L’uomo che attraversò il tempo per me, di Francesca Borrione

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adriana*
view post Posted on 10/5/2013, 07:15 by: adriana*




Recensione "L’uomo che attraversò il tempo per me" di Francesca Borrione a cura di Adriana Munno


A tutti capita di sentirsi fuori luogo, fuori posto e anche fuori contesto almeno una volta nella vita. A tutti capita di non amarsi, di non amare non solo il proprio aspetto ma anche la propria personalità. A tutti capita di sentirsi il brutto anatroccolo circondato da perfettissimi cigni. Ecco come si sente costantemente Selma. Sempre inadatta ed esclusa, una ragazza dal cuore spezzato, pieno di insicurezze e paure, una ragazza che guarda il mondo circostante evolversi ma ha paura di assecondare i cambiamenti. E’ difficile, infatti, credere in un futuro quando la persona che ami distrugge ogni sentimento svuotando di significato la tua vita e riempiendola di dolore.
Solo la solitudine le fa compagnia. Selma la solitudine la brama e la cerca, ne ha bisogno, come Linus ha bisogno della sua coperta.
In un sfavillante New York del 2000, la nostra protagonista è molto simile a chiunque di noi e per questo è impossibile non immedesimarsi in lei, impossibile non trovare riscontro nella propria vita, impossibile non fare almeno un piccolo paragone, perché tutti prima o poi ci siamo messi in discussione nonostante la propria autostima, il proprio ego, nonostante tutto.
E così Selma vive una vita piatta e monotona, banale e piatta. Ma cosa accade quando uno sconosciuto, che silenzioso ti osserva fino a conoscerti meglio di chiunque altro, scrive un libro su di te e te lo invia?
Cosa faresti se un uomo misterioso, che potrebbe essere la tua anima gemella, è lì fuori e tu non sai come trovarlo?
Lui l’ha osservata attentamente e nel manoscritto che le fa recapitare le fa notare la bellezza che lei non vede, la gentilezza che lei nasconde, la simpatia che cela e l’intelligenza incompresa. Lui la apre al mondo, lui fa quello che nessuno fa, non solo la guarda, lui la VEDE.
Selma non può far altro che aprire gli occhi e risvegliarsi alla vita, perche lo sconosciuto ha pienamente ragione e così si aprono nuove strade, nuovi punti di vista per guardare il mondo e nuovi amori.
Selma incontra qualcuno, ma quel qualcuno è la sua anima gemella nascosta? Quel qualcuno che ruolo avrà nella sua vita? Verrà delusa o prenderà in mano la sua vita a pieno coraggio? L'amore è forse un sentimento sopravvalutato?
Un romanzo straordinario, pieno di citazioni non solo letterarie ma anche cinematografiche che riportano ad un passato non troppo lontano. Un romanzo che fa riflettere sul significato dell'amore, del dolore e della fiducia. Un romanzo fuori dagli schemi e mai banale, che mai annoia perche è talmente carico di sentimenti e contenuti da arricchire l'animo del lettore in modo consistente. A volte, forse, l'autrice si è un po’ soffermata troppo sui dettagli e sulle descrizioni e questo ha leggermente compromesso la scorrevolezza di lettura ma mi ha talmente fatto riflettere e pensare che questo deficit passa in secondo piano.
Bisogna aprirsi alla vita, ai cambiamenti e ai sentimenti, perché restare chiusi non spezza il cuore ma ci fa perdere un sacco di esperienze meravigliose, ci preclude la vita, ci nega l'amore. La vita è solo una e merita di essere vissuta al massimo.
 
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