Capitolo 5, "Reckoning" di Jeaniene Frost

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/6/2013, 16:53
Avatar

Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

Group:
Admin
Posts:
8,149
Location:
Roma

Status:


RECKONING



LE NOSTRE TRADUZIONI SONO LAVORI AMATORIALI TOTALMENTE ESEGUITE DAI NOSTRI UTENTI E SENZA SCOPO DI LUCRO.
SONO RISERVATE ESCLUSIVAMENTE AI NOSTRI UTENTI ED E' ASSOLUTAMENTE VIETATO PRELEVARE QUESTE TRADUZIONI, INTERAMENTE O PARZIALMENTE, PENA IL BAN.


Tradotto da Sara Stefanelli







Capitolo 5




Il giorno dopo Bones uscì dal Quartiere Francese e andò in un negozio chiamato Il Ratto Sommerso, notando con divertimento il terreno cosparso di mattoni in mezzo all'uscio della porta. Era una barriera protettiva voodoo, apparentemente capace di tenere fuori chiunque augurasse del male al proprietario del negozio. Un peccato che non funzionasse con le persone che non credevano nel voodoo. O con i vampiri.
Non appena entrò nel negozio, Bones girò la scritta da APERTO a CHIUSO e serrò la porta dietro di sé. Un uomo piccolo e avvizzito dietro il bancone alzò lo sguardo, sbatté le ciglia... e poi cercò di scappare.
Bones attraversò la stanza e passò sopra al bancone in meno tempo rispetto a quello impiegato dall'anziano proprietario del negozio ad alzarsi dalla sedia. Rise sommessamente quando l'uomo si lasciò andare in una valanga di parole Creole che maledì Bones, la sua discendenza e molti dei suoi antenati.
"Ricordati, Jean Pierre, parlo Creolo, quindi tutto ciò che dici potrà e verrà usato contro di te e tutto il resto."
"Diavolo," Jean Pierre disse in Inglese con un sibilo. "Speravo di aver visto l'ultimo di voi anni fa."
"Adesso, amico, stai ferendo i miei sentimenti! Non so perché tu abbia una simile avversione nei miei confronti. Io e tuo nonno siamo andati d'accordo splendidamente e sono grato di avere trovato te ancora qui."
Gli occhi di Jean Pierre attraversarono il negozio, ma non c'era nessuno a parte loro due. Non era una sorpresa. Gli articoli che aveva sugli scaffali erano brutti, alcune magliette scadenti e vari articoli di scena, tutti in condizioni contestabili e con prezzi assai più alti rispetto alla maggior parte dei concorrenti.
Ma il vero mercato di Jean Pierre era il voodoo. I negozi del Quartiere erano per turisti e per ignoranti. Jean Pierre forniva ingredienti originali per esperti e perspicaci acquirenti e la sua famiglia era sul mercato dagli esordi di questa città. Lui era uno di quelli che sapeva molti dei segreti più oscuri di New Orleans. E visto che Jean Pierre aveva ereditato la caratteristica di famiglia dell'immunità verso il controllo della mente dei vampiri, Bones non poteva semplicemente usare il suo sguardo per estorcergli informazioni, che gran peccato.
"Ora, cos'è che volevo chiederti? Ah sì, il tizio dai capelli rossi che si chiama Ralmiel. Vampiro, più o meno della mia stazza ,e ha l'incredibile nuovo potere di sparire nel nulla. Cosa sai di lui?"
Dall'espressione del viso di Jean Pierre, sapeva di sicuro qualcosa su Ralmiel, ma non voleva condividere le informazioni.
Bones non perse un minima parte del sorriso. "Hai bisogno che ti picchi un po' prima di rispondere? Non c'è nessun problema. Fammi solo sapere quale osso vuoi che ti rompa per primo e lo farò immediatamente."
"Diavolo," sibilò Jean Pierre. "Non siete altro che morti viventi, entrambi, e neanche la terra vi vuole."
Bones scosse la mano. "Sì, certo, siamo tutti miserabili tizi traditi da Dio e da Madre Natura in persona, ora va' avanti."
A Bones non andava proprio di iniziare a colpire quel vecchietto. Avrebbe richiesto troppo tempo.
"Il diavolo dai capelli rossi viene qui in giro ogni tanto," disse Jean Pierre, sputando fuori le parole. "Ci sono dei feticci fatti apposta per lui, usa la magia."
"Ai vampiri è proibito l'uso della magia. E' una delle poche leggi che Caino ha proclamato per la sua gente. Sono sorpreso che Ralmiel ne faccia uso così apertamente."
La bocca di Jean Pierre si incurvò. "Caino. Dio avrebbe dovuto ucciderlo prima che ammazzasse Abele, non trasformarlo in vampiro per punizione. Riguardo a Ralmiel, tutti quelli che lo vedono praticare magia, non vivono abbastanza a lungo per dirlo in giro, credo."
Questo avrebbe evitato la divulgazione, sicuramente. Ma certe persone dovevano saperlo oltre a Jean Pierre.
"Questa magia che Ralmiel usa, chi la fa?"
"Non lo so."
Bones rivolse a Jean Pierre uno sguardo misurato. "Non mi divertirà, ma o ti estorcerò le risposte, o ti porterò con me e continuerò a nutrirmi con il tuo sangue che senza dubbio avrà un sapore terribile, fino a quando non ti stuferai di essere il mio pasto e mi dirai tutto."
"Spero che lei tramuti il tuo sangue in polvere," sputò Jean Pierre, ma diede a Bones un nome e il suo indirizzo.
"Chiamami se vedi ancora Ralmiel," ordinò Bones a Jean Pierre, scrivendo il suo numero sul retro di un elegante sottobicchiere in vendita sul bancone. Recava una citazione: "Non si lecca da solo!" Abbastanza vero.
"Non farmi porre fine al lungo e amichevole rapporto con la tua famiglia facendo qualcosa di stupido," aggiunse Bones, lasciando che il bagliore verde colpisse i suoi occhi mentre gli allungava il sottobicchiere.
Jean Pierre lo prese. "Non ho rapporti con i diavoli. Porta un po' troppa magia in seguito."
Bones annuì appena mentre usciva. Era abbastanza vero, dopo tutto.

