Ranocchio, di Mary Calmes - 10 dicembre 2013

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A&P
view post Posted on 9/12/2013, 09:07 by: A&P





RANOCCHIO
Mary Calmes




Il Natale è vicino e poiché ci siamo dimostrati lettori attenti e buoni la Dreamspinner Press ci ha regalato, a poche settimane dall'abbuffata di doni, un libro davvero delizioso della loro autrice di punta. Sì, perché Mary Calmes è una fuoriclasse, una che scrive tre righe e riesce ad avvincere e ad appassionare.
“Ranocchio” dimostra ancora una volta la bravura della donna di mettere in piazza i sentimenti, ma ancor di più le passioni, gli istinti. E di istinti vive il nostro protagonista, la voce narrante di questo romanzo: Weber Yates. Caowboy rozzo e dalla prorompente virilità, si dimostra sin da subito il principe che tutti (e tutte) vorrebbero al proprio fianco.
Ha molte doti il nostro caro protagonista, ma un unico difetto che può mettere in pericolo il proprio futuro e quello del bellissimo e affascinante neurochirugo Cyrus Benning. Vi chiedete qual è? L'orgoglio, dannazione!
Eh si, questi uomini sono tanto dolci, belli, premurosi e incantevoli quanto incredibilmente stupidi, e ce ne vuole di tempo prima che depongano le armi e decidano che il cuore vale più di un po' d'amor proprio.
Weber ci mette anni e per fortuna la Calmes non ce li racconta tutti, altrimenti la tentazione di sfondare la pagina e smarrirsi tra le parole per trovare (e ammazzare) questo adorabile disgraziato sarebbe stata fin troppo reale.
Il povero Cyrus ha dovuto subire pene e tribolazioni, ma complice il Natale il lieto fine è assicurato, per fortuna.
La storia ha tutte le caratteristiche a cui l'autrice ci ha abituate: sensualità, aggressività, sentimento, uniti per dar vita a una passione che traspare dalle pagine.
Il brividi di Cy li percepiamo sulla nostra pelle, la sbigottita sensazione di sentirsi amati di Web ci avvolge e riscalda il cuore. Capirete che chiunque riesca a trasmettere tante emozioni va premiata con un il titolo di “miglior autrice” e Mary con ogni suo scritto, sia racconto che romanzo, se lo guadagna ogni volta. Ciò che sconcerta, però, è la sensazione che la scrittrice non si sia poi impegnata così tanto nella stesura. Le frasi composte sono semplici, sbozzate, grezze, eppure hanno un potere di fascinazione tale che è impossibile staccarsi dalle pagine del libro prima del sospirato “the end”. Un dono quello della Calmes che ci auguriamo di poter vedere (e leggere) sempre più spesso.
“Ranocchio” si rivela un bel romanzo che, anche se non ci soddisfa per le dimensioni (lettrici avide!), entra nel cuore e ci regala un sorriso pieno.
Cosa chiedere di più?



Edited by Pau_7 - 7/3/2015, 00:01
 
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