Polvere, di Patricia Cornwell - 4 Febbraio

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AnitaBlake
view post Posted on 27/7/2014, 17:20 by: AnitaBlake





POLVERE
Patricia Cornwell




Il 4 febbraio è uscito in Italia “Polvere” (Dust, A Scarpetta Novel), di Patricia Cornwell. Si tratta del XXI romanzo di una serie famosa nel mondo e molto seguita anche nel nostro Paese.
La dottoressa Kay Scarpetta ha lavorato ad uno dei massacri più efferati e sanguinosi della storia statunitense ed è tornata a casa per trovare un po’ di serenità e di salute (anche mentale).
Una telefonata di Pete Marino la riporta al lavoro: il corpo di una ragazza è stato ritrovato all’ M.I.T., la prestigiosa Università scientifica. Il finissimo telo color avorio che avvolge con cura il cadavere e la disposizione sofisticata dello stesso fanno capire subito che il killer non è al suo primo tentativo.
Kay scopre che il corpo è coperto da uno strato sottile di polvere che, sottoposta a luce ultravioletta, si colora: rosso, blu e verde. Proseguendo con le analisi, il medico legale comprende che le prove collegano l’omicidio ad una serie di delitti a sfondo sessuale perpetrati a Washington da un seriel killer soprannominato Capital Murder, sui quali sta indagando da oltre un mese Belton Wesley dell’F.B.I., marito di Key. Non si tratta, quindi, di una semplice coincidenza.
Benton, inoltre, crede che qualcuno di molto potente voglia proteggere l’assassino e che questa persona operi all’interno dell’F.B.I., con un incarico di grande responsabilità; in grado, quindi, di tarpare le ali a chiunque voglia contribuire a chiarire il mistero di queste uccisioni.
Kay, scavando nei casi collegati, si trova davanti a qualcosa di molto più grave di un caso di omicidi seriali: droghe sintetiche dagli effetti devastanti, tecnologie avanzatissime, corruzione nelle alte sfere del governo, criminalità organizzata. Il pericolo circonda da ogni parte Kay e Benton.

Uscito negli Stati Uniti lo scorso novembre, “Polvere” ha diviso i fan: gli entusiasti ed i delusi si sono fronteggiati gli uni contro gli altri armati. Molti lettori hanno espresso la propria soddisfazione per il ritorno di Key Scarpetta con una nuova storia; altri (e di questi non pochi sono vecchi appassionati) hanno criticato con ferocia questo romanzo, convinti che gli ultimi volumi della serie si discostino dai precedenti, segnando una vera e propria involuzione nelle vicende scarpettiane (si potrà dire?).

Non mi colloco né fra gli entusiasti, né fra i delusi. Il romanzo non mi ha suscitato sentimenti così profondi… Da una parte, si vede che il “mestiere” è saldamente nelle mani di Patricia Cornwell, che costruisce una vicenda senza pecche, con una sapiente alternanza di momenti clou e di pause di riflessione. Dall’altra, sembra che il fondo del barile delle storie sia stato raschiato a più non posso e che le idee siano finite. Del resto, non possiamo aspettarci altro, arrivati alla ventunesima devastante storia di serial killer!
Ottima, come sempre, la caratterizzazione dei personaggi. Ecco, i personaggi. Sono stanchi, oppressi dal mestiere che svolgono. Sembrano snaturati. E come se, tutte queste vicende terribili (l’ultima, la ricorderete, il massacro di bambini) avessero preteso da Key, Benton e Pete (l’adorata nipotina è un’aliena e questo l’abbiamo capito da tempo, quindi non conta!) una parte della loro umanità. Li ho sentiti al limite della patologia mentale. Mi sono detta che la salvezza, se per Pete Marino può arrivare da una certa ruvidità di carattere, per Key e Benton può scaturire solo dal profondo legame affettivo che li unisce.
Tre stelline e mezzo (la mezza stellina è un omaggio ad una serie che ha fatto la storia del thriller).



Edited by Pau_7 - 6/3/2015, 23:19
 
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1 replies since 31/1/2014, 17:32   58 views
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