serie di omicidi. Nella piccola città di provincia, fra ignoranza e superstizione, non si vuole ammettere che l'assassino sia un membro della comunità. Si ventila l'ipotesi che una terribile maledizione abbia colpito la scuola. Elisabetta reagirà con forza e determinazione per dimostrare che il male ha un volto umano e può essere sconfitto.

covercopiaElisabetta Ortica ha raggiunto il suo obiettivo. Dopo anni di insegnamento precario, ha una cattedra. È di ruolo finalmente! Insegnerà matematica e fisica nel liceo che ha frequentato da ragazza. La scuola più prestigiosa della città. Si sente felice e arrivata. I suoi problemi sono finiti e potrà rilassarsi. Gli sembra di essere entrata in una sorta di macchina del tempo che la riporterà agli anni della prima giovinezza.
L'arrivo di Arianna Martini, troppo giovane e troppo bella, porterà lo scompiglio nel liceo. L'ambiente provinciale e cristallizzato verrà scosso. Arianna attirerà l'odio di tutti e questo decreterà la sua condanna a morte.
L'omicidio di Arianna scuoterà Elisabetta e la catapulterà di fronte alla realtà. Il mondo che lei immaginava e desiderava non esiste. Nulla è o, potrà mai, tornare com'era prima.
La situazione precipiterà, quello di Arianna sarà solo il primo di una serie di omicidi apparentemente inspiegabili e immotivati.
Il mondo intorno a Elisabetta si sgretola e lei è tentata di lasciarsi andare all'ansia. Iniziano a circolare incontrollate voci su una tremenda maledizione che ha colpito la scuola. Elisabetta con l'aiuto del suo più caro amico, Sergio, riuscirà a trovare dentro di sé la forza per reagire. Spazzerà via le superstizioni e i pregiudizi e guarderà a quello che le accade intorno in maniera razionale. Solo così riuscirà a venire a capo del torbido mistero che infetta la scuola.. Nella sua ricerca, Elisabetta scoprirà che niente è come sembra e che nessuno è come dice di essere.
La storia è liberamente ispirata al romanzo di Agatha Christie “C’era una volta” (1944)

Genere: Thriller
Pagine: 250
Prezzo: € 2,99
Potete comprarlo qui!






Lanostrarecensione_zps0bdfebe8



Edited by Pau_7 - 15/9/2014, 13:51
 
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view post Posted on 31/5/2013, 20:38
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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... 1, 2, 3... OMICIDI AL LICEO
Teresa Angelico




«Non so come dirtelo» disse infine Sergio, a bassa voce. «A volte, il cambiamento è dovuto alla consunzione e, a volte, alla corruzione. La consunzione produce degli effetti subito visibili all’esterno, le cose si usurano, i colori sbiadiscono, tutto l’insieme invecchia e perde di funzionalità. Ma c’è anche un altro tipo di male, ed è un male che agisce dall’interno: la corruzione.
Apparentemente, tutto è come prima, immutabile, integro. Ma il male ha cominciato ad agire dall’interno e, piano piano, cresce e attacca tutto il sistema rendendolo marcio e corrotto.»


Elisabetta è una donna che nella vita ha sempre avuto un obiettivo ben preciso: tornare nella sua città natale e poter insegnare nel suo liceo. La vita, purtroppo, ci mette davanti sempre molti ostacoli e crescendo si rischia di perdere la serenità e la semplicità che caratterizza la vita degli adolescenti. Ecco perché Elisabetta cerca di tornare alle sue origini, nel posto che nel suo cuore è sinonimo di sicurezza e tranquillità.
Quando questo accade, la nostra protagonista si trova a dover fare i conti con la realtà. Non basta tornare dove si è stati bene per riprovare le stesse sensazioni. Inevitabilmente le persone crescono, cambiano e molte volte la vita indurisce e devia alcune di queste. E’ una dura verità che Elisabetta stenta ad accettare e lo scatenarsi di eventi catastrofici fanno crollare piano piano tutte le sue sicurezze.
I suoi colleghi e amici iniziano a morire in modi strani e inspiegabili, il caos prende il posto della tranquillità che regnava in un paesino raccolto e semplice. Fortunatamente non è sola in tutto questo. Il suo amico Sergio le sarà vicino e la aiuterà a portare luce su questi omicidi.

La Angelico, con un linguaggio semplice e scorrevole, ci presenta uno scenario che, a parte gli omicidi, tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta.
È nella natura umana volere sempre di più, non accontentarsi, ma alcune persone sono disposte a tutto pur di arrivare dove vogliono. È questo il cuore della storia, quello che l’autrice cerca di farci vedere raccontandoci degli avvenimenti all’apparenza semplici ma strutturati in modo attento.
La narrazione corale ci aiuta ad avere un quadro più ampio e ci fa conoscere tutti i protagonisti in modo completo. Un’analisi di questo tipo permette al lettore di osservare i particolari da più punti di vista.
Il materiale da elaborare è maggiore, ma allo stesso tempo funzionale alla trama e al genere.
Ogni personaggio, infatti, ha una propria visione dei fatti, delle simpatie e antipatie ed ognuno ha dei sospetti che a volte non ricadono sulla stessa persona.
La singolarità dei punti di vista, la visione d’ insieme discordante eppure mai personale, sono la chiave di questo giallo che non risulta né banale, né noioso ma che accompagna il lettore fino alla fine.
Molta attenzione è stata data all’interazione tra i vari protagonisti ed i dialoghi sono molto ricchi e ben strutturati. La lettura procede in modo fluido e veloce. I continui colpi di scena tengono il lettore incollato alle pagine ed è inevitabile arrivare ai capitoli finali con ancora molti dubbi ed incertezze. La chiusura è semplice e chiara e nulla toglie alla bellezza del romanzo. La trama non risulta mai forzata e gli eventi si susseguono in modo naturale e scorrevole.
Un giallo adatto a tutte le età vista la semplicità della narrazione e la mancanza di scene crude o pesanti.