Era il quarto giorno che Bones era in città quando si scoprì un altro omicidio. Come al solito, Bones andò sulla scena per vedere se c'era qualcosa che avrebbe potuto usare per rintracciare i LaLauries.
Jelani parlò con il detective assegnato al caso. Dalla loro conversazione tranquilla, Bones immaginò che il detective pensasse che Jelani fosse uno dei più grandi donatori della città e che Bones fosse un investigatore privato.
Bones fece sì che Jelani facesse uscire tutti dalla casa prima di entrare, ignorando le cazzate che il detective borbottava su di lui che avrebbe contaminato la scena. Avrebbe lasciato la scena decisamente meno disordinata di quanto avrebbero fatto quei tizi. Una volta solo, camminò per l'appartamento, inspirando profondamente ogni due secondi.
C'è lo stesso odore di maschio e femmina dell'altro appartamento. Hanno passato meno tempo qui, comunque, e hanno fatto un gran casino per la fretta. Quegli schizzi di sangue provengono da un'arteria, con un'angolazione che suggerisce che la ragazza stava correndo mentre le aprivano la gola. Sebbene non fosse la stessa ragazza che avevano finito in cucina. Era lei la povera ragazza a cui apparteneva l'appartamento, e non le erano rimaste le gambe per scappare.
Il ragazzo stava guardando. Il suo sangue è più fresco del loro, e la puzza della sua paura ha intriso entrambe le camere. Dalla scarsa profondità delle ferite, era ancora vivo quando gli avevano mangiato le braccia...

