Capitolo 12, "Reckoning" di Jeaniene Frost

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Christiana V
view post Posted on 22/10/2013, 09:05




RECKONING



LE NOSTRE TRADUZIONI SONO LAVORI AMATORIALI TOTALMENTE ESEGUITE DAI NOSTRI UTENTI E SENZA SCOPO DI LUCRO.
SONO RISERVATE ESCLUSIVAMENTE AI NOSTRI UTENTI ED E' ASSOLUTAMENTE VIETATO PRELEVARE QUESTE TRADUZIONI, INTERAMENTE O PARZIALMENTE, PENA IL BAN.


Tradotto da Sara Stefanelli



Revisione a cura di Christiana V








Capitolo 12



Nel sottosuolo del cimitero, l'aria era umida e fresca, con un forte odore di muffa. Per terra c'erano almeno due centimetri e mezzo d'acqua. Questi tunnel non si seccavano mai, indipendentemente da quanto funzionasse la pompa. Un'unica candela rompeva l'oscurità, illuminando il viso della donna che sedeva sull'unica sedia della stanza.
Jelani si inginocchiò di fronte a lei, che non era stato un compito semplice, considerando le protesi alle gambe. Ma ora il suo grande corpo aveva una postura di sottomissione e rassegnazione. Aveva appena confessato il suo crimine e stava aspettando la sentenza.
E finito con lui, Bones sarebbe stato il prossimo.
Guardando verso di lui, l'espressione di Marie Laveau era vuota, nascondeva qualsiasi pensiero le stesse girando per la testa. E dopo qualche teso minuto, si alzò.
"Mi hai tradita."
La sua voce era piatta come la sua pelle, il che rendeva difficile indovinare la sua età.
"Sì, Maestà" mormorò Jelani.
La viscida e nauseante potenza si riversò fragorosamente fuori dalla sua figura mentre l'umore calava sempre di più. Bones non ebbe nessuna reazione, ma sentì come se l'aria fosse stata appena riempita di rasoi che gli tagliavano la pelle.
"Non ti dispiace."
Nonostante la rabbia della Regina rendesse l'aria elettrica, quando alzò la testa, Jelani stava sorridendo.
"No, mia regina. Non mi dispiace."
Cristo, pensò Bones. Hai intenzione di andartene col botto, non è vero?
Qualcosa tremolò nel viso di Marie, troppo veloce per Bones per decifrare se fosse pietà o rabbia.
"Bene. Se stai per morire per qualcosa, allora non dovresti rimpiangere cosa sia."
Il suo bracciò scattò, così veloce che il sorriso di Jelani non ebbe mai la possibilità di sparire. Era ancora sul suo viso quando la sua testa rotolò giù delle sue spalle e il suo corpo crollò in avanti.
Marie non si spostò, sebbene il collo colante di Jelani fosse premuto contro l'orlo della sua gonna. Quella lama lunga e ricurva era ancora nella sua mano quando lo sguardo incontrò quello di Bones.
"E a te? Ti dispiace?"
Bones rifletté sulla domanda, e non solo perché sapeva che la sua vita poteva dipendere dalla risposta.
"Mi dispiace di non aver ucciso i LaLauries prima," disse alla fine, sostenendo lo sguardo di Marie senza battere ciglio. "Mi dispiace che una ragazza innocente abbia incontrato una morte orribile perché l'ho coinvolta. Mi dispiace per il tipo ai tuoi piedi, che considerava la vendetta più importante della sua stessa vita. Ma se mi stai chiedendo se rifarei tutto da capo per fermare Delphine e Louis...la risposta è sì. E non me ne dispiace."
Marie si picchiettò il coltello contro la gamba. Bones lo guardò e poi rivolse lo sguardo nei suoi occhi scuri. Se vuoi la mia testa, non mi inginocchierò per fartela prendere, pensò freddamente. Non sei il mio Signore e non ti ho tradita, quindi dovrai combattere per averla.
Con un'occhiata di intesa, Marie mosse avanti e indietro il coltello. "Pensi che abbia bisogno di questo per ucciderti? Pensi che abbia bisogno di un'arma?"
Lasciò cadere il coltello e girò intorno al corpo di Jelani. L'aria intorno a lei cambiò. Si riempì di potere, diventando fredda, angosciante, e rabbiosa. Un suono tenue e bramoso sembrò arrivare dal nulla e ovunque allo stesso tempo.
