Il palazzo d'Inverno, di Francesca Rossi

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A&P
view post Posted on 8/1/2014, 17:22 by: A&P





IL PALAZZO D'INVERNO
Francesca Rossi




San Pietroburgo, rivoluzione russa. Il Palazzo d’Inverno è preso d’assalto dai bolscevichi, il popolo si ribella allo Zar e all’opulenza dei nobili.
Le strade si riempiono di sangue, il desiderio di vendetta unisce il cuore della massa.
Sfondo evocativo, ambientazione dal forte impatto visivo. Francesca Rossi tenta la fortuna e cerca di restituire la frenesia di quei giorni, la rabbia, la rivalsa.
Nel romanzo “Palazzo d'Inverno” si lancia nella delicata operazione di descrivere uno dei momenti più difficili della Russia attraverso gli occhi di un uomo e di una donna contrapposti per classe, ma uniti nella solitudine e nel desiderio di essere amati.
Dimitri è un rozzo ma tenero bolscevico, un ragazzone intenso che coerentemente alla sua giovinezza vive di estremi, di bianco e nero. Vede nella rivoluzione la parabola del riscatto personale e nell’amore la forza travolgente che non vive di sfumature.
In un’irruzione in una casa nobiliare scopre un fascio di lettere scambiate due anni prima tra contessa Elena e il suo amante.
Agli occhi del giovane si apre un modo di segreti inconfessabili, di passioni sotterranee, di superficialità e lusso.
Non sa che il destino presto metterà sulla sua strada proprio la donna triste che lo ha avvinto attraverso le lettere.
Il libro per gran parte si sviluppa tra presente e passato. La storia di Dimitri si interseca agli scorci delle lettere di Elena, che evocano vicende affascinanti.
Lo strumento della lettera è la carta vincente di questo romanzo, poiché ricrea nella mente del lettore l’atmosfera di segretezza e imbarazzo che avvolge chi spia un segreto.
L’alternarsi di queste pagine al presente crea inoltre aspettativa, ansietà e in alcuni punti una morbosa curiosità.
L’autrice dosa bene il tempo della storia e il tempo del racconto, inserendo nella prima metà del libro un pathos e una suspense che non lasciano indifferenti e spronano a continuare la lettura.
L’ultima parte perde la brillantezza dell’esordio, la fusione di presente e passato in una storia comune, che vede i protagonisti confrontarsi direttamente, ha una marcia in meno.
Mentre l’inizio è stato costruito in un delicato intrico, alla maniera delle matrioske, la seconda parte risulta accelerata nello sviluppo dei personaggi. Le vicende finali, inoltre, pur coerenti con l’epoca non hanno un riscontro profondo e convincente nell’animo dei protagonisti, manca l’elaborazione dei traumi personali che però l’autrice fa capire ci sarà nel secondo libro dedicato a Elena e Dimitri. Il finale brusco, infatti, è solo una pausa in attesa che il peso degli eventi si abbatta sui due sventurati protagonisti.
“Il Palazzo d’Inverno” è un buon romanzo, inedito e originale.
Lo stile della Rossi convince come sempre, la sua bravura nel tratteggiare immagini è innegabile e riconfermata.
Una scrittrice da tenere d’occhio e da seguire nei prossimi lavori.



Edited by Pau_7 - 6/3/2015, 22:50
 
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