Edited by Pau_7 - 26/1/2015, 21:39
 
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view post Posted on 9/6/2013, 12:20
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Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

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Ora potete leggere un estratto, fornitoci dall'autrice stessa, per farvi conoscere lo stile di scrittura e darvi un piccolo assaggio del favoloso mondo di "OMICIDI AL LICEO".
Buona lettura!



Pag.69


Anche Paolo aveva le sue gatte da pelare. La storia della pagina web e del video in stile rapper prodotto con i soldi pubblici era esplosa. Lui aveva cercato di far passare le sue responsabilità sotto silenzio ma, nonostante i suoi sforzi per insabbiare il tutto, la voce del suo coinvolgimento nella faccenda era trapelata e giunta alla stampa. I giornalisti, in mancanza di altre notizie, si erano tuffati nella vicenda e ne avevano esagerato la gravità. Sul giornale locale era apparso un articolo sull’argomento che titolava a tutta pagina e in caratteri cubitali:

"LA SCUOLA PUBBLICA A CORTO DI RISORSE?"
"Ecco Come al Liceo Marcantonio Maretti Si Sperperano i Soldi del Fondo di Istituto"

Lo scritto che seguiva, non firmato, ridicolizzava il funzionamento del sito Internet del liceo classico e sottolineava che erano stati bruciati ventimila euro per realizzarlo. Gran parte della spesa era servita a pagare il cachet del cantante. Che, fra l’altro, come si diceva nell’articolo, aveva un talento per lo meno discutibile.
Ormai, Paolo era diventato la barzelletta della scuola e, quando passava, capitava spesso che qualche burlone gli mormorasse alle spalle canticchiando, sarcastico:

“Vieni al liceo amico
Dai fai come ti dico! Uh uh, uh uh, uh uh.”

L’uomo faceva finta di non sentire ma, chiaramente, gli dava parecchio fastidio. Anche perché rimaneva convinto, contro tutto e contro tutti, di essere un incompreso. Secondo lui, quei soldi erano stati spesi in maniera oculata e proficua.
Amilcare, poi, non stava certo molto meglio. Per i suoi studenti era stato fin troppo facile coglierlo in fallo. Lo avevano ripreso con il telefono cellulare mentre, dopo aver assegnato un compito in classe, si lasciava andare a schiacciare un bel pisolino. Nel video appariva davvero patetico. Aveva la testa poggiata di lato sulla cattedra, la bocca semiaperta e russava in maniera raccapricciante. Il filmato, che i ragazzi avevano girato per scherzo, era poi finito, non si sa come, sulla scrivania del Provveditore agli Studi. Per un insegnante come Amilcare, che doveva ancora superare il periodo di prova, la cosa poteva avere serie conseguenze.
Nemmeno Giovanni si era salvato dalla sfilza di guai e di maldicenze che stavano colpendo un po’ tutti a scuola. Si era diffusa la notizia che una sua cugina era titolare di un’agenzia di viaggi. La stessa, guarda caso, che tutti gli anni vinceva la gara d’appalto per l’organizzazione delle gite scolastiche. Le chiacchiere sull’argomento circolavano incontrollate. Sicuramente, si diceva in giro, era quella la ragione per cui Giovanni riusciva a trascorrere le sue ferie in località così esotiche. Lo stipendio di insegnante non gli avrebbe consentito di avvicinarsi a certe destinazioni neanche con la fantasia. L’unica spiegazione, secondo i più, era che quei viaggi costituivano una specie di tangente che la cugina gli riconosceva in cambio dei suoi favori quando il liceo sceglieva l’operatore turistico.
Per quanto riguardava Carla, infine, i problemi non le mancavano di certo. Lei era schierata politicamente e tutti ne erano a conoscenza da anni. Colleghi, alunni e genitori lo avevano sempre accettato. Fino a quel momento, nessuno aveva avuto qualcosa da ridire al riguardo. Adesso, improvvisamente, veniva accusata dai genitori e dagli alunni di tenere dei comizi più che delle lezioni. Era stato persino richiesto l’intervento di un ispettore da Roma! Anche per lei, quindi, le cose cominciavano a mettersi male. La faccenda poteva rivelarsi una fonte inesauribile di grattacapi.
Tutti, ma proprio tutti, erano convinti che ci fosse Arianna dietro questi fatti ma, purtroppo per loro, non potevano portare alcuna prova.
 
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