"Lo sai cosa accade quando una regina voodoo diventa non-morta?" chiese Marie. La sua voce rimbombò, come se molte persone stessero in qualche modo parlando attraverso le sue corde vocali. "I miei legami con l'altro mondo si sono rafforzati. Quelli spediti nella tomba mi riempiono del loro potere. Ascoltali ruggire."
Marie aprì la bocca e ci fu un ruggito, pieno di rabbia e abbastanza inquietante da far rabbrividire Bones. Dei vortici oscuri apparvero intorno a lei, come se la sua ombra si fosse moltiplicata. Questi vortici si mossero arricciandosi intorno a Bones, accarezzandolo con mani gelide, maligne e affamate. Con i loro tocchi, la forza sembrò abbandonarlo mentre il ricordo della sua morte, avvenuta così tanto tempo fa, gli attraversò la mente. Si sentì esattamente come allora: freddo, debole, soccombendo a quell'inevitabile caduta nel nulla.
Poi il potere intorno a Marie svanì. Quella brama spettrale si fermò, le ombre tornarono dentro di lei, e in fretta, vennero assorbite e Bones riacquisì la forza.
Marie lo guardò con un piccolo e duro sorriso sulla bocca. "Avrei voluto che mi avessi mentito. Allora avrei potuto giustificare la tua morte."
Bones si riprese abbastanza per alzare le spalle. "Sapevi già la verità. Mentire avrebbe solo insultato entrambi."
Lei lo studiò di nuovo, la sua espressione non lasciava trapelare niente. "Sei bandito dal New Orleans per cinque anni," annunciò alla fine. "Se violerai questa espulsione, ti ucciderò. Se parlerai a qualcuno di ciò che è successo, ti ucciderò. Per quanto riguarda ciò che tutti verranno a sapere, avevamo stipulato un contratto in cui occuparti dei LaLauries mentre ero fuori città e Jelani è stato ucciso da loro per difendere la sua città. Inoltre, hai un debito verso di me pari al valore di una vita, dato che ti lascio tenere la tua."
Bones non protestò all'insinuazione di Marie sul fatto che avrebbe potuto ucciderlo. La dimostrazione di potere di poco prima aveva reso evidente che c'erano cose riguardo alla regina di New Orleans di cui solo poche persone erano a conoscenza - o erano sopravissute per raccontarle. Tutto considerato, Bones stava prendendo una bacchettata sulla mano. Inoltre, era anche nel miglior interesse di Marie lasciar vivo Bones affinché raccontasse la sua versione dei fatti.
Riguardo a Jelani, almeno Marie gli stava dando un'onorevole eredità. C'erano cose peggiori per cui morire che assicurarsi una vendetta a lungo negata. Prima o poi, tutti muoiono. La morte ci metteva solo più tempo a prendere quelli a cui aveva già fatto visita, come i vampiri o i ghoul.
"Affare fatto," disse Bones.
Marie abbassò lo sguardo per guardare all'uomo morto vicino ai suoi piedi. "Vattene via."
La sua voce suonò roca. Si inginocchiò vicino al corpo avvizzente di Jelani per accarezzargli le spalle. Anche se l'aveva ucciso, il suo dolore era chiaro. Quella sorta di spietatezza insieme al suo livello di potere, rendevano Marie davvero terrificante. Se fronteggiare la morte di Jelani non avesse significato niente per lei, Bones non l'avrebbe trovata spaventosa. Ma anche se le aveva fatto male uccidere Jelani, quello non l'aveva fermata dal farlo.
Sì. Era meglio andarsene alla svelta.
Bones se ne andò senza guardarsi indietro. Il suo volo per lasciare la città era già stato prenotato. Entro quella notte, sarebbe arrivato in Ohio, per cercare il contabile non-morto che stava localizzando prima di essere coinvolto in questo casino.
Questa caccia era terminata, ma era giunto il momento per quella successiva.
 
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