Bones avvertì lo spostamento d'aria poco prima che Ralmiel apparisse dietro di lui. Si girò facendo scattare il coltello, ma l'altro vampiro non gli stava puntando contro nessun'arma. No, Ralmiel stava guardando in modo quasi triste la carneficina nella stanza.
"Mon Dieu," sospirò, poi rivolse uno sguardo al coltello nella mano di Bones. "Mettilo via. Ci sono state fin troppe morti in questa stanza, oui?"
In normali circostanze, Bones non sarebbe stato d'accordo, e poi avrebbe proceduto nel trafiggere Ralmiel. Ma gli odori, la vista e l'aura di disperato orrore dell'appartamento lo fece obbedire con riluttanza.
"Perché sei qui, se non per uccidermi?"
Ralmiel camminò nell'appartamento, inspirando frequentemente come aveva fatto Bones. Tratteneva in una stretta una piccola borsa scura a tracolla. Ah sì, probabilmente era quella la versione voodoo di Ralmiel di teletrasporto.
"Non è stato fatto da mani umane. È una di quelle cose fatte per uccidere uno di noi..." - il cenno sprezzante che Ralmiel fece con la mano conteneva la loro comune mancanza di valore - "ma loro sono innocenti. Non è giusto."
Bones quasi alzò gli occhi al cielo. Un sicario con una coscienza. Se Ralmiel non fosse stato lì per ucciderlo, gli avrebbe offerto un drink e avrebbero potuto parlare di lavoro.
"Non hai sentito degli altri omicidi? Avresti dovuto prestare più attenzione, amico."
"Ho sentito dell'ultimo, ma non sapevo che il responsabile era uno della nostra specie. New Orleans è la mia città. Ha i suoi lati oscuri, ma non come questo. Sai chi è?"
Bones incrociò lo sguardo dell'altro uomo. "Sì, lo so."
Ralmiel attese. Bones non disse nient'altro. Alla fine Ralmiel gli rivolse un'occhiata valutativa.
"Ma sei qui per ucciderli, non? Non sei un genio se pensi che Marie ti ringrazierà dopo che le avrai rubato la vendetta."
Bones scrollò le spalle. "Lo faccio a prescindere. Chiamala una settimana di affari a rilento."
Ralmiel fece una risata, ma aveva una nota aspra. "Dimmi chi c'è dietro a tutto questo, così quando ti ucciderò, potrai riposare sapendo che farò in modo che non accada mai più. Hai la mia parola."
"Grazie mille, ma correrò il rischio," replicò Bones, con una luce verde negli occhi.
Ralmiel non lo sapeva, ma questo tipo di borse magiche erano numerate. Bones aveva fatto visita a Georgette il giorni prima, la creatrice delle strane uscite di scena di Ralmiel, e l'aveva convinta a cambiare gli ingredienti della nuova partita di Ralmiel. Aveva a malapena richiesto qualche intimidazione. Georgette sapeva che usare la magia era contro le leggi dei vampiri e come fornitrice del prodotto, era colpevole in associazione. Una volta che Ralmiel avesse terminato i suoi feticci, Bones l'avrebbe avuto esattamente come voleva. Costretto a combattere - e morire.
Ralmiel fece un inchino. "Come vuoi." Poi strinse la borsetta e sparì.
Bones osservò il punto vuoto e sorrise. Ancora due, amico. Ho il sospetto che la tua interpretazione da genio arriverà presto al termine.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 17/6/2013, 21:21
Avatar

Advanced Member

Group:
Dreamer
Posts:
7,301
Location:
Gatteo a mare

Status:


Com'è bello cominciare la settimana con Bones bravissime ragazze davvero un bel lavoro
 
Top
micetta
view post Posted on 17/6/2013, 22:02




Grazieeee
 
Top
view post Posted on 18/6/2013, 07:36
Avatar

Sono fatta così...un enigma avvolto in un indovinello e confezionato in un paradosso!

Group:
Admin
Posts:
8,149
Location:
Roma

Status:


Bones è sempre Bones! :Love:
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 18/6/2013, 10:59

Member

Group:
Dreamer
Posts:
457
Location:
Firenze( e Siena in estate)

Status:


Grande Bones hai messo con le spalle al muro quell'antipatico di Ralmiel e lui ancora non lo sa! Come godo non vedo l'ora lo scopra...ahahah
 
Top
5 replies since 17/6/2013, 16:53   121 views
  Share