Patrick, di Paola Gianinetto - 2° Libro della serie "Principi azzurro sangue" (I Vampiri di Windhill)

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Lucy85
view post Posted on 17/7/2013, 09:51 by: Lucy85

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Paola Gianinetto torna ad affascinarci con il secondo volume della serie Principi Azzurro Sangue, il cui protagonista stavolta, è Patrick Moran.
Nel primo volume abbiamo imparato ad apprezzare come due mondi, apparentemente inavvicinabili, possono in realtà intersecarsi tra loro nelle figure di Kyler e Nia, un vampiro e un’umana che insieme hanno saputo andare ben oltre le differenze tipiche tra le due specie, per giungere all’essenza di sentimenti presenti in entrambe le parti: odio, rancore, amicizia, amore. Ma le difficoltà incontrate da Kyler, che temeva il suo lato “vampirico” in quanto rappresentava un pericolo per la sua amata, non sono nulla se paragonate a quelle del protagonista di questo secondo volume.
Patrick Moran non è un semplice vampiro. La sua potenza, la sua età, lo collocano all’interno della cerchia degli Antichi…anzi lui è “l’Antico”, un vampiro che suscita paura e sottomissione in ogni essere, un vampiro la cui “regola di vita” è fare sempre quello che vuole quando vuole. Possiamo dire che Patrick mette ben in evidenza uno degli svantaggi più pericolosi dell’immortalità: il cadere ineluttabilmente in un guscio apatico, giungendo a distaccarsi da ogni stimolo esterno.

CITAZIONE
Ogni barlume di desiderio, per quanto fragile e inconsistente, era come una boccata d’aria fresca per la distesa piatta e sconfinata delle sue emozioni di immortale.


Forse è proprio questo suo modo di pensare che lo spinge, aldilà dei suoi doveri in veste di Antico, ad intraprendere un viaggio in Italia per risolvere quella che si presenta come una minaccia per la sua specie…una minaccia in forma umana, e più precisamente nella figura di Anita Bruni.
Anita è una ricercatrice alla facoltà di antropologia con una particolare ossessione verso i vampiri, un’ossessione che la porta ad aggravare quel senso di “fuori posto” con cui da sempre convive, una sensazione che non l’abbandona mai e che non le permette di integrarsi completamente in nessun luogo. Ma ciò che rende Anita un pericolo, agli occhi di Patrick, non è solo per via della sua ossessione, per la sua ricerca di prove che confermino l’esistenza dei vampiri, quanto piuttosto per il fatto che lei è una Discendente, un essere speciale quasi del tutto immune ai poteri vampirici. L’incontro tra i due è inevitabile e porterà entrambi alla scoperta di emozioni a lungo sopite.
Se già nel volume di Kyler il personaggio di Patrick mi aveva incuriosita, qui mi ha letteralmente affascinata. Lui è un vampiro consapevole della sua potenza, del suo stato, costretto ad esercitare un controllo costante su se stesso per evitare disastrose conseguenze. Un vampiro temuto dalla sua specie fatta eccezione per poche persone che considera come amici. La vicinanza con Anita risveglia in lui sensazioni da tempo dimenticate, alimentando quella voglia di vivere ridotta a poco più di una scintilla. Ma se da un lato tutto ciò rappresenta qualcosa di positivo e straordinario per il vampiro, dall’altro la riscoperta di questi sentimenti intaccano il controllo di Patrick, il quale si ritrova diviso tra la consapevolezza di dover assolvere al suo ruolo di “difensore” della sua razza, e al desiderio di cedere alla volontà dell’uomo che ha iniziato ad emergere dal profondo del suo essere.
Anita invece è una donna alla costante ricerca di una verità che ossessiona ogni suo pensiero e che la porta a vivere una vita insoddisfacente, derisa dai colleghi universitari e privandola di una serenità interiore. Il suo incontro con Patrick scatena in lei una miriade di sensazioni contrastanti, sensazioni che la confondono ma che, al contempo, le permettono di scoprire la verità su se stessa e sui pericoli che corre in quanto Discendente.
Il libro potrebbe essere diviso in due parti, una prima che si svolge in Italia e nella quale facciamo la conoscenza dei personaggi principali e di cui ci viene dato un assaggio della complessità delle loro personalità. La seconda invece si svolge negli stessi luoghi che aveva fatto da sfondo al primo volume della serie, a Windhill, nel Michigan, ed è stato molto piacevole ritrovare quei personaggi che avevo imparato ad amare. Riecco quindi comparire Kyler, con il suo atteggiamento da “duro”, Beth, con la sua umanità e infine Nia, ormai giunta a patti con la sua nuova condizione. Forse proprio per via del suo recente cambiamento o per il fatto che entrambe siano delle Discendenti, si instaura un meraviglioso legame di sorellanza tra Nia e Anita, due donne “costrette” dal destino e intrecciare le loro vite con quelle di creature così potenti e capaci di provare sentimenti così forti da permettergli di superare ogni ostacolo.
Paola Gianinetto è riuscita ancora una volta a creare una storia ricca di intrighi, complotti, insidie nascoste accompagnata da una lenta ed inesorabile scoperta di sentimenti così profondi da riuscire a scuotere anche l’animo immortale di un vampiro Antico come Patrick.
 
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