THE RETURNED
Jason Mott
“The Returned” è il romanzo d’esordio di Jason Mott, autore emergente americano. Tre brevissimi prequel, “L’inizio”, “La scelta”, “La storia”, precedono il romanzo vero e proprio, uscito nel novembre di quest’anno in contemporanea mondiale.
“Un grande romanzo. Non c’è da stupirsi che la abc e la Plan B abbiano deciso di crearne un serial tv”, così lo ha definito R. Bradley, giornalista del “The Huffington Post”, confermando le voci secondo cui dal romanzo nascerà una serie televisiva prodotta dalla casa di produzione dell’attore Brad Pitt.
Ma di cosa parla realmente “The returned”?
La prosa di Mott, definita dalla stessa casa editrice, elegante ed affilata, racconta la storia un po’ surreale, ma ricca di sentimenti, di tante persone che all’improvviso, e spesso dopo decenni, vedono tornare in vita i propri cari.
Il filo conduttore della storia è rappresentato da Harold e Lucille Hargrave. I due coniugi hanno indietro il figlioletto Jacob, di otto anni, dopo oltre mezzo secolo dalla sua morte.
La reazione dei genitori è diversa, almeno apparentemente, e descritta in maniera tale da permettere al lettore di capire ed immedesimarsi in entrambi i protagonisti.
Sono quindi gli ultrasettantenni Hargrave i protagonisti della storia, più di Jacob e degli altri “Redivivi”.
Lucille è una donna del sud di provenienza benestante, timorata di Dio ma con un carattere forte e combattivo.
Harold è un uomo indurito dal tempo, pragmatico e dal cuore veramente grande.
I personaggi sono completi e reali, sono uniti, forti e capaci di prendere grandi decisioni.
Forza d’animo e coraggio sono dunque due caratteristiche comuni ad entrambi i coniugi.
Tuttavia, non sarebbero completi senza un’altra figura di spicco del romanzo: l’agente del “Bureau” Martin Bellamy.
Uno yankee di colore che aiuta, segue e sostiene i due anziani nella loro lotta contro qualcosa che non sanno davvero spiegarsi.
Sebbene non protagonista in primo piano come gli Hargrave, l’agente Bellamy è un personaggio chiave per chiarire i punti oscuri della storia. Una figura creata dunque ad arte da Jason Mott.
Quello che succede nella piccola cittadina di Arcadia, nel North Carolina, è un fenomeno comune in tutto il mondo e tutti sono portati a chiedersi, non solo se e quando toccherà a loro, ma anche quanto tempo durerà.
Il lettore che si trova davanti a una storia del genere è portato a porsi le stesse domande dei vari personaggi, a chiedersi cosa succederà dopo, chi saranno i prossimi.
Divisi tra i sentimenti, l’inquietudine e il senso di incertezza che provocano i ritorni, i lettori seguono questa storia con frenesia e voglia di sapere.
Lo stile dell’autore, oltre ad essere elegante e affilato, è anche incalzante e coinvolgente. È semplice come lo sono i personaggi da lui portati alla luce, interessante e delicato.
Dolore, amore, paura, speranza, rabbia, vita e morte sono gli ingredienti di una storia davvero bella e completa.
Il romanzo, che si merita quattro stelline su cinque, termina con un lieto fine che tanto fine non è. Sembra che Jason Mott voglia chiudere la storia principale del libro ma lasciare aperta la porta ad altre storie, altre vite, altri sentimenti, probabilmente in attesa di un seguito o della serie televisiva.
Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 11:15
